Nei giorni scorsi Boeing ha presentato al pubblico la tuta spaziale che equipaggerà la capsula CST-100 Starliner e proteggerà i suoi occupanti durante le fasi più critiche del volo.
La tuta, più leggera e confortevole delle precedenti, è stata sviluppata tenendo in considerazione l’eredità delle attuali tute e di tutte le precedenti realizzate per i viaggi spaziali, rispondendo interamente ai requisiti di sicurezza e ergonomicità della NASA.
Il casco e il visore in policarbonato sono incorporati e non separabili, i guanti sono progettati per poter utilizzare l’avionica touchscreen della capsula e la ventilazione permette di lasciar traspirare l’aria ma anche la pressurizzazione quasi istantanea in caso di problemi.
Gli stivaletti, collegati alla tuta, sono invece stati progettati insieme a Reebok per essere altamente confortevoli.
La tuta completa di tutti gli accessori pesa appena 9kg mentre quella che utilizzavano gli astronauti sullo Space Shuttle, la ACES, pesava quasi 14kg.
I materiali utilizzati permettono la traspirazione del sudore mantenendo allo stesso tempo la pressurizzazione, mentre la tuta è dotata di cerniere poste in punti strategici per permetterne l’utilizzo sia mentre l’astronauta è nei seggiolini della capsula sia in caso di uscita rapida da essa.
La tuta, non destinata a passeggiate extraveicolari o EVA, è il risultato di mesi di test ergonomici e di funzionalità effettuati all’interno dei mockup della capsula, provandone il suo funzionamento e validandone la capacità di sostituirsi ai sistemi di supporto vitale della capsula in caso di grave incidente in volo. La tuta infatti in un “volo tipo” non sarebbe necessaria, è però una misura di sicurezza aggiuntiva in caso di problemi alla capsula.
Alla validazione del design hanno partecipato gli astronauti NASA Bob Behnken, Doug Hurley e Suni Williams, gli astronauti incaricati di seguire la validazione dei sistemi che Boeing e SpaceX utilizzeranno per il futuro supporto alla ISS.