SpaceX rompe il monopolio di ULA per i lanci militari
Per la prima volta SpaceX si è aggiudicata un contratto di lancio per un satellite militare dell’USAF.
La notizia non giunge completamente inaspettata in quanto la società di Hawthorne nei mesi scorsi aveva ottenuto la certificazione proprio per poter concorrere all’assegnazione dei contratti dell’USAF.
Il lancio accordato fra SpaceX e USAF è quello per un satellite della costellazione GPS di terza generazione, il GPS 3-2 (il secondo della serie 3) ed è previsto per Maggio 2018.
Il valore del contratto è di 82,7 milioni di dollari e coprirà la produzione del lanciatore, l’integrazione della missione e le operazioni di lancio.
L’assegnazione arriva dopo una serie di lunghe polemiche, arrivate fino al Senato, in cui le lobby dei due costruttori hanno strenuamente difeso le posizioni di entrambe le società.
La lobby di SpaceX ha ottenuto forti restrizioni (poi ridimensionate) all’utilizzo di propulsori di origine Russa per il lancio di payload governativi, in modo da limitare fortemente le possibilità di ULA di competere all’assegnazione dei contratti militari.
ULA dal canto suo aveva più volte contestato questo bando in quanto il peso del prezzo di acquisto era, a suo parere, sproporzionato rispetto ad altri parametri come affidabilità, certezza di calendario, capacità tecniche e prestazioni passate, tutti parametri che ovviamente avrebbero avvantaggiato l’Atlas V rispetto al Falcon 9.
Il contratto per il lancio del GPS 3-2 è il primo di nove bandi che verranno emessi entro il prossimo Settembre per l’assegnazione di una serie di lanci governativi.
Il primo lancio per un satellite GPS 3 avverrà nel Maggio 2017 con un Delta 4 di ULA, uno degli ultimi lanci di questo vettore prima del ritiro definitivo nel 2018 per dare il cambio al nuovo lanciatore di ULA, il Vulcan.
Dal 2006 al 2015 ULA è stata l’unica compagnia certificata per il lancio di payload militari, mentre Lockheed Martin è il costruttore che si è visto assegnare la costruzione dei primi 8 satelliti GPS della terza serie, altri 2 è previsto vengano ordinati nei prossimi mesi.
SpaceX aveva già vinto il contratto di lancio di 2 satelliti dell’USAF nei mesi scorsi, fra cui quello per il Deep Space Climate Observatory, ma questi accordi erano stati stipulati da un dipartimento differente che gestisce il lancio di payload a bassa priorità e non relativi alla sicurezza nazionale.
In questo caso si tratta invece, per la prima volta, di un satellite “EELV”, ovvero la classe che comprende i satelliti GPS, quelli resistenti ad attacchi nucleari, satelliti per comunicazioni criptate e anti-intercettazione e satelliti per rilevare attacchi nucleari.
Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.