Il secondo spazioplano della flotta della Virgin Galactic, denominato VSS Unity, ha svolto con successo la sua prima planata di test, lo scoso Sabato 3 Dicembre.
Lo spazioplano Unity è decollato agganciato al suo aereo madre WhiteKnightTwo dal Mojave Air and Space Port in California, alle 18:50 italiane di Sabato, per poi separarsi da esso alle 19:40 per planare scivolando nell’aria verso la pista di atterraggio situata sempre nel Mojave, dieci minuti dopo.
Ai comandi di Unity vi erano i piloti Mark Sturky, ex pilota della Scaled Composites che ha svolto diversi voli di test con il primo SpaceShipTwo prima di entrare in Virgin Galactic nel 2015, e da David Mackay, capo dei piloti della Virgin. A bordo del WhiteKnightTwo vi erano i piloti Mike Masucci e Todd Ericsson e l’ingegnere di volo Dustin Mosher.
Questo test è stato il primo di una nuova serie di test del veicolo suborbitale, il quale ha già accumulato diversi ritardi nel corso del suo sviluppo. Anche questo flight test, inizialmente previsto per l’1 Novembre, è stato ritardato di diversi giorni a causa delle avverse condizioni meteorologiche prima, e di un non meglio specificato problema tecnico poi.
Come detto, questo volo è stato il primo di una serie di test di planata per la verifica della sua performance aerodinamica, in vista dei test sui voli propulsi. Il numero dei voli da effettuare dipenderà da quanto tempo si impiegherà per raggiungere gli obiettivi ingegneristici prefissati.
Come previsto, per questo primo test di planata, lo spazioplano VSS Unity ha volato ad una velocità massima di 0,6 Mach scivolando verso la pista di atterraggio da una quota di 15,2 km. Dai primi dati acquisiti e dalle prime sensazioni avvertite dai due piloti, sembra proprio che il primo test sia andato più che bene, anche se gli ingegneri della Virgin si prenderanno tutto il tempo necessario per analizzare i dati sulla performance del velivolo prima di dare il via al prossimo test.
Una volta completati i test di planata quindi, la SpaceShipTwo inizierà una serie di test propulsi.
Si ricorda che il primo spazioplano della Virgin, il VSS Enterprise ebbe un gravissimo incidente nell’Ottobre del 2014 durante il suo quarto test propulso, nel quale rimase ucciso il co-pilota Michael Alsbury mentre il pilota Peter Siebold rimase ferito. L’indagine condotta dalla National Transportation Safety Board concluse che la distruzione del veicolo avvenne quando Alsbury sbloccò prematuramente il meccanismo di feathering, causando l’innalzamento della porzione di coda del velivolo, il quale poi accellerò a Mach 1. Gli investigatori criticarono il costruttore del velivolo, la Scaled Composites, per non aver previsto lo sblocco prematuro del meccanismo di feathering, impedendolo in qualche modo, e per l’eccessivo carico di lavoro previsto per l’equipaggio.
Durante il periodo di tempo perso a causa dell’incidente, la compagnia di Richard Branson ha potuto lavorare allo sviluppo del motore a razzo ibrido, il cui sviluppo è stato molto travagliato.
Lo SpaceShipTwo è progettato per trasportare turisti spaziali e payloads ad un’altitudine di 100 km, esponendoli per alcuni minuti ad un ambiente in microgravità.