Marte: Lockheed Martin e’ pronta
La scorsa settimana, alcune aziende aerospaziali hanno presentato i propri progetti per l’esplorazione dello spazio profondo al Subcomitato per lo Spazio della camera dei Rappresentanti USA.
Il vice presidente di Lockheed Martin, Wanda A. Sigur, ha presentato il veicolo Orion che la sua compagnia sta costruendo per NASA, ed ha proposto attività nello spazio cis-lunare ed un “campo base” in orbita intorno a Marte.
Secondo Sigur, la capsula Orion nasce precisamente per l’esplorazione dello spazio profondo. I requisiti di propulsione, velocità di rientro, affidabilità, ridondanza, protezione da radiazioni e micrometeoriti, sono stati fissati proprio per permettere missioni umane della durata di più di mille giorni oltre la LEO. Ad esempio, Orion offre:
– avionica resistente alle radiazioni ed un “rifugio” per gli astronauti in caso di tempesta di radiazioni; ridondanza nella propulsione, nei computers e nei motori che elimina il rischio di guasti “single-point”;
– una Ethernet 10 volte più veloce di una rete domestica, che consente all’equipaggio di trasferire video ed altri dati che richiedono ampiezza di banda, il tutto mantenendo il completo controllo del veicolo;
– un sistema di controllo ambientale che può compensare gli aumenti di temperatura ed umidità legati all’attività fisica che l’equipaggio deve svolgere per mantenersi in forma
– una protezione termica che può tollerare il freddo estremo dello spazio profondo così come le elevate temperature incontare con l’esposizione diretta al sole o durante il rientro.
Sigur ha affermato che in seguito all’analisi del volo di prova EFT-1 del dicembre 2014, sono stati apportati numerosi miglioramenti ai processi, alle linee di produzione ed alla capsula stessa. Ad esempio, il veicolo EM-1 ha visto il proprio peso ridursi di circa 2 tonnellate, ed il tempo di produzione dello scudo termico si è ridotto del 30%.
Nell’ambito del programma NextSTEP di NASA; Lockheed Martin sta progettando un habitat per lo spazio profondo che mette a frutto gli investimenti e le tecnologie del programma Orion, trasferendoli ad un modulo sperimentale da inserire in orbita cis-lunare in attesa di compiere il grande balzo verso Marte. L’habitat in quesione risulterebbe piuttosto “semplice” ed economico, potendo contare sulle grandi prestazioni di Orion in termini di trasferimento di energia, comunicazioni, protezione dalle radiazioni e supporto vitale.
Secondo Sigur, Lockheed Martin potrebbe poi rivolgersi verso Marte, forse già nel 2028. Il concetto proposto è semplice: un laboratorio in orbita marziana che accolga gli astronauti per l’osservazione diretta del pianeta rosso e l’analisi di campioni di suolo, al fine di identificare il sito migliore per l’eventuale atterraggio.
(fonte: Lockheed Martin)
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