Dopo tre tentativi nel corso di tre giorni, il razzo Sojuz che doveva portare in orbita Sentinel 1B e altri quattro piccoli satelliti è ancora fermo sulla piattaforma di lancio allo Spazioporto di Kourou, nella Guiana Francese.
Il liftoff era inizialmente programmato per le 18.02 (ora locale – le 23.02 in Italia) di venerdì 22 aprile, ma, poche ore prima della partenza, al momento di iniziare il carico dei propellenti, le condizioni meteo sfavorevoli (venti ad alta quota) avevano imposto un rinvio di 24 ore. Lo stesso copione si è puntualmente ripetuto sabato: “la sicurezza innanzitutto!” aveva twittato Stéphane Israël, CEO di Arianespace, annunciando il nuovo scrub.
Domenica il meteo era in netto miglioramento e le operazioni preparazione al lancio si stavano avvicinando alla fase conclusiva, quando, intorno alle 22 ora italiana, il conto alla rovescia è stato nuovamente interrotto. I comunicati ufficiali di ESA e Arianespace parlano ancora genericamente di una “anomalia”, ma Israël non ha avuto remore a dichiarare che il problema si era verificato sul lanciatore e riguardava uno degli elementi vitali del sistema di navigazione del Sojuz, la IMU (Unità di Misura Inerziale):
An anomaly has occured on the SYZ Inertial Measurement Unit. Stop for tonight. Work in progress to confirm launch tomorrow.
— Stéphane Israël (@arianespaceceo) April 24, 2016
Due ore dopo, lo stesso CEO di Arianespace avvertiva che l’unità sarà sostituita e che il lancio era riprogrammato per la medesima ora di oggi, lunedì 25 aprile, previo esito favorevole di una revisione tecnica, entro cinque ore dalla partenza.
Faulty IMU will be replaced. Launch targeted tomorrow. Technical key point at H0 – 5 Hours.
— Stéphane Israël (@arianespaceceo) April 24, 2016
Nell’attesa di eventuali aggiornamenti, l’appuntamento è quindi per le 23.02 di questa sera. Insieme a Sentinel 1B, il quarto satellite per l’osservazione della terra realizzato nell’ambito del programma Copernicus finanziato da ESA e dall’Unione Europea, sono pronti al lancio il satellite scientifico Microscope di CNES, con lo scopo di provare sperimentalmente con una precisione non raggiungibile sulla terra il Principio di Equivalenza, e i tre nanosatelliti realizzati nel contesto del programma Fly your Satellite di ESA, uno dei quali è opera degli studenti del Politecnico di Torino.
Lo streaming della partenza sarà disponibile sul di sito di ESA.