Il Proton rimarrà a terra fino a metà maggio
Dopo una serie di indiscrezioni circolate nelle scorse settimane, è arrivata la conferma ufficiale del temporaneo stop ai voli del vettore russo Proton per poter consentire la sostituzione dei propulsori, già prodotti ed assemblati, sospettati di difetti di produzione.
Il vice primo ministro russo Dmitri Rogozin, dopo una visita agli stabilimenti dell’azienda statale Voronezh che produce i propulsori, ha confermato su twitter che tre vettori Proton-M verranno smantellati per poter sostituire i motori RD-0210 ed RD-0212, rispettivamente del secondo e terzo stadio. I lanci verranno ripresi non prima della metà di maggio.
La Voronezh è quindi ancora una volta sotto accusa dopo che nelle scorse settimane il loro propulsore RD-0110 venne imputato come causa del fallito lancio del vettore Sojuz-U per la missione Progress MS-04 dell’1 dicembre 2016.
In seguito all’indagine il direttore gli impianti, Ivan Koptev, aveva quindi rassegnato le proprie dimissioni.
Rogozin ha annunciato severi provvedimenti nei confronti degli eventuali responsabili per gli errori durante l’assemblaggio dei propulsori ed aiuti economici per ammodernare gli impianti di produzione.
L’ultimo lancio del Proton risale al 9 giugno 2016 quando mise in orbita geostazionaria il satellite per le telecomunicazioni Intelsat-31. Nonostante il lancio venne dichiarato un successo, fonti non ufficiali ed i dati di volo indicherebbero un malfunzionamento del secondo stadio, comunque recuperato dal terzo stadio che rimase attivo per un periodo maggiore di quanto previsto.
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