Ministeriale ESA 2016 nel dettaglio

La settimana scorsa a Lucerna si è svolta la Ministeriale 2016 dell’Agenzia Spaziale Europea, dove i ministri competenti per il settore spaziale di 22 paesi europei ed il Canada hanno discusso ed approvato la politica ed il budget per gli anni 2017/21.
Vediamo ora nel dettaglio gli elementi principali approvati:

Volo spaziale umano ed esplorazioni robotiche
Con l’obbiettivo di assicurare il ruolo centrale dell’Europa nell’esplorazione spaziale, ottenere nuovi risultati nelle scienze di base ed applicate ed offrire una piena visione dello sforzo globale di arricchimento sociale ed ispirazione delle nuove generazioni, è stato proposto ed approvato di consolidare tutte le iniziative di esplorazione in un singolo programma denominato European Exploration Envelope Programme (E3P).
Il programma E3P è stato quindi finanziato per il periodo di transizione 2017/19, dopodiché dal 2020 diverrà pienamente operativo nel gestire i seguenti programmi:

La Stazione Spaziale Internazionale. Credit: NASA

– International Space Station
Estensione del supporto al programma ISS fino al 2024, come proposto dagli Stati Uniti e già deliberato dagli altri partner internazionali, permettendo un’efficiente utilizzo dei laboratori orbitali per lo sviluppo scientifico e tecnologico.
Approvazione di due missioni di lunga durata, di cui una per l’astronauta italiano Luca Parmitano nel 2019.
Costruzione e fornitura dell’European Service Module (ESM) per la capsula Orion della NASA per la missione EM-1 del 2018, come controvalore per l’8,3% delle spese annuali di gestione della stazione spaziale.
La costruzione di un secondo modulo di volo per la successiva missione EM-2, la prima con equipaggio, è stata recentemente confermata, con le stesse modalità relative al periodo 2021/24.

Rappresentazione artistica di TGO su Marte. Credit:

– ExoMars 2020
Dallo scorso mese di ottobre la sonda Trace Gas Orbiter (TGO) è operativa nell’orbita di Marte dove, oltre alla missione scientifica, serve anche come elemento ripetitore per le comunicazioni delle missioni internazionali attive.
Approvazione della seconda fase della missione, con la realizzazione del rover che nel 2020 verrà inviato sulla superficie per analizzarne il sottosuolo allo scopo di stabilirne la capacità, passata e presente, di supportare la vita.
Per evitare ritardi ed aumento dei costi alcune fasi dello sviluppo e test verranno effettuati in Italia e Francia, anzichè in Russia come precedentemente stabilito.

– Luna Resource Lander (Luna 27)
Partecipazione al progetto russo per l’esplorazione del polo sud lunare per determinare e misurare la presenza di acqua e stabilirne l’origine. Attualmente il lancio è previsto per il 2021.

– Future esplorazioni umane
Studiare e pianificare il contributo europeo alle prossime attività di esplorazione umana in orbita bassa, Luna ed oltre, sfruttando la ISS come avamposto avanzato per testare nuovi habitat destinati alle missioni di lunga durata nello spazio esterno.

– SciSpacE (Science in Space Environment)
Utilizzo della ISS e di altre piattaforme scientifiche in ambiente spaziale per l’avanzamento delle cononoscienze di base in vista delle future esplorazioni.

– ExPeRT (Exploration Preparation, Research and Technology)
Approvazione della prima fase di questo programma propedeutico alle missioni di esplorazione, tra cui anche la prima missione automatica europea di andata e ritorno da uno dei pianeti del sistema solare.

– Collaborazioni commerciali
La prima collaborazione commerciale europea nell’esplorazione spaziale nascerà attingendo alle idee innovative proposte dal settore industriale.

Osservazione della Terra

– Earth Observation Envelope Programme
Continuare a progettare e sviluppare nuovi esperimenti scientifici, satelliti e la tecnologia necessaria per l’osservazione e lo studio del nostro pianeta, con le seguenti missioni: Biomass, FLEX, Earth Explorer-9 e 10, Saocom-CS e Polaris.

– European Earth Watch Programme
Estendere e migliorare il monitoraggio globale degli ECV (Variabili Climatiche Essenziali) a supporto della scienza del clima e delle politiche ambientali.
Avviare collaborazioni tra ESA e l’industria europea per la realizzazione di tecnologie innovative da commercializzare a breve termine.
Sviluppare la missione ALTIUS per il monitoraggio dell’ozono nella stratosfera.

Lanciatori

– Centre Spatial Guyanais (CSG)
ESA continuerà a finanziare l’operatività del proprio spazioporto, con tutti i servizi associati, a Kourou nella Guiana francese al fine di mantenere attiva la capacità di accesso allo spazio in maniera affidabile, indipendente e competitiva.

– LEAP (Launchers Exploitation and Accompaniment Programme)
Questo programma si occupa del pieno sfruttamento delle infrastrutture attuali presso il CSG per i vettori Ariane 5 e Vega, in vista della transizione verso i nuovi Ariane 6 (2020) e Vega C (2019) in corso di sviluppo avanzato.

Immagine artistica di IXV al rientro in atmosfera. Credit: ESA.

– Space Rider
Programma italiano, conseguente alla missione IXV (Intermediate Experimental Vehicle) del 2015, per lo sviluppo di un sistema di trasporto automatico riutilizzabile ed affidabile.
Lo Space Rider sarà un mini spazioplano, quindi a rientro planato su pista, senza equipaggio e che tra l’altro avrà la capacità di raggiungere la ISS ed eventuali future strutture orbitali, verrà lanciato dal Vega C e debutterà nel 2020.
La responsabilità del programma è stata affidata al Cira e Thales Alenia Space Italia.

– Vega E (Evolution)
Evoluzione del vettore Vega, di cui l’Italia è capocommessa, successivamente al prossimo Vega C.
In particolare lo sviluppo di un motore LOX/Metano per un futuro upper stage ed in parallelo un modulo di propulsione elettrica per il Vega New Upper Stage (VENUS), in sostituzione degli attuali Zefiro 9 ed AVUM.

– Light satellite, Low-cost Launch (L3) Opportunities
Programma nato per capitalizzare al meglio l’utilizzo dei vettori Vega, Vega C ed Ariane 6 nel mercato dei piccoli satelliti (sotto i 500 Kg), standardizzando e progettando i servizi ed i lanci al fine di ottenere una cospicua riduzione dei costi di lancio.

Programmi scientifici
Permettere alla comunità scientifica europea di eccellere in tutti i campi e rimanere una fonte costante di ispirazione e motivazione per l’Europa intera, attraverso una serie di programmi ad alta tecnologia ed inclusivi verso l’industria.

Oltre alle nove missioni attualmente operative che sono state recentemente estese, ESA si è impegnata per avviare anche le seguenti:

Rappresentazione del momenti della separazione fra MPO (a sinsitra) e la più piccola MMO. Le due sonde avranno una massa di 1.150 kg e 275 kg rispettivamente. Credit: ESA

– CHEOPS, studio dei transiti degli exopianeti di fronte alle rispettive stelle.
BepiColombo, missione congiunta con la JAXA per lo studio di Mercurio (lancio previsto per aprile 2018).
– Partecipazione al progetto JWST (James Webb Space Telescope mission) della NASA.
– Solar Orbiter per lo studio del Sole e dell’ eliosfera in collaborazione con la NASA.
– Euclid, per lo studio della materia oscura.

Programmi tecnologici

Il GSTP (General Support Technology Programme) vuole favorire la transizione dalla fase di ricerca e sviluppo a prodotti tecnologici concreti in tutti i settori delle discipline spaziali per le future missioni europee.
Con piccole e semplici missioni dimostrative il settore dell’industria spaziale europea potrà verificare nuove tecnologie, risparmiando tempo e denaro affidandosi a lanciatori ed infrastrutture di provata affidabilità.

Sicurezza spaziale

– SSA (Space Situational Awareness) Programme:
ESA si è impegnata a sviluppare sistemi di monitoraggio verso eventuali pericoli provenienti dall’ambiente spaziale, sia naturali che artefatti umani che possano mettere in pericolo le strutture orbitanti e la popolazione terrestre, tramite missioni di rilevazione in diversi punti lagrangiani (L1 ed L5), osservazione e monitoraggio tramite telescopi dei NEO (Near Earth Object ) e piccoli satelliti di rilevamento con massa inferiore a 100 kg.

ESA Clean Space Concept.

– Space Tug, cleaning space
Con questo programma ESA vuole testare nuove tecnologie necessarie allo sviluppo di un innovativo sistema di rimozione dei detriti spaziali  dall’orbita, indirizzato a sviluppi anche di carattere commerciale a livello globale.

Programmi di telecomunicazioni ed applicazioni integrate

– ARTES (Advanced Research in Telecommunications Systems), consente all’industria di esplorare, tramite attività di ricerca e sviluppo, concetti innovativi indirizzati alla produzione e servizi chiave nel settore delle telecomunicazioni satellitari.
ESA, oltre a fornire un supporto economico, fornisce anche il know-how e tecnologie avanzate quali per esempio la criptografia quantistica.

– NEOSAT, nuova piattaforma base modulare per satelliti della fascia compresa tra le 3 e 6 tonnellate. Sviluppata da EADS e Thales Alenia Space, permette al cliente di accomodare la propria configurazione del payload e scegliere tra due tipi di propulsione, mantenendo bassi i costi di produzione.

Fonte ESA

 

  Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2024, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it

Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.