Sierra Nevada raggiunge il secondo obiettivo in meno di 2 mesi
Sierra Nevada Corporation ha annunciato di aver raggiunto, a meno di 2 mesi dal primo, anche il secondo obiettivo del suo contratto con NASA relativo al programma Commercial Resupply Service 2 (CRS-2), si tratta della Integration Certification Milestone.
Secondo quanto dichiarato, l’agenzia spaziale statunitense ha valutato e approvato l’approccio dettagliato proposto da SNC per portare il Dream Chaser Cargo System verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La strategia approvata dimostra da parte della società del Nevada una totale comprensione dei requisiti di progettazione e la disponibilità delle risorse necessarie al completamento della missione sia a livello di sistemi che di sottosistemi.
“Il completamento della seconda Integration Certification Milestone entro 6 settimane dalla prima, dimostra che il team Dream Chaser si sta muovendo a piena velocità per soddisfare le necessità di trasporto merci di NASA,” ha detto Steve Lindsey, direttore senior dei programmi della divisione Sistemi Spaziali di SNC e co-direttore del programma Dream Chaser. “Apprezziamo veramente molto l’aiuto e il supporto di NASA finalizzato a questo obiettivo e quelli che seguiranno. Il team congiunto SNC/NASA è fiducioso nel nostro progetto e nella strategia futura, inoltre guarda avanti a concludere il lavoro necessario per portare la nostra soluzione di trasporto, unica nel suo genere, verso la ISS il più presto possibile.”
Il primo obiettivo era stato dichiarato raggiunto circa 6 settimane fa e definiva le procedure tecniche, logistiche e di calendarizzazione del programma. Il nuovo traguardo implica che NASA e SNC sono d’accordo sui criteri di certificazione usati per confermare che il progetto del Dream Chaser soddisfa le richieste di missione del CRS-2. Questi criteri di qualificazione e verifica saranno utilizzati durante le future tappe di progettazione integrata e test per validare le capacità del Dream Chaser Cargo System.
Il Dream Chaser effettuerà un minimo di 6 missioni di rifornimento cargo da e per la ISS tra il 2019 e il 2024 secondo un contratto sottoscritto nell’ambito del programma Commercial Resupply Service 2, il successore del primo programma commerciale di servizio cargo verso la Stazione Spaziale Internazionale che NASA aveva creato alcuni anni fa e attualmente ancora attivo. Sierra Nevada si è aggiudicata questo contratto insieme a SpaceX e Orbital ATK, attuali fornitrici del servizio logistico che terminerà nel 2018.
Forte di questo nuovo traguardo raggiunto l’azienda del Nevada procede spedita nei propri piani di sviluppo e abilmente sfrutta i rimanenti obblighi (con conseguenti pagamenti) derivanti dai contratti del programma Commercial Crew Program (CCP) per far progredire il nuovo programma cargo. La navetta a corpo portante infatti era stata originariamente proposta da SNC per il programma di trasporto umano verso la ISS ma, dopo una serie di contratti di sviluppo, non era risultata aggiudicataria di nessun contratto finale a favore invece di SpaceX e Boeing. Nel corso di questo programma il Dream Chaser ha eseguito una serie di prove di volo presso l’Armstrong Flight Research Center di NASA che sono culminate nell’ottobre 2013 in un volo libero con rilascio da un elicottero, conseguente approccio finale e atterraggio su pista. Nonostante un problema al carrello che ha causato il ribaltamento del mezzo una volta sulla pista, il test è stato classificato come un successo anche da NASA e questo ha aperto le porte alla successiva serie di test prevista dai contratti CCP.
Dovendo effettuare le riparazioni, non essendosi aggiudicata il contratto di fornitura per le missioni abitate ma avendo nel frattempo siglato quello per le missioni cargo, Sierra Nevada ne ha approfittato per aggiornare il prototipo (ne esiste solo uno disponibile al momento) con diversi componenti del progetto del sistema cargo per raggiungere molteplici obiettivi in un’unica serie di test: il classico 2 piccioni con una fava. In quest’ottica, anche se la nuova serie di test si dovrebbe svolgere ufficialmente a dicembre, NASA ha esteso la durata dei contratti relativi al programma CCP fino a metà 2017 per consentire a SNC di assorbire eventuali ritardi che si dovessero presentare all’ultimo minuto.
Questa nuova serie di test fungerà da vero e proprio ponte fra le 2 versioni del velivo: quella adibita anche al trasporto umano e la versione cargo. Tutto il lavoro ovviamente è stato pianificato basandosi sull’esperienza e sui dati raccolti nella prima tornata di prove e anche in questo caso ci sarà un percorso da seguire: prima si effettueranno dei collaudi a terra, poi delle prove di traino su pista e infine i voli liberi veri e propri. Tutto ciò come detto sia nell’ambito del precedente contratto ma anche di quello nuovo essendoci installati tutti i nuovi apparati necessari ai voli cargo cosa che permetterà all’azienda del Nevada di utilizzare le valutazioni pre e post volo e i dati raccolti per validare le proprietà aerodinamiche subsoniche ma anche le prestazioni del software di controllo del volo e dei sistemi di controllo veri e propri. Nel frattempo Sierra Nevada sta anche portando avanti lo sviluppo del software di controllo del volo orbitale.
Operativamente parlando il programma di aggiornamento e di test iniziale statico del Dream Chaser è stato completato presso il sito di assemblaggio finale a Louisville in Colorado mentre attualmente il prototipo è pronto per il trasporto all’Armstrong Flight Research Center di NASA in California dove verrà appunto eseguita la serie di prove di volo in coordinazione con la Edwards Air Force Base.
“Il Dream Chaser continua a fare grandi progressi verso il volo orbitale,” ha dichiarato Mark N. Sirangelo, il vicepresidente della divisione Space System di SNC. “In aggiunta alla seconda fase di test in volo, il raggiungimento nei tempi previsti dei primi 2 obiettivi relativi al contratto CRS-2 negli ultimi 2 mesi, ci posiziona perfettamente nel calendario verso le operazioni di volo orbitali. Siamo molto grati per tutto il supporto che abbiamo ricevuto da NASA e dall’USAF, e siamo eccitati nel continuare la gloriosa serie di voli di test che caratterizza l’Armstrong Flight Research Center e la Edwards Air Force Base.”
“Questi test sono utili per noi in molto modi: si basano sui nostri precedenti voli di test, ci fanno raggiungere un significativo obiettivo del nostro accordo relativo al CCP, ma anche raccogliamo dati cruciali che ci aiuteranno a completare il progetto del velivolo da costruire nell’ambito del nostro contratto CRS-2,” ha aggiunto Sirangelo.
Fonte: Sierra Nevada Corporation
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