La Cina continua il programma di rinnovamento dei propri lanciatori con il primo lancio dello CZ-5 (Lunga Marcia 5), terzo debutto in 14 mesi dopo quelli dello CZ-7 e CZ-6 nel giugno e settembre 2015.
Il primo Chang Zheng-5 è stato lanciato alle 12.43 GMT di ieri, giovedì 3 novembre , dallo Wenchang Spacecraft Launch Center situato sull’isola di Hainan, nel mar cinese meridionale.
Il nuovo lanciatore si va a posizionare appena sotto il Delta 4 Heavy statunitense in vetta alla classifica dei vettori più potenti attualmente in esercizio, essendo accreditato di una capacità di lancio di ben 25 tonnellate in LEO, lasciandosi alle spalle l’Ariane-5 ECA ed ES europeo, i Proton-M ed Angara A5 russi ed il Falcon 9 FT.
Con questo lancio la Cina è ora in grado di raddoppiare la propria capacità di portare carichi in orbita, essenziale per poter proseguire con gli ambiziosi progetti della stazione spaziale permanente ed esplorazione robotica interplanetaria, principalmente Luna e Marte.
Lo Chang Zheng-5 è il prodotto di 15 anni di ricerca e sviluppo da parte del China Academy of Launch Vehicle Technology (CALT), che ne iniziò lo studio di fattibilità già nel 2001, ma che venne finanziato dal governo solo a partire dal 2007.
Il vettore è composto da un primo stadio dell’altezza di 31,7 m e diametro di 5, spinto per 480 secondi da due nuovi propulsori YF-77 (LH2/LOX).
Ai lati del primo stadio si trovano quattro boosters a propellente liquido dell’altezza di 27,6 m e diametro di 3,35, spinti ciascuno per 180 secondi, da una coppia di propulsori YF-100 (RP-1/LOX), derivati dagli RD-120 russi.
Eventualmente, come nel caso del lancio di ieri, per i carichi destinati in orbita geostazionaria o per le sonde interplanetarie, è presente un secondo stadio criogenico dell’altezza di 10,6 m e diametro 5, spinto da una coppia di nuovi YF-75D (LH2/LOX) riavviabili in volo ed un upper stage Yuanzheng.
Il carico di questo primo lancio consisteva in un dimostratore tecnologico denominato Shijian 17, di cui è stato solamente rivelato il fatto di essere dotato di un pacchetto di propulsione elettrica.
Alle 18.57 GMT lo Shijian 17 si è separato dal modulo Yuanzheng, immettendosi correttamente in un’orbita geostazionaria.