La compagnia di Elon Musk ha accettato di pagare quasi 4 milioni di dollari per risolvere contemporaneamente tre class action promosse da 4100 persone, tra impiegati ed ex, che negli ultimi anni avevano denunciato un sistema di turni lavorativi troppo serrato.
L’accusa, comune a tutte le denunce pervenute alla corte di Los Angeles, riguardava il mancato rispetto degli accordi di legge per quanto riguarda le pause dovute durante i turni di lavoro.
I querelanti hanno sostenuto che la programmazione dei turni era fatta in modo di evitare le pause di riposo e pranzo, che in California sono obbligatorie ogni quattro ore ed inoltre non avrebbero ricevuto il compenso dovuto per il tempo maggiore lavorato.
Il giudice Elihu M. Berle, della corte di Los Angeles, tra l’agosto 2014 e l’ottobre 2015, ha raccolto queste migliaia di denunce e le ha raggruppate in tre class action ed ultimamente ha sostenuto personalmente la risoluzione consensuale della disputa senza arrivare al processo.
Secondo gli accordi ogni lavoratore riceverà una ricompensa compresa tra i 500 ed i 2000 dollari, mentre gli avvocati dei querelanti riceveranno 1,3 milioni.
Solamente uno dei querelanti, tale Howard Smith, che secondo una legge della California aveva deciso di non avvalersi dell’assistenza di un avvocato, si è opposto all’accordo ritenendolo inadeguato.