La United Launch Alliance (ULA) ha reso noto lo scorso 24 Marzo, di aver completato con successo la Preliminary Design Review (PDR) per il proprio nuovo lanciatore Vulcan Centaur completo dei due propulsori BE-4 della Blue Origin.
Questa tappa fondamentale di tutto il processo di sviluppo del veicolo di lancio Vulcan, non fa altro che confermare la conformità del progetto rispetto ai requisiti relativi alle varie tipologie di missione che esso dovrà supportare. Ora gli ingegneri della ULA dovranno proseguire con i tests sugli elementi chiave del progetto nel corso di questo impegnativo 2016, che prevede ben 14 lanci per la company statunitense; il tutto in vista del flight test previsto per il 2019.
Il razzo Vulcan Centaur sfrutta il comprovato successo dei lanciatori Delta IV e Atlas V della ULA introducendo nuove tecnologie e delle innovative particolarità che assicureranno dei servizi di lancio più affidabili e convenienti; il tutto utilizzando dei motori sviluppati e prodotti interamente negli Stati Uniti.
Il Vulcan Centaur avrà tutte le carte in regola per andare a sostituire l’attuale flotta dei veicoli Delta IV e Atlas V e sarà in grado di servire diversi settori del mercato andando a soddisfare le esigenze dei clienti commerciali, civili e nazionali.
Secondo Mark Peller, il program manager per lo sviluppo di ULA, il Vulcan Centaur rivoluzionerà il volo spaziale e fornirà un conveniente ed affidabile accesso allo spazio utilizzando un motore principale di concezione e fabbricazione americana.
In aggiunta al Blue Origin BE-4, Aerojet Rocketdyne sta sviluppando il propulsore AR1, il quale potrebbe anch’esso essere impiegato nel Vulcan Centaur.
Le partnerships strategiche per i main engines indigeni; Orbital ATK per i boosters a propellente solido e RUAG Space per le strutture in composito prodotte negli states, permettono lo sviluppo collaborativo del Vulcan, massimizzando il valore della sua nuova capacità di lancio.
Fonte: ULA