IXPE: la missione per studiare gli oggetti celesti più lontani e misteriosi
La NASA ha selezionato una missione scientifica che permetterà agli astronomi di esplorare, per la prima volta, i particolari nascosti di alcuni degli oggetti astronomici più lontani da noi ed esotici, come i buchi neri stellari e supermassicci, le stelle di neutroni e le pulsar.
Gli oggetti come i buchi neri sono in grado di riscaldare i gas che li circondano fino ad un milione di gradi. I raggi X ad alta energia di questi gas possono essere polarizzati.
La missione denominata Imaging X-ray Polarimetry Explorer (IXPE) farà volare tre telescopi spaziali dotati di sensori in grado di misurare la polarizzazione di questi gas cosmici, permettendo, finalmente, agli scienziati di trovare una risposta alle domande che riguardano questi ambienti estremi e turbolenti dove i campi gravitazionale, elettrico e magnetico sono al loro limite.
Non possiamo avere immagini dirette di quello che succede nell’intorno di oggetti come i buchi neri e le stelle di neutroni, ma studiando la polarizzazione dei raggi X emessi dall’ambiente circostante possiamo capire la fisica di questi oggetti enigmatici
ha dichiarato Paul Hertz, direttore della divisione di astrofisica della Science Mission Directorate presso il quartier generale della NASA a Washington.
La NASA ha una storia importante nel lancio di telescopi con nuove ed uniche capacità di osservazione grazie al programma Astrophysics Explorers Program. La missione IXPE aprirà una nuova finestra sull’Universo agli astronomi che lo studiano. Oggi possiamo solo fare ipotesi su quello che vi troveremo.
Nel Settembre del 2014, il programma NASA Astrophysics Explorers Program ha richiesto nuove proposte di missioni. I progetti arrivati furono quattordici, tre di questi vennero selezionati per essere giudicati e revisionati da due gruppi di scienziati, uno formato da personale interno alla NASA e l’altro da esterni. Dopo attenti studi e valutazioni da parte delle commissioni, fu selezionata la missione IXPE come la più fattibile e con il miglior potenziale scientifico.
La missione, il cui lancio è previsto nel 2020, avrà un costo di 188 milioni di dollari. Questa cifra comprende il costo delle operazioni di lancio del velivolo e di post lancio e l’analisi dei dati. A guidare la missione ci sarà il Principal Investigator Martin Weisskopf del Marshall Space Flight Center di Huntsville, Alabama. Lo spacecraft sarà fornito dalla Ball Aerospace di Broomfield, Colorado. L’Agenzia Spaziale Italiana contribuirà con i rivelatori di raggi X sensibili alla polarizzazione, che sono stati sviluppati in Italia.
L’Explorers Program della NASA fornisce accesso allo spazio con missioni per indagini scientifiche riguardanti i programmi di astrofisica ed eliofisica dell’agenzia. Il programma ha già lanciato oltre 90 missioni, inclusa la Explorer 1 del 1958 che permise la scoperta della fascia di radiazioni di Van Allen attorno alla Terra e la missione Cosmic Background Explorer che ha fruttato un premio Nobel ai due principali ideatori e realizzatori della missione.
Per maggiori informazioni sul programma Explorers si rimanda alla pagina ufficiale.
Fonte: NASA
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