Pubblichiamo il nuovo report delle attività svolte dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale
3 gennaio
Extravehicular Activity (EVA) Preparations
L’equipaggio USOS ha proseguito i preparativi dell’attività extraveicolare di venerdì prossimo. Sono state verificate le configurazioni degli strumenti, ripassate le procedure descritte nella EVA Cuff Checklist ed effettuato una videoconferenza con gli specialisti a Terra. Sono state inoltre controllate le Rechargeable EVA Battery Assemblies (REBAs) delle Extravehicular Mobility Unit (EMU) 3006 e 3008, per verificare che i riscaldatori dei guanti fossero funzionanti e che le telecamere dei caschi fossero correttamente alimentate.
Mobile Servicing System (MSS) Operations
Ieri, e nel corso della notte (GMT 002-003), i Robotics Ground Controllers hanno attivato MSS e con lo Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) e lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) Body ed Arm2 hanno rimosso la batteria al Nickel-Hydrogen (NiH2) dallo slot 3 sul 3A Integrated Electronics Assembly (IEA), per riporla temporaneamente sull’SPDM Enhanced ORU Temporary Platform (EOTP) Side 3. Successivamente è stata rimossa la batteria Lithium-Ion (Li-Ion) dallo Slot C sull’H-II Transfer Vehicle 6 (HTV6) Exposed Pallet (EP) per installarla nello Slot 3 del 3A Integrated Electronics Assembly (IEA).
Fluid Shifts – Baseline Imaging
L’equipaggio della Sojuz 49S, aiutato dagli altri membri dell’equipaggio, ha raccolto alcuni campioni di sangue ed urina e effettuato le rilevazioni con l’Optical Coherence Tomography (OCT), il Distortion Product Otoacoustic Emissions (DPOAE), la Tonometria e le scansioni Ultrasound. La sessione odierna si concluderà con le attività Fluid Shift di FE-5, mentre non verranno effettuati i test Cerebral and Cochlear Fluid Pressure (CCFP) e le rilevazioni con la tuta Chibis/Lower Body Negative Pressure (LBNP). Il dispositivo di misurazione CCFP siera guastato ed è stato inviato a Terra per le riparazioni con il cargo Dragon della missione SpaceX-9. Fluid Shifts indaga le cause che concorrono ai cambiamenti fisici gravi e duraturi agli occhi di un astronauta. Poichè si ipotizza che la causa di questi cambiamenti sia il passaggio dei fluidi verso la testa, si vuole comprendere se l’inversione del flusso, utilizzando sul corpo un dispositivo di bassa pressione negativa, possa rappresentare la soluzione del problema. I risultati di questo studio potranno aiutare a sviluppare misure preventive che potranno impedire i cambiamenti duraturi e/o danni permanenti agli occhi degli astronauti.
European Space Agency (ESA) Education Payloads Operations (EPO)
L’equipaggio ha ripassato la documentazione delle tre attività EPO – Education Payloads Operations; EXo-ISS – CERES, CrISStal e CatalISS. CERES è stato posto nella struttura Veggie e, dopo aver fissato il Seed Support, si è provveduto ad innaffiare i semi. Subito dopo, l’equipaggio ha preparato il CrISStal Salt Bag, sciogliendo il sale Seingnette per poi iniettare la soluzione nei sacchetti dell’esperimento. Infine, l’equipaggio ha avviato l’esperimento CatalISS attivando la CatalISS Gelatin Syringe, dopo aver iniettato lemon-lime soda degassata. CERES, è dedicato allo studio della crescita delle piante; lenticchie, senape e semi di ravanello sono stati selezionati perchè soddisfavano i criteri di rapida germinazione, crescita verticale e resistenza alla conservazione a lungo termine, caratteristiche richieste dal protocollo dell’esperimento. CrISStal, intende dimostrare il ruolo della gravità nella crescita dei cristalli, facendo crescere cristalli nello spazio dove la microgravità è uguale in tutte le direzioni, con il risultato che sulla ISS si ottengono cristalli di una forma regolare e perfetta. Il cristallo cresce in una soluzione liquida satura di sale di Rochelle. CatalISS, esperimento progettato da studenti, mira a dimostrare l’influenza della gravità nelle reazioni catalitiche. A questo scopo, l’esperimento sfrutta una reazione chimica di almeno tre giorni tra la catalisi di enzimi e la gelatina.
4 gennaio
Extravehicular Activity (EVA) Preparation
Oggi, l’equipaggio USOS ha proseguito l’attività di raccolta e configurazione degli strumenti che verranno utilizzati durante la EVA di venerdì. L’attività extraveicolare permetterà la sostituzione delle batterie agli idruri di Nickel (Nickel Hydride) del Channel 3A con batterie agli ioni di Litio (Lithium Ion). Sono state inoltre configurate due telecamere che verranno utilizzate durante l’EVA. L’US EVA #38 è in programma per venerdì 6 gennaio con l’uscita dall’Airlock prevista per le ore 06:15 CST.
Mobile Servicing System (MSS) Operations
Ieri, e nel corso della notte (GMT 002-003), i Robotics Ground Controllers hanno attivato MSS e con lo Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) e lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) Body ed Arm2 per estrarre il Robotic Offset Tool (ROST) dall’SPDM Tool Holder Assembly (THA). Subito dopo si sono adoperati per fissare il bullone H1 (secondario) della batteria agli ioni di Litio (Li-Ion) nello slot 5 della 3A Integrated Electronics Assembly (IEA). Sono stati anche effettuati diversi tentativi, senza successo, di serrare il bullone H1 della batteria agli ioni di Litio nello slot 1 della 3A AIE. Infine, SSRMS ed SPDM sono stati traslati nella loro posizione di parcheggio, mentre SPDM ARM2 è stato manovrato per permettere un’ispezione del ROST utilizzando la SPDM Camera Light Pan Tilt Unit (PTU) Assembly 1 (CLPA1). Questa mattina alle ore 11:00 Central Time (CT) era in programma una Multilateral Anomaly Resolution Team (MART) per discutere il problema di fissaggio della vite della batteria agli ioni di Litio nello slot 1.
Body Measures
L’esperimento Body Measures di oggi è stato la seconda attività in volo per i membri dell’equipaggio della Sojuz 49S. L’equipaggio ha configurato le fotocamere e le videocamere per l’acquisizione di immagini e video della postura. La NASA non dispone ancora di una sufficiente raccolta di dati antropometrici (misure del corpo) necessari per valutare gli impatti sulle dimensioni e sulle forme che subiscono i corpi degli astronauti in orbita. L’obiettivo di questo studio è la comprensione dell’entità e della variabilità dei cambiamenti morfologici, nonchè analizzare gli spostamenti dei liquidi all’interno del corpo umano. Questo studio raccoglie i dati antropometrici mediante acquisizione di foto e video e la misurazione con un metro a nastro dell’altezza e di tutti i dati dei segmenti corporei (petto, vita, fianchi, braccia, gambe, etc) degli astronauti in condizioni di pre-volo, post-volo ed in volo. Questo studio è importante per poter predeterminare i cambiamenti che possono verificarsi durante il volo spaziale in missioni di lunga durata e per essere in grado di gestire le modifiche all’abbigliamento, alle postazioni di lavoro, etc.
Synchronized Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites (SPHERES) Zero Robotics Unit Test
L’equipaggio ha configurato l’infrastruttura SPHERES ed un EXPRESS Laptop Computer (ELC) quindi ha eseguito una verifica in vista della competizione Zero Robotics prevista per il 27 gennaio 2017. L’indagine Zero Robotics, che viene svolta con la collaborazione del Massachusetts Institute of Technology (MIT), offre agli studenti l’opportunità di progettare la ricerca per la ISS. Nell’ambito di questo concorso, gli studenti progettano algoritmi per controllare e far svolgere attività ai satelliti SPHERES. Gli algoritmi sono testati dai responsabili del team di progetto ed i migliori software verranno selezionati per essere utilizzati ad operare sui satelliti SPHERES a bordo della ISS.
Fine Motor Skills
L’equipaggio ha effettuato una nuova sessione settimanale dell’esperimento Fine Motor Skills. In questo esperimento i membri dell’equipaggio eseguono una serie di attività interattive su una tavoletta touchscreen. Questa è la prima indagine che abbina le capacità motorie ad una lunga esposizione alla microgravità, analizzando le diverse fasi di adattamento alla microgravità di un volo spaziale ed il recupero sensomotorio, una volta tornati alla gravità terrestre.
5 gennaio
Extravehicular Activity (EVA) Preparation
Oggi l’equipaggio ha concluso la preparazione della EMU EVA #38 (sostituzione della batterie del Channel 3A). L’apertura del portello è in programma per domani, venerdì 6 gennaio, alle ore 06:10 CST. Questa mattina l’equipaggio ha sostenuto i consueti test medici pre-EVA ed ha effettuato l’ultimo ripasso della pianificazione delle attività. La giornata si è conclusa con una videoconferenza con gli specialisti a Terra.
Mobile Servicing System (MSS) Operations
Mercoledì sera, i Robotics Ground Controllers hanno attivato MSS ed utilizzato lo Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) e lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) Body e Arm2 per installare il Robotic Offset Tool (ROST) sull’SPDM Tool Holder Assembly (THA).
European Space Agency (ESA) Education Payloads Operations (EPO) Status Checks
L’equipaggio ha effettuato un controllo dello stato di avanzamento dei tre esperimenti Crisstal, Cataliss e Ceres. L’equipaggio ha scattato alcune fotografie in primo piano dei cristalli e delle reazioni catalitiche degli esperimenti Crisstal e Cataliss. Per Ceres, l’equipaggio ha rimosso la scatola dalla struttura Veggie e fotografato la crescita delle piante. CERES, è dedicato allo studio della crescita delle piante; lenticchie, senape e semi di ravanello sono stati selezionati perchè soddisfavano i criteri di rapida germinazione, crescita verticale e resistenza alla conservazione a lungo termine, caratteristiche richieste dal protocollo dell’esperimento. CrISStal, intende dimostrare il ruolo della gravità nella crescita dei cristalli, facendo crescere cristalli nello spazio dove la microgravità è uguale in tutte le direzioni, con il risultato che sulla ISS si ottengono cristalli di una forma regolare e perfetta. Il cristallo cresce in una soluzione liquida satura di sale di Rochelle. CatalISS, esperimento progettato da studenti, mira a dimostrare l’influenza della gravità nelle reazioni catalitiche. A questo scopo, l’esperimento sfrutta una reazione chimica di almeno tre giorni tra la catalisi di enzimi e la gelatina.
6 gennaio
Extravehicular Activity (EVA) #38
L’equipaggio ha aperto il portello esterno dell’Airlock alle ore 06:22 CST per dare il via alla attività extraveicolare. La durata – Phase Elapsed Time (PET) – della EVA è stata di 6 ore e 32 minuti. Questa attività si è resa necessaria per installare alcune piastre di adattamento e per trasferire le batterie all’idruro di Nickel del Channel 3A e predisporre l’installazione di nuove batterie agli ioni di Litio. L’equipaggio ha completato tutti gli obiettivi previsti per questa EVA:
– Stivaggio dei Node 3 Shields nell’Airlock
– Recupero dell’Adapter Plate A e B dall’Exposed Pallet (EP)
– Installazione dell’Adapter Plate A nello Slot 6
– Trasferimento della batteria NiH2 4 sull’Adapter Plate A
– Installazione dell’Adapter Plate B nello Slot 4
– Trasferimento della batteria NiH2 2 sull’Adapter Plate B
– Serraggio dell’H1 bolt della batteria Li-Ion sullo Slot 1
– Installazione dell’Adapter Plate C nello Slot 2
– Predisposizionei per la batteria del Channel 1A
Inoltre, l’equipaggio è stato in grado di effettuare altri compiti non previsti per questa EVA. Sono state scattate alcune fotografie dell’Alpha Magnetic Spectrometer (AMS), recuperato un Crew and Equipment Translation Aid (CETA) Light guasto dal traliccio S3 ed instradato un cavo sul Multiplexer/Demultiplexer (MDM) Ethernet del Node 1.
Fonte: NASA