A Spinoff a Day – Spirit, Opportunity… e i PDF
La nascita dell’idea
I due bracci robotici di Spirit e Opportunity sono stati costruiti da un’azienda che all’epoca aveva meno di 20 impiegati, la Alliance Spacesystems, fondata da alcuni ingegneri del JPL nel 1997. Il tempo a loro disposizione per progettare, costruire e fornire i pezzi perfettamente funzionanti era molto limitato: meno di due anni. Certo, avere personale che arriva direttamente dal JPL aiuta, ma c’era bisogno di aumentare l’efficienza almeno nei processi più semplici, come la revisione dei documenti, il loro interscambio e la loro trasformazione in altri formati, ad esempio la conversione di disegni creati in CAD in documenti PDF. “Non avevamo a disposizione mesi per poter portare a termine la nostra enorme quantità di lavoro, e non avevamo personale a sufficienza” afferma Brett Lindenfeld, il direttore di progetto dei bracci robotici.
Adobe Reader era già famoso al tempo, ma non esisteva un programma che riuscisse a trasformare i progetti in un PDF esattamente identico all’originale, e le officine cui ci si rivolgeva diventavano sempre più esigenti iniziando a richiedere anche modelli tridimensionali dei pezzi da produrre. Il processo di conversione dei documenti tendeva a degradare alcuni dettagli, dando come risultati modelli e disegni che non corrispondevano. Lindenfeld ebbe quindi l’idea di costruire un proprio software: Pushbutton PDF. Con un semplice click, il plug-in converte modelli CAD in disegni ad alta risoluzione fornendo anche la possibilità di gestire il documento in diversi modi, ruotandolo, modificandolo, creando modelli 3D, inserendo dati che descrivono le varie parti e i materiali e accettando l’inserimento di collegamenti ipertestuali per una navigazione più semplice.
Il programma avrebbe potuto benissimo essere d’utilità ad una serie di settori diversi, ed ecco che nel 2002 nasce appositamente la Bluebeam Software Inc., con lo scopo specifico di sviluppare il software e presentarlo ad altri ambiti industriali.
Trasferimento tecnologico
Pushbutton PDF fu seguito da Revu, un’applicazione focalizzata sui processi di revisione tecnica che permette di far modificare un documento da più utenti contemporaneamente, su postazioni diverse non necessariamente all’interno dello stesso edificio, velocizzando i processi di revisione. “Nell’ambito dell’edilizia ti puoi trovare letteralmente con centinaia di persone all’interno di un cantiere con i loro iPad che aggiungono commenti ai progetti” afferma Lee, il fondatore della Bluebeam Software. Come conseguenza di Revu sono poi venuti alla luce una serie di altri software con funzionalità aggiuntive principalmente incentrate sulla produzione o modifica dei PDF, la loro integrazione con programmi di terze parti o la loro produzione automatica a partire da file predefiniti.
La fetta più grande dei clienti rimane sempre quella che utilizza AutoCAD, ma il software ha trovato il suo spazio anche dove c’è necessità di ridurre gli sprechi di carta e aumentare l’efficienza.
Benefici
Bluebeam è cresciuta ogni anno di circa il 50% fin dalla sua fondazione, fino a che nell’ottobre del 2014 il fornitore tedesco Nemetscheck ha acquisito l’azienda per 100 milioni di dollari. Da allora la crescita è stata esponenziale e ora conta più di 650.000 clienti in 96 Paesi, 4 sedi distaccate e 150 impiegati.
Il JPL è anch’esso cliente di Bluebeam, ma ha trovato un modo alternativo di utilizzare il programma. L’A-Team è un gruppo di specialisti creato ad hoc, con background diversi l’uno dall’altro, che tiene studi di fattibilità per indirizzare le priorità di NASA e nel 2013 due di loro sono stati incaricati di trovare un modo migliore per facilitare le discussioni e le sessioni di brainstorming. Uno dei due vide la pubblicità di Revu su un giornale e propose il suo utilizzo come una sorta di “lavagna infinita” da usare per comunicare più facilmente durante i meeting. Dai loro tablet i partecipanti possono aggiungere testo, tag, immagini, link, diagrammi e altro materiale che vogliono mostrare ai colleghi, i quali possono modificarlo. “È un po’ come un documento vivente” afferma il membro dell’A-Team.
Secondo Lindenfeld l’aerospazio è il luogo di nascita naturale di questa innovazione in quanto è un campo che richiede costantemente creatività per superare complesse sfide ingegneristiche. È però particolarmente compiaciuto del fatto che il software che ha aiutato a progettare sia diventato uno strumento di successo per campi assolutamente diversi come quello dell’edilizia e dell’architettura.
Per approfondire:
Spinoff nel dettaglio [ENG]
Il software Bluebeam [ITA]
Video di presentazione di Bluebeam
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