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I primi test statici di accensione anticipano il debutto del Falcon Heavy

SpaceX ha effettuato con successo i primi test statici di accensione del nuovo vettore Falcon Heavy. Sempre più probabile un primo lancio verso la fine dell’estate.

SpaceX ha diramato ieri la notizia di aver testato con successo il nuovo lanciatore pesante Falcon Heavy la settimana scorsa presso la struttura di McGregor, Texas, di proprietà dell’azienda. Questo è il passo che in molti attendevano per poter affermare che il Falcon Heavy è molto vicino al debutto, dopo una lunga serie di posticipi e ritardi. Nel tweet che ha annunciato l’evento (che contiene 15 secondi di visione), SpaceX non ha rilasciato dettagli, né la data precisa nella quale è stato effettuato il test.

Il Falcon Heavy è composto da tre primi stadi, un motore centrale e due booster laterali ripresi dal Falcon 9, più uno stadio superiore. I due booster laterali potranno con molta probabilità essere motori recuperati dai lanci del Falcon 9 con successivo atterraggio, mentre il motore centrale sarà sempre nuovo. Lo sviluppo del Falcon Heavy, iniziato nel 2011, è stato contraddistinto da  numerosi ritardi, in parte dovuti alla complessità delle modifiche al motore centrale, ma anche a causa delle riparazioni al Launch Pad 40 di Cape Canaveral, danneggiato durante l’esplosione del 1° settembre scorso che ha coinvolto un Falcon 9 a sua volta impegnato nei test di accensione pre-lancio.

Il 2017 potrebbe quindi essere l’anno del debutto per il Falcon Heavy, che dovrebbe effettuare un volo dimostrativo a fine estate dal Launch Pad 39 di Cape Canaveral, appositamente modificato per il suo esordio. Se tutto andrà secondo i programmi di Elon Musk, nel 2018 il Falcon Heavy potrebbe poi essere messo alla prova per una missione estremamente ambiziosa: portare i primi due turisti spaziali in orbita intorno alla Luna.

Gwynne Shotwell, presidente di SpaceX, ha affermato che la riparazione del Launch Pad 40 dovrebbe essere completata in Giugno, permettendo così la serie di lanci prevista per il Falcon 9 e lasciando libera la rampa 39A per le modifiche saranno applicate in vista del lancio inaugurale del nuovo vettore.

SpaceX ha una lista di lanci arretrati che dovevano essere già effettuati con il Falcon Heavy, inclusa la missione Space Test Program 2 per l’Air Force, ora pianificata per la fine del 2017. La missione include la messa in orbita di sei satelliti per il programma COSMIC 2 (Constellation Observing System for Meteorology, Ionosphere and Climate), iniziativa che gli Stati Uniti e Taiwan portano congiuntamente avanti per raccogliere dati di occultamento radio GPS finalizzate alla previsione meteorologica. Tuttavia la settimana scorsa, una fonte ufficiale del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha suggerito che i satelliti COSMIC 2 non sarebbero previsti al lancio prima del 2018. Siccome Steve Voltz, amministratore associato del servizio satellitare del NOAA, ha confermato che i COSMIC 2 non saranno lanciati prima dell’avviamento in servizio del Falcon Heavy, ci sono ancora ragioni per pensare che il battesimo dell’aria e dello spazio per il nuovo vettore possa ancora subire ritardi rispetto agli annunci informali che lo vogliono sulla rampa di lancio entro quest’estate.

I detrattori del progetto hanno più volte affermato che il Falcon Heavy è a serio rischio di non volare mai a causa della sua complessità. Si fa in questo senso presente che la propulsione del Falcon Heavy si basa su 27 motori di classe Merlin 1D che devono funzionare all’unisono: il ricordo corre pertanto facilmente al razzo sovietico N1 (alla base dell’appunto fallito programma lunare russo), dotato di 30 motori nel suo primo stadio e che subì diversi malfunzionamenti andando incontro al disastro e alla cancellazione del progetto. Tuttavia, a prescindere dai raffronti non sempre giustificati e nonostante le oggettive complessità, SpaceX ha piani decisamente ambiziosi per il Falcon Heavy: oltre al citato, ormai vicinissimo secondo i piani, viaggio in orbita lunare, non si deve dimenticare l’intenzione di inviare una missione senza equipaggio su Marte finalizzata al prelievo di campioni entro il 2020. Entrambe le missioni non possono prescindere da un Falcon Heavy funzionante ed affidabile, pertanto SpaceX destinerà senza dubbio le migliori risorse per evitare ulteriori slittamenti che potrebbero essere fatali per le ambizioni di Elon Musk.

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