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Iridium sceglie ancora il Falcon 9

Una rappresentazione artistica di un satellite per telecomunicazioni Iridium-NEXT in orbita. (C) Iridium

La società americana Iridium Communications Inc. ha reso noto lo scorso 31 gennaio di aver acquistato un ulteriore lancio, l’ottavo, dalla SpaceX e che esso verrà condiviso con un satellite scientifico di costruzione tedesco-americana.

Questo lancio addizionale, che dovrebbe avvenire agli inizi del 2018 dalla Vandenberg Air Force Base in California, collocherà in orbita cinque satelliti Iridium Next e due satelliti per la missione Gravity Recovery and Climate Experiment Follow-On (GRACE-FO), un progetto congiunto fra la NASA (JPL) ed il German Research Centre for Geosciences (GFZ). Questi ultimi verranno rilasciati in orbita bassa. Si tratta della prima volta in cui degli spacecraft della compagnia di statunitense vengono lanciati assieme a satelliti di un secondo cliente.

GRACE-FO è un’evoluzione della missione GRACE lanciata nel 2002 per mappare con elevata precisione il campo gravitazionale della Terra, per permettere agli scienziati di tracciare su larga scala i movimenti delle acque. GRACE-FO avrà in più rispetto al suo predecessore, un sistema di tracking laser progettato per migliorare la precisione delle misure della gravità. I satelliti gemelli lavoreranno in tandem e creeranno delle mappe mensili del campo gravitazionale terrestre. I movimenti delle masse composte da acqua, ghiaccio, aria e terra sono causati da processi come le precipitazioni, le inondazioni, la siccità, lo scioglimento dei ghiacci, l’utilizzo umano dell’acqua ed anche dagli spostamenti tettonici legati ai terremoti.

GRACE-FO in un’immagine artistica (C) NASA/JPL.

GRACE sta migliorando la nostra comprensione di diversi processi del sistema Terra: il ciclo dell’acqua ed i cambiamenti nelle calotte polari e nei ghiacciai, dei livelli del mare e delle correnti marine superficiali e di profondità ed inoltre fornisce dati sulle variazioni nella litosfera e nella densità del mantello terrestre.

GRACE-FO inizialmente sarebbe dovuto essere stato lanciato con il razzo di costruzione ukraina Dnepr da Bajkonur, ma Kosmotras, il provider dei lanci, non riesce ad effettuare un lancio dal 2015 a causa dei problemi burocratici legati all’ottenimento dei necessari permessi da parte del governo russo, per via del conflitto fra le due nazioni.

Anche l’Iridium è rimasta vittima dei ritardi del Dnepr, visto che la compagnia aveva pianificato il lancio dei suoi primi satelliti della nuova generazione con il vettore ukraino per poterli testare in orbita, prima di dare inizio al lancio dell’intera costellazione con il Falcon 9. Alla fine la compagnia americana ha deciso di affidarsi completamente ai servizi della SpaceX, lanciando i suoi primi 10 satelliti lo scorso 14 gennaio.

Il lancio condiviso avrà una sua complessità intrinseca, sia riguardo l’integrazione dei due differenti set di satelliti con il lanciatore, sia riguardo il lancio vero e proprio, relativamente alle differenti orbite da raggiungere. Infatti, mentre da un lato i satelliti Iridium volano ad una quota di 780 km con un’inclinazione di 86,4 gradi, gli spacecraft GRACE-FO opereranno in un’orbita di 490 km con un’inclinazione di 89 gradi.

Iridium non ha reso noto i termini del nuovo contratto, inclusa la suddivisione dei costi del lancio (il Falcon 9 ha un prezzo di listino di 62 milioni di USD). Tuttavia si è dichiarata disponibile a considerare ancora eventuali lanci con il Dnepr, una volta che Kosmotras avrà risolto i problemi burocratici con il governo russo.

Iridium NEXT è la costellazione globale di nuova generazione della compagnia americana per le comunicazioni, che andrà a sostituire il network esistente di satelliti in orbita bassa.

Iridium ha in essere un contratto con la SpaceX per sette lanci dedicati per il programma Iridium NEXT, che è composto da 70 unità che verranno collocate in orbita bassa durante un periodo di tempo di 13 mesi, con lanci dalla Vandenberg Air Force Base in California. Questo ottavo lancio porterà il totale dei satelliti in orbita a 75, nove di cui fungeranno da scorta. Come detto, il primo set di satelliti è stato lanciato con successo lo scorso 14 gennaio ed attualmente è in fase di test in orbita.

Fonti: SpaceNews; Iridium

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