Il Senato statunitense ha approvato una proposta che imporrebbe alla NASA di condurre uno studio di fattibilità sull’utilizzo della capsula Orion per l’invio di astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale.
Il “2017 NASA Transition Authorization Act” è una proposta di legge bypartisan che, avendo validità solo per l’anno in corso, garantisce la continuità delle attività dell’agenzia spaziale durante la transizione tra la vecchia amministrazione Bolden e la nuova ancora da nominare.
Stando ai programmi attuali Orion sarà la capsula per le missioni umane oltre l’orbita terrestre, lasciando il compito di portare gli equipaggi sulla ISS esclusivamente alle capsule di SpaceX e Boeing, secondo il contratto Commercial Crew Program.
Mettendo ben in chiaro che lo scopo primario del programma commerciale è di garantire l’invio degli astronauti verso la ISS in maniera sicura, affidabile e conveniente, il Congresso riesuma il “2010 NASA Authorization Act” in cui la capsula Orion veniva salvata dalla cancellazione del programma Constellation, diventando il backup delle capsule commerciali (ora Dragon Manned e CST-100 Starliner).
Se la proposta diverrà legge, il nuovo amministratore NASA avrà 60 giorni per consegnare ai sottocomitati che si occupano della politica spaziale un dettagliato report in cui viene analizzata l’adeguatezza di Orion, i requisiti minimi richiesti, quale vettore utilizzare diversamente dallo Space Launch System (SLS), l’impatto sulle missioni di esplorazione esterne già programmate e naturalmente un’analisi dei costi.
Il NASA Transition Authorization Act conferma il budget NASA di $19,5 miliardi già approvato lo scorso anno ma ne ridistribuisce differentemente il totale tra i vari settori delle attività NASA.
Esso garantisce il prosieguo degli investimenti a lungo termine quali l’operatività della ISS, lo sviluppo del lanciatore pesante SLS, la capsula Orion, il programma di esplorazione di Marte ed il James Webb Space Telescope (JWST).
In una sezione viene inoltre rinfacciato all’agenzia spaziale di non aver mai dimostrato al Congresso, che i costi della proposta missione ARM (Asteroid Redirect Mission) sono commensurati ai benefici dichiarati.
Ora la proposta passa alla Camera dei Rappresentanti, che però non si riunirà prima dell’inizio del mese di marzo, per la discussione ed approvazione.
Fonte: ParabolicArc