Sotto lo sguardo del presidente Vladimir Putin, giovedì 28 aprile alle 4.01 ora italiana un vettore Sojuz 2.1a è partito dal nuovo cosmodromo russo di Vostochny e a portato in orbita con successo 3 satelliti.
Si è trattato del lancio inaugurale per il complesso costato svariati miliardi di dollari e costruito in circa 4 anni al prezzo di numerosi arresti per irregolarità nelle procedure. La costruzione della struttura, progettata per ridurre la dipendenza della Russia dal cosmodromo di Bajkonur in Kazakhstan, è stata afflitta da numerosi casi di corruzione e mancati pagamenti degli stipendi ai lavoratori. E’ rimasto emblematico l’arresto di un dirigente mentre era alla guida di una Mercedes interamente incastonata di cristalli Svarovski.
Il principale carico del Sojuz era il satellite Mikhailo Lomonosov con i suoi strumenti dedicati allo studio dei raggi cosmici ad alta energia, dei raggi gamma e dell’atmosfera terrestre. Come carico secondario trasportava anche 2 piccoli satelliti, Aist 2 and SamSat 218. Tutti i carichi sono stati immessi regolarmente in orbita.
Un problema tecnico ha fatto rinviare di 24 ore il lancio, originariamente previsto per il 27 aprile, e ha fatto salire un po’ la pressione con il presidente Putin piuttosto seccato che ha fatto duri commenti sui continui problemi al comparto spaziale. I tecnici di Roscosmos si sono affrettati a precisare che si è trattato di un problema al vettore e non alle nuove strutture, infatti il problema è stato risolto in meno di un giorno e il lancio è avvenuto regolarmente nella giornata di giovedì.
Ecco il video ufficiale del lancio ripreso con le numerose videocamere installate nel nuovo impianto
Fonte: Roscosmos