Claire Leon dirige le attività di lanci spaziali dell’aeronautica militare americana. Parlando ad una recente conferenza, Leon ha affermato che il Pentagono ha intrapreso uno studio per determinare la possibilità di usare l’Ariane 5 per immettere in orbita carichi sensibili per la sicurezza nazionale.
L’analisi non è ancora terminata, e sono previsti ulteriori colloqui con Arianespace.
L’interesse per il razzo europeo nasce dalla necessità di garantirsi un accesso allo spazio mentre United Launch Alliance effettua la sua transizione dall’Atlas 5 al Vulcan. Per legge, però, i lanci governativi USA devono avvenire con vettori costruiti negli Stati Uniti. Le uniche eccezioni previste sono:
– accordi internazionali di ricerca scientifica che non prevedano scambi di fondi
– lanci di dimostratori tecnologici secondari o di payloads scientifici per i quali non sia disponibile un vettore americano
– accordi per lanci condivisi su veicoli non di proprietà del governo USA
NASA, ad esempio, sta usando la prima di queste eccezioni (ricerca senza scambio di fondi) per lanciare il telescopio spaziale Webb nel 2018 a bordo di un Ariane 5 che l’ESA pagherà come parte del suo contributo al progetto.
In base all’attuale normativa sul trasporto spaziale nazionale, risalente al 2013, l’USAF dovrebbe richiedere una autorizzazione specifica alla Casa Bianca prima di poter mettere un proprio satellite a bordo di un Ariane.