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Rinviato al 2018 il primo volo con equipaggio di CST-100 Starliner

Immagine pittoresca del veicolo CST-100 prodotto da Boeing (C) NASA

Il primo volo umano sul veicolo Boeing CST-100 Starliner è stato rinviato al 2018, come affermano fonti NASA, a causa di alcuni problemi che gli ingegneri stanno riscontrando, principalmente riguardo i calcoli sulla massa del veicolo e dei carichi aerodinamici che si avranno durante la fase di lancio. Boeing sperava di poter vedere la prima missione abitata di CST-100 entro la fine del 2017, ma così non sarà.

Il ritardo è in realtà un segno delle scadenze ristrette che hanno i contractor di NASA – SpaceX e Boeing – per  i voli commerciali,  nella speranza di poter avere a disposizione, il prima possibile, dei  veicoli con cui l’agenzia spaziale americana spedirà i propri astronauti a bordo della ISS. I referenti di entrambe le aziende avevano già precedentemente accennato al fatto che la fine del 2017 sarebbe stata una scadenza troppo ambiziosa, soprattutto se si considera che i prossimi 18 mesi saranno dedicati alla revisione del progetto, oltre a dover svolgere test strutturali e di collaudo. In particolare, il test per lo spegnimento dei motori dello Starliner è stato schedulato per Ottobre 2017, un paio di mesi in ritardo rispetto a quanto pianificato inizialmente.

Il primo volo di Starliner con astronauti a bordo è stato quindi fissato per Febbraio 2018, secondo quanto affermato da Rebecca Regan, referente di Boeing, con a bordo due astronauti, che saranno quindi trasportati verso la ISS. Tutto questo sarà comunque preceduto da una fase di testing, con un primo viaggio senza equipaggio verso la ISS nel Dicembre 2017. La missione di Febbraio 2018 sarà una sorta di “dimostrazione”,  prima di iniziare un trasporto “di routine” degli astronauti nei mesi seguenti.

Un ulteriore fatto che ha causato un ritardo nell’inizio di questi voli commerciali, riguarda una nuova richiesta da parte di NASA per il software utilizzato, in modo da consentire al veicolo spaziale di attraccare la ISS. Questa singola richiesta ha causato un ritardo di tre mesi, come ha affermato Regan.

La prima fase di assemblaggio è attualmente in corso presso il Kennedy Space Center in Florida, come mostrato da  Boeing su Twitter:

La nuova tabella di marcia è stata quindi presentata lo scorso mercoledì 11 Maggio, in presenza di Laenne Caret, CEO dell’azienda aerospaziale americana, la quale ha ribadito che Boeing sta lavorando per avere una prima missione senza equipaggio entro fine 2017, a cui ne seguirà poi una manned, nel 2018. La prossima fase di test sarà cruciale per la riuscita dell’intera missione: per questo motivo, John Elbon,  general manager di Boeing, ha affermato che nei prossimi due mesi saranno effettuati ben 90 test di collaudo. NASA sperava di poter avere i primi voli commerciali con equipaggio a bordo entro la fine del 2016, ma la mancanza di fondi sufficienti forniti dal Congresso ha causato un ritardo di due anni.

Così come avviene per le Sojuz oggi, il CST-100 rimarrà a bordo della ISS per un massimo di 210 giorni, per poi essere riutilizzate per riportare gli astronauti sulla Terra. Sebbene ancora non sia chiaro quale sarà il luogo di atterraggio, alcune fonti ufficiali parlano di Utah o New Mexico. Boeing ha inoltre stimato la riutilizzabilità di ciascun veicolo di circa dieci volte.

Fonti: Boeing

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