Esplosione sulla rampa di SpaceX a Cape Canaveral

Esplosione sulla rampa di lancio di SpaceX al Complex 40 di Cape Canaveral. Credit NASA (C)

Che cosa è successo ieri

Nel pomeriggio di ieri, 1 settembre, si è verificata un’esplosione sulla rampa di lancio di SpaceX presso il Complex 40 di Cape Canaveral, in Florida, che ha distrutto completamente il vettore Falcon 9 ed il carico pagante AMOS-6, un satellite per le telecomunicazioni. Il lancio era programmato per domani 3 Settembre 2016, mentre ieri era prevista una “static fire”, cioè una prova a terra di accensione dei motori del primo stadio senza che ne seguisse un vero e proprio decollo.

L’esplosione sembra essersi originata nei pressi di un “umbilical” del secondo stadio durante le fasi di caricamento dei propellenti a bordo del razzo.

Per vedere gli aggiornamenti va ricaricata la pagina (ci stiamo lavorando 😉 )


Aggiornamenti del 2 settembre

[11:30] Tornando all’aspetto economico delle ricadute della distruzione di AMOS-6, vi sono alcuni fatti che raccontano la gravità dell’evento per la compagnia israeliana. Di fatto Space Communications (SpaceCom) è una piccola azienda il cui valore totale era molto vicino a quello del satellite stesso. SpaceCom aveva costruito AMOS-6 contraendo un prestito che, anche se fosse ripianato ora dai rimborsi assicurativi (situazione ancora da verificare) vedrebbe l’azienda obbligata a contrarre un nuovo mutuo per ricostruire quanto andato perduto. SpaceCom era stata comprata da un’azienda cinese circa una settimana fa, con la premessa che l’accordo sarebbe diventato esecutivo proprio con il lancio di AMOS-6, cosa che con ogni evidenza non potrà più succedere. Le azioni di SpaceCom hanno avuto ieri un vero e proprio crollo, per cui il destino dell’azienda israeliana sembra segnato al peggio. Ulteriori approfondimenti sono disponibili qui.

Per quanto riguarda Facebook ed il suo investimento in AMOS-6, EUTELSAT ha emesso ieri questo comunicato con cui annuncia decine di milioni di dollari di mancati guadagni nel corso dei prossimi 3 anni:

Eutelsat Communications (Euronext Paris: ETL) è dispiaciuta per la perdita del satellite AMOS-6 in seguto all’esplosione del Falcon 9 di SpaceX a Cape Canaveral.

In collaborazione con Facebook, EUTELSAT aveva stipulato un contratto pluriennale per l’affitto dei transponder in banda Ka per coprire l’Africa sub-sahariana e iniziare la commercializzazione di servizi nei primi mesi del 2017.

EUTELSAT rimane ferma nella sua intenzione di investire nel mercato emergente del broadband per il continente africano, ed intende esplorare altre soluzioni per offrire servizi ai suoi clienti fino al lancio del satellite HTA nel 2019.

L’impatto stimato sui ricavi è di 5 milioni di euro per l’anno fiscale 2016-17, di 15 milioni di euro nel 2017-18, e tra 25 e 30 milioni di euro nel 2018-19. Tutti gli obiettivi finanziari già rilasciati il 29 luglio scorso sono comunque confermati.


[09:00] Tra i progetti sospesi dal botto di ieri ci sono i piani di Mark Zuckerberg di portare Internet in vari paesi in via di sviluppo. Facebook aveva investito in AMOS-6 per un valora di circa 100 milioni di dollari.

https://twitter.com/WSJ/status/771482770325504000

[07:25] In un tweet di questa notte, Elon Musk ha risposto alla domanda di un altro utente rassicurando che, fosse stato il payload una delle capsule Dragon, il sistema di fuga avrebbe sicuramente portato in salvo il veicolo (ed il suo prezioso contenuto).

 

[07:15] Buongiorno ai lettori di AstronautiNEWS. La mattina comincia senza novità di particolare rilievo, a parte qualche dettaglio economico per le aziende coinvolte nella distruzione di AMOS-6. Una parola di avviso dalla redazione: sul web compariranno in queste ore decine di analisi di vario tipo, dalle più ottimiste a quelle che vedono imminente il fallimento per bancarotta di SpaceX. Il nostro consiglio è, in generale, di essere cauti e prendere qualsiasi notizia con le molle: i dettagli di questo incidente molto grave non si possono dedurre dall’analisi visuale del solo filmato diffuso ieri, ma dall’indagine che sarà certamente compiuta a partire dalle prossime ore per individuare e correggere le cause di quanto accaduto.

Continuate a seguirci su questo “live” che terremo aggiornato anche nelle prossime ore.


Aggiornamenti live del 1 settembre

[19:25] Qui il primo video dell’esplosione del Falcon 9 di oggi


[19:13]

Intanto è arrivata la prima dichiarazione di Elon Musk, come da tradizione con un tweet.

“La perdita del Falcon di oggi è avvenuta durante le operazioni di rifornimento. L’origine è stata nell’area del serbatoio dell’ossigeno dello stadio superiore. Le cause non sono al momento note. Presto maggiori informazioni.


[19:20] Anche se apparentemente non sembra aver provocato ulteriori danni, a seguito dell’esplosione sono iniziati una serie di controlli alla sonda OSIRIS-REx, già pronta per il lancio sul proprio Atlas V al pad LC41, quello attiguo a quello dove è avvenuto l’incidente. Il rischio maggiore è che l’onda d’urto a seguito dell’esplosione possa aver inficiato l’operabilità del vettore di ULA e della sonda scientifica.


[18:44] Sembrerebbe che l’esplosione sia avvenuta quando il test vero e proprio di accensione dei propulsori non fosse ancora iniziato, ma durante una delle innumerevoli fasi precedenti allo static-fire test con il razzo in rampa.
Qui di seguito, solo come riferimento, sono elencate tutte le operazioni che precedono un lancio e che vengono simulate in questo tipo di test.

L-15:00:00 Falcon 9 to Vertical
L-10:00:00 Countdown Initiation, Launch Vehicle Power-Up
L-6:00:00 First Weather Balloon Release
L-5:00:00 Launch Area Evacuation
L-4:45:00 Range Controllers on Station
L-4:35:00 Falcon 9 Attitude Control System N2 Loading
L-5:00:00 Launch Area Evacuation
L-2:45:00 Falcon 9 RF & Telemetry Checks
L-2:30:00 Falcon 9 Launch Vehicle Release System Test
L-2:25:00 TEA-TEB Bleed In
L-1:45:00 Comm & FTS Checks
L-1:40:00 Data Flow Tests with Downrange Tracking Stations
L-1:00:00 Weather Briefing
L-0:50:00 RF Link Checks
L-0:45:00 Pre-Load Hold Point, Propellant Polls
L-0:45:00 Blast Danger Area Clear, Roadblocks Established
L-0:45:00 Flight Control System Setup (Flight Software Loading)
L-0:45:00 Final Tank Chill-In
L-0:40:00 Ready for Prop Load
L-0:38:00 Launch Readiness Poll
L-0:36:00 Tanks vented for Prop Loading
T-0:35:00 Automated Countdown Sequence, Master Script Running
T-0:34:45 Launch Enable to Flight Mode
T-0:34:30 RP-1 Flow to both Stages
T-0:33:30 Stage 1 Liquid Oxygen Loading
T-0:32:30 Confirm nominal Fuel Flow Rates
T-0:32:00 Latest Prop Flow Start
T-0:29:30 Stage 1 Helium Load
T-0:27:00 Spacecraft to Internal Power
T-0:25:30 Fuel Collector Pre-Valves Closed
T-0:25:00 All three Liquid Helium Pumps active
T-0:22:00 Stage 2 Fuel Loading Complete
T-0:19:30 Stage 2 Liquid Oxygen Loading
T-0:17:20 Stage 1 LOX Flowrate Adjustment for Stage 2 Fast Fill
T-0:13:15 Stage 2 Helium Loading
T-0:13:00 Stage 2 LOX Flow Adjustment for Helium Cryo Load
T-0:13:00 Countdown Recycle Point
T-0:12:45 Merlin 1D & MVac BTV Activation
T-0:10:15 Grid Fin Pneumatics Secured
T-0:10:05 Boostback Hazards Disabled
T-0:10:00 Stage 2 Venting for LOX Fast Fill
T-0:09:50 Flight Software Final Setups complete
T-0:09:45 TEA-TEB Ignition System Setup
T-0:09:45 Stage 2 Transmitter Re-Activation
T-0:09:30 M1D Trim Valve Cycling
T-0:09:15 Stage 1 Helium Topping
T-0:07:45 MVac Fuel Trim Valve Setup
T-0:07:30 Engine Chill Readiness
T-0:07:00 Engine Chilldown (Bleed Valves Open, both Stages
T-0:07:00 Spacecraft on Internal Power
T-0:06:45 Stage 2 Helium Transition to Pipeline
T-0:06:35 MVac Hydraulics at Bleed Pressure
T-0:06:05 M1D Engines to TVC-Null Position
T-0:05:20 Flight Computers in Self-Alignment
T-0:05:20 Stage 1 Fuel Loading Complete
T-0:05:15 Launch Vehicle Heater Deactivation
T-0:05:00 Falcon 9 to Internal Power
T-0:05:00 Range Control Comm Check
T-0:05:00 Second Stage Nitrogen Loading Termination
T-0:04:50 Pressurization for Strongback Retract
T-0:04:40 Stage 2 TVC Bleed
T-0:04:30 Stage 2 RP-1 Bleed
T-0:04:30 Stage 2 Thrust Vector Control Test
T-0:04:20 Verify Good Self-Alignment
T-0:04:10 Strongback Cradles Opening
T-0:04:00 Vehicle Release Auto Sequence
T-0:03:40 TEA-TEB Ignition System Auto Sequence
T-0:03:30 Strongback Retraction
T-0:03:25 Flight Termination System to Internal Power
T-0:03:15 FTS on Internal
T-0:03:05 Flight Termination System Armed, FTS Ready for Launch
T-0:02:55 Verify Good Mvac TVC
T-0:02:45 Fuel Trim Valve to Flight Position
T-0:02:40 Stage 1 LOX at Flight Level
T-0:02:40 FTS Countdown Sequence
T-0:02:35 Strongback Retraction Complete
T-0:02:05 Stage 2 LOX at Flight Level
T-0:02:00 Falcon 9 Transfer to Internal Power Complete
T-0:01:35 Flight Control to Self Alignment
T-0:01:30 Launch Director: Go for Launch
T-0:01:30 Final Engine Chilldown
T-0:01:25 Helium Loading Termination
T-0:01:20 Engine Purge
T-0:01:00 Flight Computer to start-up
T-0:00:50 Stage 1, Stage 2 Pressurization for Flight
T-0:00:50 First Stage Thrust Vector Actuator Test
T-0:00:30 HOLD Call for Abort
T-0:00:20 All Tanks at Flight Pressure
T-0:00:15 Arm Pyrotechnics
T-0:00:10 Latest VC Abort
T-0:00:07 Pad Deck Water Deluge System Activation
T-0:00:03 Merlin Engine Ignition
T-0:00:00 LIFTOFF


[18:25] Tardare il lancio o ancor peggio perdere un satellite commerciale per le telecomunicazioni è una fonte di non pochi problemi per le aziende di quel ramo, che proprio in questo genere di veicolo spaziale vedono il mezzo principale e insostituibile per realizzare utili. Senza satellite è ovviamente impossibile vendere il servizio, per cui gli investimenti fatti per la sua costruzione non ritornano sotto forma di nuovi abbonamenti. Ecco l’effetto sulle opzioni di Spacecom, l’azienda israeliana proprietaria di AMOS-6, della perdita del suo satellite. Non è dato sapere, inoltre, se AMOS-6 fosse assicurato e in che termini.

 


[17:55] Due fotogrammi dalla diretta trasmessa poco fa dalla stazione televisiva della Florida WFTV/Skyview9 che mostrano gli ingenti danni alla rampa di lancio SLC-40 del KSC. Del razzo sembra non rimanere alcuna traccia…

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La base della rampa di lancio (C) WFTV/Skyview9

 

La parte terminale del traliccio "strong back" - (C) WFTV/Skyview9

La parte terminale del traliccio “strong back” – (C) xxxx


[17:50] Il satellite AMOS-6 andato perduto era di progettazione e costruzione completamente Israeliana, di proprietà della società di Tel Aviv Space Communication Ltd. (Spacecom) e destinato a essere immesso in orbita geostazionaria con longitudine 4° Ovest per fornire servizi televisivi e di connessione internet a larga banda per l’Asia Mediorientale, l’Europa e l’Africa Sub-Sahariana.

Il Satellite AMOS-6 durante i test finali. Creditt Amos-Spacecom (C)

Il Satellite AMOS-6 durante i test finali. Creditt Amos-Spacecom (C)

Si trattava di un satellite con una massa di circa 5.500 kg destinato a rimpiazzare l’ormai obsoleto satellite AMOS-2.

Il lancio era fissato per il 3 Settembre 2016 con una finestra di lancio compresa fra le 04:47 UTC (06:47 ora legale italiana) e le 05:52 UTC (07:52 ora legale italiana) e sarebbe stato effettuato da un razzo vettore Falcon 9 v1.2.

Il razzo in questione era nuovo in quanto SpaceX ritiene di potere riutilizzare per la prima volta uno dei primi stadi ritornati sulla terra nei lanci precedenti, quello che ha inviato sulla Stazione Spaziale la capsula Dragon della missione CRS-8 lo scorso aprile 2016, nel prossimo lancio del satellite SES-10, attualmente in programma per l’ultimo trimestre del 2016.


[17:15] Si tratta di un brutto colpo per SpaceX, perché combina il danno equivalente ad un’esplosione durante il lancio con il danneggiamento della rampa di lancio:

  • Falcon 9 è andato distrutto
  • il satellite israeliano Amos 6 è perduto
  • il pad è fortemente danneggiato e necessita importanti riparazioni
  • sicuramente sarà condotta un’inchiesta, che potrebbe portare a pause nel susseguirsi dei lanci anche di entità importante.

Intanto iniziano ad arrivare nuove immagini impressionanti che documentano gli avvenimenti.

Le terribili condizioni della rampa di lancio SLC-40 (C) Skywitness9 Tv

Questo video mostra le esplosioni secondarie come le hanno viste i visitatori del Kennedy Space Center Visitor Complex, distante alcuni chilometri dalla rampa del Falcon 9,


[16:50] Uno dei pochi tweet che documentano, al momento, gli istanti immediatamente seguenti l’esplosione

https://twitter.com/taliaeliana/status/771356794291687428


[16:45] Ecco il tweet che stavamo aspettando, e non porta buone notizie.

SpaceX può confermare che durante la preparazione dell’accensione di prova standard prevista per oggi, si è verificata un’anomalia sulla rampa di lancio risultante nella perdita del veicolo e del carico pagante. Come da procedura la rampa di lancio era stata evacuata e quindi non si registrano feriti.


[16:40] Si susseguono notizie non confermate riguardo il destino di AMOS-6, il payload che Falcon 9 avrebbe dovuto portare in orbita il prossimo 3 settembre. Mentre aspettiamo una conferma ufficiale sul destino del satellite, in questa foto ravvicinata possiamo vedere che sebbene la “strongback” sia rimasta in piedi, i danni sembrano essere notevoli. Possiamo affermare senza ombra di dubbio che la rampa SLC-40 sarà fuori gioco per un bel pò.

Ecco intanto come la rampa, ancora fumante, si presenta in questo momento…

La rampa SLC-40 alle 16.40 italiane. (C) NASA

La rampa SLC-40 alle 16.40 italiane. (C) NASA


[16:10] Pare che l’esplosione sia avvenuta attorno alle 15:10 di oggi ora italiana, mentre sulla rampa era eretto solo il primo stadio. Ecco alcuni tweet che mostrano anche immagini dalla distanza della scena.

https://mobile.twitter.com/TigernBear/status/771335016198639616

In questo breve video si vede il fumo ancora salire dalla rampa.

Se avete installato VLC o altro player che supporta lo streaming WMV, a questo indirizzo potete seguire lo streaming in diretta dalle telecamere di videsorveglianza NASA: http://kscwmserv1.ksc.nasa.gov/channel4

 

 

 

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Commenti

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Giuseppe Corleo

Ingegnere meccanico per corso di studi, informatico in ambito bancario per professione, appassionato di tutto ciò che riguarda astronomia, astronautica, meccanica, fisica e matematica. Articolista del sito Astronautinews.it dal 2011.

5 Risposte

  1. RT83_ita ha detto:

    Prima di tutto è un vero peccato quello che è successo, speriamo tutti che abbia meno ripercussioni possibili in termini economici, invece sappiamo che ne avrà di positive in termini di conoscenza. Bisogna sempre imparare.
    Potreste riportare ciò che ha detto Nespoli, riportando a sua volta le parole di Scott Kelly: “Space is hard”.

    Invece per quanto riguarda gli aggiornamenti della pagina, a cui state lavorando, vi dico la mia con un consiglio.
    Visto che tanto siamo stati obbligati ad accettare cookie su cookie, perchè non sfruttarli.
    potreste salvare l’ultima visita dell’utente alla pagina e riportarlo all’aggiornamento di quell’ora facendo scorrere la pagina fino a quel punto.
    Ad esempio se io avessi visitato l’ultima volta questa pagina ieri, oggi aprendola sarebbe stato utile uno scorrimento automatico fino all’aggiornamento delle [7:15] per poi tornare verso l’alto.

    Complimenti a tutti per i vostri articoli, sempre al top!

    • Marco Zambianchi ha detto:

      Salve RT83_Ita. Prima di tutto grazie delle sue belle parole che ci fanno molto molto piacere 🙂
      Non avere ancora trovato un buon plugin wordpress per gestire le pagine “live” (cioe’ che non salvi in qualche server esterno i nostri contenuti) e’ un po’ un nostro cruccio. Speriamo di poter fornire presto questo servizio per i nostri lettori, magari sviluppato in casa da noi stessi, da bravi nerd.
      Ad astra!

      • RT83_ita ha detto:

        Se può esservi utile, tempo fa avevo notato questo plugin per un lavoro che mi era stato richiesto. Non ho però ora idea se soddisfi i vostri requisiti in termini di sicurezza (server interno o esterno)

        https://codecanyon.net/item/wplivedojo-live-event-text-broadcast-plugin/14352154?s_rank=6

        Ovviamente fare qualcosa in casa è sempre più appagante 🙂

        Speriamo il meglio per SpaceX, i vari partner e il futuro nello Spazio.

        Ne approfitto per chiedervi, se mai doveste organizzare un evento pubblico, sarebbe bello potervi conoscere di persona. Magari durante un evento o luogo particolare (telescopio di .. o altro).
        Non so dove siate come sede, ma se doveste fare qualcosa verso il nord Italia, sarebbe un appuntamento da non perdere!

        Saluti,
        Ruggero