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Il budget NASA 2018 evita tagli massicci ma delude molte aspettative

A distanza di pochi giorni dall’approvazione da parte del Congresso del Budget NASA 2017, la Casa Bianca ha reso pubblica la bozza del Budget 2018. Se è vero che il piano non prevede tagli massicci e rilancia su SLS e Orion, il budget scontenta molti per la riduzione dei fondi ad alcune missioni chiave, all’istruzione e alle scienze geo-climatiche.

Sommario

Nella serie di voci che popolano il documento, è utile e senza dubbio più facile stilare un sommario per punti, in modo da evidenziare le voci salienti:

Un budget dal profilo multiforme

Il budget sin qui discusso è solo una parte del processo generale che prevede l’approvazione e la messa in cantiere vera e propria. Sia la Camera che il Senato valuteranno con molta attenzione le proposte, faranno modifiche ed rispediranno al presidente la versione finale per la firma. Nonostante questo il documento è comunque molto importante perché traccia una linea di partenza per il Congresso. Va ricordato, a fini di maggiore comprensione del budget NASA, che il budget federale del 2018 redatto dall’amministrazione Trump include una proposta di aumento del 10% delle spese militari e per la difesa, mentre alcune agenzie, come l’EPA (l’Agenzia di Protezione Ambientale) subiscono i maggiori contraccolpi di tagli preannunciati.

Si tratta quindi senza dubbio di una proposta di budget per l’agenzia spaziale dal profilo decisamente multiforme. Se da un lato accontenta chi chiedeva maggiori fondi per l’esplorazione planetaria e rinvigorisce il progetto SLS/Orion, è pur vero che non ci sono migliori definizioni di quanto sin qui discusso in merito al Journey to Mars e ad una eventuale ripresa alla cosiddetta “corsa alla Luna”, che come discusso in altri articoli, nei piani dell’amministrazione Trump, potrebbe essere interamente demandata ai privati. La cancellazione della Asteroid Redirect Mission è un’implicito riferimento al fatto che il Journey to Mars così come inteso dalla NASA sotto Obama, prenderebbe un profilo decisamente diverso. Erano attesi invece i tagli alle attività di osservazione geo-climatica, ma nel complesso non ai livelli che i detrattori in ambito scientifico dell’amministrazione Trump si aspettavano. Di certo molto del tessuto accademico americano lamenta queste riduzioni, ma soprattutto la cancellazione di numerosi progetti già in corso di pianificazione diretti al monitoraggio degli effetti del cambiamento climatico, come PACE e soprattutto OCO-3, che sarebbe servita a realizzare una pervasiva osservazione globale dei livelli di anidride carbonica e gas serra nell’atmosfera. La scure è poi decisamente calata pesante sull’ambito educativo della NASA e ai rapporti con l’istruzione. Questo ha fatto pensare a molti commentatori a proposito di una NASA che non viene ridimensionata, ma che assume un profilo sempre più chiuso all’informazione e alla condivisione pubblica: una mossa che potrebbe far fare molti passi indietro alla vocazione profondamente divulgativa che la NASA sempre più stava assumendo in ambito educativo e social.

Uno spaccato per voce del Budget NASA 2018 a confronto con i budget precedenti

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