Cygnus volera’ sull’Atlas 5

Il cargo Cygnus in avvicinamento alla ISS Credits: NASA
Il cargo Cygnus in avvicinamento alla ISS Credits: NASA

Orbital ATK ha annunciato lo scorso 4 novembre che la prossima missione della sua capsula Cygnus verrà lanciata verso l’ISS con un Atlas 5 di ULA, e non con il proprio vettore Antares.
La motivazioni addotte per questa scelta sono di garantire il lancio entro i termini previsti e massimizzare il carico pagante; il lancio è previsto per la primavera ventura. Secondo Orbital si tratterà di un evento singolo, e le missioni successive della capsula cargo automatizzata dovrebbero nuovamente vedere Antares come protagonista.
NASA ha contribuito al processo decisionale che ha portato a questa soluzione: Atlas consentirà di imbarcare circa 300 chilogrammi in più di rifornimenti nel modulo pressurizzato, nonchè un dispositivo esterno di rilascio cubesat di NanoRacks, per ulteriori 100 chili.
Secondo Orbital la versione migliorata di Antares, che ha volato per la prima volta lo scorso 17 ottobre con la missione OA-5 Cygnus, non ha dato alcun problema; tuttavia l’adozione dell’Atlas per la OA-7 consentirà all’azienda di concentrarsi più serenamente sulla preparazione della missione successiva, ora prevista per la metà dell’anno venturo.
Puntualità nei lanci ed incremento del carico utile sono due aspetti critici per NASA, visti i recenti problemi incontrati da SpaceX (il cui ritorno ai voli non avverrà prima del prossimo gennaio) e del cargo giapponese H-2, sul quale è stata riscontrata una perdita durante i controlli pre-lancio, e che dovrebbe partire con circa 6 settimane di ritardo rispetto al previsto.
Secondo un portavoce di Orbital, la compagnia ha piena libertà di scelta sul vettore da impiegare per fornire i propri servizi a NASA. Non è invece chiaro se l’impiego di Atlas comporterà costi aggiuntivi, e se eventualmente l’agenzia americana accetterà di sostenerli in tutto o in parte a fronte dell’incremento della massa lanciata.

fonte: Orbital ATK

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017