Site icon AstronautiNEWS

ISS Weekly Status Report – 08.2016

ISS, Shuttle ed ATV

Pubblichiamo il nuovo report delle attività svolte dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

8 marzo

Rodent Research (RR) Microgravity Science Glovebox (MSG) Hardware Gather
Peake raccolto gli strumenti ed i materiali di consumo necessari per predisporre MSG a supportare le operazioni Rodent Research (RR) che vedranno il via dopo l’arrivo del cargo della missione SPX-8. La vita nello spazio causa una rapida perdita di densità ossea e muscolare concentrata prevalentemente nelle gambe e nella colonna vertebrale, con sintomi simili a quelli sperimentati dalle persone che soffrono di atrofia muscolare. Questo esperimento analizza gli effetti dell’ambiente spaziale sui sistemi muscolo-scheletrici e neurologici dei topi utilizzati come organismi modello della salute e delle malattie umane. Vivere in un ambiente in microgravità porterà a rapidi e significativi effetti sulla fisiologia dei topi che imitano il processo di invecchiamento ed alcune malattie degli esseri umani, tra cui l’atrofia muscolare e la perdita di densità ossea. Questo progetto aiuterà gli scienziati a scoprire nuovi bersagli molecolari che potranno facilitare lo sviluppo di nuove terapie per il trattamento delle malattie delle ossa e per prevenire l’indebolimento muscolare. Un’esposizione di lunga durata alla microgravità potrà indurre cambiamenti anche nell’espressione genica, nella sintesi delle proteine, nel metabolismo e nella struttura dell’occhio/morfologia che saranno identificabili come una serie di biomarcatori utili per il monitoraggio sull’insorgenza e sulla progressione della malattia.

Observation and Analysis of Smectic Islands in Space (OASIS)
Kopra ha installato e configurato l’hardware OASIS all’interno di MSG. Nel corso dell’installazione sono stati incontrati e superati svariati problemi, compresa la sostituzione del cablaggio che collega la Micro Camera al Monitor-1, per il ripristino del segnale video, ed un reset del software necessario per recuperare il controllo degli obiettivi fotografici. L’attività di analisi per risolvere il problema dei comandi pneumatici, riscontrati nel corso dell’ispezione video, verrà effettuata prima di avviare la prossima sessione dell’esperimento, prevista per domani. OASIS studia il comportamento dei cristalli liquidi in microgravità, tra cui il loro movimento globale e la fusione di strati di cristallo, conosciuta con il nome “smectic islands”. I cristalli liquidi sono utilizzati negli schermi dei televisori e dei computer ma anche nei saponi e nelle membrane cellulari. L’esperimento ha permesso l’analisi dettagliata del comportamento di queste strutture, e di come la microgravità colpisca la loro capacità unica di agire sia come un liquido che come un cristallo solido.
[NDT: OASIS è stato progettato per interfacciarsi, ed operare autonomamente attivato da Terra, con il Microgravity Science Glovebox (MSG). L’intervento dell’equipaggio è richiesto solo per l’installazione iniziale, per il caricamento e per il controllo dei campioni, e per la verifica della formazione di bolle. OASIS si compone di sette componenti hardware principali : il Bubble Chamber Enclosure, il Bubble Chamber Insert, l’Optics/Illumination Assembly, la Macro Camera, l’Electronics/Power Assembly, l’Avionics Assembly, il Soft Start Assembly ed il Digital I/O Cube Assembly. L’OASIS Experiment Module contiene quattro (4) getti d’aria che contengono anche elettrodi (su due getti d’aria) ed un tandem di riscaldatori/refrigeratori (sugli altri due getti d’aria), un iniettore di acqua/glicerolo, le fotocamere macro e micro ed i manipolatori. La Data Acquisition and Control Unit (DACU) controllerà l’esperimento tramite il laptop OASIS e si occuperà di salvare i dati degli esprimenti.]

Individualized Real-Time Neurocognitive Assessment Toolkit for Space Flight Fatigue (Cognition)
Kopra ha completato oggi una nuova sessione dell’esperimento Cognition. Individualized Real-Time Neurocognitive Assessment Toolkit for Space Flight Fatigue (Cognition) è il nome che accorpa un gran numero di esperimenti il cui scopo è la misurazione di come il volo spaziale influenzi i cambiamenti fisici; ad esempio, la microgravità e la mancanza di sonno possono influire sulle prestazioni cognitive. Cognition, che include dieci brevi test computerizzati che coprono una vasta gamma di funzioni cognitive, è in grado di fornire un feedback immediato sui risultati dei test attuali e passati. Il software consente la misurazione in tempo reale delle prestazioni cognitive degli astronauti impegnati nella loro missione di lunga durata.

NanoRacks Display Photos
Kopra ha scattato alcune foto al NanoRacks Monitor, installato all’interno JEM Pressurized Module (JPM) nel Platform-1, così come al NanoRacks Multi-Gas Monitor Liquid Crystal Display, che sarà utilizzato per valutare e definire le priorità da assegnare alle future attività NanoRacks. Platform-1 è utilizzato per i moduli che non necessitano di alimentazione elettrica. I problemi di connettività dati con Platform-1 sono iniziati poco dopo il distacco del cargo della missione SPX-4. Il team di supporto a Terra sta lavorando alla soluzione del problema.

Multi-Omics
Peake ha completato oggi una nuova raccolta di campioni, prelevati dal proprio corpo, per l’indagine Multi-Omics della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA). Lo studio denominato Multi-omics analysis of human microbial-metabolic cross-talk in the space ecosystem valuta l’impatto dell’ambiente spaziale e dei prebiotici sulla funzione immunitaria negli astronauti, combinando i dati ottenuti dalle misurazioni dei cambiamenti della composizione microbiologica nell’intestino, dai profili metaboliti e dal sistema immunitario. L’osservazione e l’analisi di questi biomarcatori durante il periodo di presenza a bordo della ISS, potrebbe essere utile nella gestione della salute degli astronauti.
[NDT : Il corpo umano è incredibilmente complesso. Ogni parte di noi, dalle nostre ossa alle cellule del sangue, è soggetta ad una serie di reazioni chimiche e interazioni molecolari che, indipendentemente dalla nostra volontà, ci tengono in vita. Ma cosa succede a questi processi quando lasciamo il pianeta? In orbita terrestre e oltre, dove la gravità è neutralizzata da un costante stato di caduta libera e da una più intesa radiazione cosmica, il funzionamento dei meccanismi molecolari all’interno del corpo umano può cambiare. Per scoprire come, la NASA è entrata nel regno della bio-ricerca noto con il termine inglese “-omics”. Durante una missione di 1 anno, attività senza precedenti per la Stazione Spaziale Internazionale, gli scienziati stanno studiando come i corpi degli astronauti rispondono durante il viaggio nello spazio. “Omics” si riferisce alla collezione di dati sulla variegata raccolta di microcosmi che regolano il nostro corpo a livello molecolare. È stato avviato uno studio di un anno per capire le “omics” di un viaggio nello spazio, analizzando cosa avviene a livello molecolare negli astronauti impegnati nella missione di 1 anno a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Due studi distinti confluiscono in questo progetto : in primo luogo c’è Twins Study, ovvero lo studio avviato su due fratelli gemelli; Mark Kelly (in pensione) a Terra, il fratello Scott in orbita terrestre. Per un anno, Mark e Scott saranno coinvolti, spronati ed interrogati per osservare se le “omics” di gemelli identici mostreranno significative differenze dopo che uno dei due ha trascorso un anno nello spazio. Allo stesso tempo, Scott Kelly è stato coinvolto in un progetto separato denominato “One Year Mission”. A differenza delle precedenti spedizioni sulla stazione spaziale, che durano di solito 6 mesi, Scott Kelly ha trascorso un anno a bordo della ISS di fianco del cosmonauta russo Mikhail Kornienko. Questa missione di un anno ha avuto una propria batteria di test volti a rivelare gli effetti fisiologici del volo spaziale di lunga durata. Perché 1 anno? La NASA conosce molto di ciò che accade agli astronauti dopo 6 mesi in orbita. Le future missioni spaziali, ad esempio Marte, richiederanno agli astronauti un periodo di permanenza nello spazio di trenta o più mesi. Questo esperimento di 1 anno è stato il primo e naturale passo in questa direzione. Quando usciamo di casa per 6 mesi, è come fare un lungo viaggio d’affari. Uscire di casa per un anno è una cosa diversa. Stiamo per perdere ogni compleanno, anniversario, laurea e molte altre pietre miliari della nostra vita, e questo potrebbe influenzare l’umore o il comportamento dei viaggiatori spaziali. Alcuni degli studi si concentrano sullo stato psicologico degli astronauti. Nello stesso tempo vengono prelevati diverti tipi di campioni biologici, agli astronauti è chiesta la compilazione di questionari sul loro stato d’animo, pensieri e sogni. Questo approccio potrebbe rivelare legami tra lo stato mentale dell’astronauta ed il suo stato molecolare.]

Urine Processing Assembly (UPA) Distillation Assembly (DA) Remove & Replace (R&R)
Il Ground teams ha attivato l’UPA, dopo la sostituzione della Distillation Assembly (DA) effettuata questa mattina. Il primo ciclo di lavorazione è in corso e sta operando nominalmente. Il prossimo ciclo è previsto a GMT 069 Orbit 1, dopo che l’equipaggio avrà effettuato un riempimento del WSTA con l’urina proveniente dall’EDV della sezione americana della ISS.

 

9 marzo

Magvector
Peake ha effettuato un trasferimento dati dal disco rigido ad una cartella sul laptop SSC, dopodichè ha riconfigurato gli interruttori del Portable Power Supply 1 (PPS1), completando la settima sessione dell’esperimento Magvector dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). La sessione #8, in programma per la prossima settimana, sarà l’ultima sessione dell’esperimento prevista nel corso dell’Increment 47. Magvector indaga qualitativamente l’interazione tra un campo magnetico in movimento ed un conduttore elettrico.
[NDT : Il campo magnetico terrestre scorre costantemente intorno a noi influenzando la nostra vita quotidiana. Oltre a proteggerci dai venti solari, il campo magnetico viene utilizzato, ad esempio, dalle bussole ed aiuta gli uccelli a trovare la destinazione quando migrano. Questa stessa forza può interagire ed interferire con le apparecchiature e gli esperimenti della Stazione Spaziale Internazionale. Magvector studierà come il campo magnetico terrestre interagisce con un conduttore elettrico. Utilizzando sensori magnetici estremamente sensibili collocati intorno e sopra un conduttore, il ricercatore potrà ottenere informazioni sul modo in cui le influenze generate da un campo magnetico interagiscono con i conduttori elettrici. Questa ricerca non solo contribuirà a migliorare i futuri esperimenti che verranno effettuati sulla ISS, ma potrà offrire spunti sul modo in cui i campi magnetici influenzano i conduttori elettrici in genere.]

Fine Motor Skills
Kopra e Peake hanno effettuato una nuova sessione dell’esperimento Fine Motor Skills. In questo esperimento i membri dell’equipaggio eseguono una serie di attività interattive su una tavoletta touchscreen. Questa è la prima indagine che abbina le capacità motorie ad una lunga esposizione alla microgravità, analizzando le diverse fasi di adattamento alla microgravità ed il recupero sensomotorio, una volta tornati alla gravità terrestre.

Dose Tracker
Kopra e Peake hanno effettuato oggi un nuovo monitoraggio sull’assunzione di farmaci, annotando le loro osservazioni con l’app installata sul loro iPad. Questa indagine documenta l’uso di farmaci da parte dei membri dell’equipaggio, registrando la loro assunzione prima e durante la missione sulla ISS, analizzando anche le caratteristiche degli effetti collaterali, la loro frequenza e gravità. Questo studio intende comparare l’efficacia di un farmaco sulla Terra con quanto riscontrato nello spazio, ponendo particolare rilievo ai sintomi ed agli effetti collaterali per stabilire se le alterazioni riscontrate nel corso di un volo spaziale siano da attribuirsi alla farmacocinetica (PK) oppure alla farmacodinamica (PD).

Observation and Analysis of Smectic Islands in Space (OASIS) Gylcerol/Water Fill
Kopra ha identificato e risolto il problema che era stato osservato ieri nel corso dell’ispezione video. Subito dopo è stato dato il via al nuovo esperimento OASIS Gylcerol/Water Fill, riempiendo il dispositivo a getto di inchiostro con glicerolo/acqua, e sostituendo l’hard disk su cui memorizzare i dati dell’esperimento. OASIS studia il comportamento dei cristalli liquidi in microgravità, tra cui il loro movimento globale e la fusione di strati di cristallo, conosciuta con il nome “smectic islands”. I cristalli liquidi sono utilizzati negli schermi dei televisori e dei computer ma anche nei saponi e nelle membrane cellulari. L’esperimento ha permesso l’analisi dettagliata del comportamento di queste strutture, e di come la microgravità colpisca la loro capacità unica di agire sia come un liquido che come un cristallo solido.
[NDT: OASIS è stato progettato per interfacciarsi, ed operare autonomamente attivato da Terra, con il Microgravity Science Glovebox (MSG). L’intervento dell’equipaggio è richiesto solo per l’installazione iniziale, per il caricamento e per il controllo dei campioni, e per la verifica della formazione di bolle. OASIS si compone di sette componenti hardware principali : il Bubble Chamber Enclosure, il Bubble Chamber Insert, l’Optics/Illumination Assembly, la Macro Camera, l’Electronics/Power Assembly, l’Avionics Assembly, il Soft Start Assembly ed il Digital I/O Cube Assembly. L’OASIS Experiment Module contiene quattro (4) getti d’aria che contengono anche elettrodi (su due getti d’aria) ed un tandem di riscaldatori/refrigeratori (sugli altri due getti d’aria), un iniettore di acqua/glicerolo, le fotocamere macro e micro ed i manipolatori. La Data Acquisition and Control Unit (DACU) controllerà l’esperimento tramite il laptop OASIS e si occuperà di salvare i dati degli esprimenti.]

Common Communications for Visiting Vehicles (C2V2)
Peake ha ripassato la documentazione in preparazione dell’installazione dell’hardware pianificata per domani, subito dopo lui e Kopra hanno riunito gli strumenti necessari per effettuare l’attività.

On Board Training (OBT) 45 Sojuz (45S) Emergency Drill
I 3 membri dell’equipaggio hanno partecipato ad un evento, di tipo On-Board Training (OBT), per aggiornare e confermare le competenze che l’equipaggio deve possedere nei casi di emergenza in cui vi sia la necessità di un abbandono immediato della Stazione Spaziale Internazionale. Questa tipologia di addestramento è prevista per tutti gli equipaggi che sono sulla ISS da 12-14 settimane, e successivamente viene ripetuta ogni 2 mesi circa.

Urine Processing Assembly (UPA) Status
L’UPA è tornata pienamente operativa ed ha completato un primo processo di lavorazione. Un secondo processo è attualmente in corso ed i dati intermedi non evidenziano alcuna anomalia.

Robotics Offset Tool (ROST) Freespace Checkout
Lo scorso 4 febbraio, l’attività prevista per il Robotics Offset Tool (ROST) era stata rinviata a causa di un problema con lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) ORU Tool Changeout Mechanism (OTCM) quando stava per afferrare ROST. La pinza OTCM si era bloccata poco prima di raggiungere la posizione di cattura. Una verifica, basata su nuovi parametri di cattura, è tuttora in corso. L’attività dovrebbe concludersi entro questa sera.

 

10 marzo

Combustion Integrated Rack (CIR) Alignment Guide Removal
Kopra ha rimosso le guide di allineamento dal CIR per sbloccare PaRIS prima dell’avvio delle operazioni. Il CIR fornisce un ambiente ed un’infrastruttura atta a sostenere la ricerca sui processi di combustione in microgravità.

Multi-Omics Saliva Operations
Peake ha completato l’indagine Multi-Omics della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) raccogliendo campioni di saliva, successivamente stivati in MELFI per la conservazione. Lo studio denominato Multi-omics analysis of human microbial-metabolic cross-talk in the space ecosystem valuta l’impatto dell’ambiente spaziale e dei prebiotici sulla funzione immunitaria negli astronauti, combinando i dati ottenuti dalle misurazioni dei cambiamenti della composizione microbiologica nell’intestino, dai profili metaboliti e dal sistema immunitario. L’osservazione e l’analisi di questi biomarcatori durante il periodo di presenza a bordo della ISS, potrebbe essere utile nella gestione della salute degli astronauti.
[NDT : Il corpo umano è incredibilmente complesso. Ogni parte di noi, dalle nostre ossa alle cellule del sangue, è soggetta ad una serie di reazioni chimiche e interazioni molecolari che, indipendentemente dalla nostra volontà, ci tengono in vita. Ma cosa succede a questi processi quando lasciamo il pianeta? In orbita terrestre e oltre, dove la gravità è neutralizzata da un costante stato di caduta libera e da una più intesa radiazione cosmica, il funzionamento dei meccanismi molecolari all’interno del corpo umano può cambiare. Per scoprire come, la NASA è entrata nel regno della bio-ricerca noto con il termine inglese “-omics”. Durante una missione di 1 anno, attività senza precedenti per la Stazione Spaziale Internazionale, gli scienziati stanno studiando come i corpi degli astronauti rispondono durante il viaggio nello spazio. “Omics” si riferisce alla collezione di dati sulla variegata raccolta di microcosmi che regolano il nostro corpo a livello molecolare. È stato avviato uno studio di un anno per capire le “omics” di un viaggio nello spazio, analizzando cosa avviene a livello molecolare negli astronauti impegnati nella missione di 1 anno a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Due studi distinti confluiscono in questo progetto : in primo luogo c’è Twins Study, ovvero lo studio avviato su due fratelli gemelli; Mark Kelly (in pensione) a Terra, il fratello Scott in orbita terrestre. Per un anno, Mark e Scott saranno coinvolti, spronati ed interrogati per osservare se le “omics” di gemelli identici mostreranno significative differenze dopo che uno dei due ha trascorso un anno nello spazio. Allo stesso tempo, Scott Kelly è stato coinvolto in un progetto separato denominato “One Year Mission”. A differenza delle precedenti spedizioni sulla stazione spaziale, che durano di solito 6 mesi, Scott Kelly ha trascorso un anno a bordo della ISS di fianco del cosmonauta russo Mikhail Kornienko. Questa missione di un anno ha avuto una propria batteria di test volti a rivelare gli effetti fisiologici del volo spaziale di lunga durata. Perché 1 anno? La NASA conosce molto di ciò che accade agli astronauti dopo 6 mesi in orbita. Le future missioni spaziali, ad esempio Marte, richiederanno agli astronauti un periodo di permanenza nello spazio di trenta o più mesi. Questo esperimento di 1 anno è stato il primo e naturale passo in questa direzione. Quando usciamo di casa per 6 mesi, è come fare un lungo viaggio d’affari. Uscire di casa per un anno è una cosa diversa. Stiamo per perdere ogni compleanno, anniversario, laurea e molte altre pietre miliari della nostra vita, e questo potrebbe influenzare l’umore o il comportamento dei viaggiatori spaziali. Alcuni degli studi si concentrano sullo stato psicologico degli astronauti. Nello stesso tempo vengono prelevati diverti tipi di campioni biologici, agli astronauti è chiesta la compilazione di questionari sul loro stato d’animo, pensieri e sogni. Questo approccio potrebbe rivelare legami tra lo stato mentale dell’astronauta ed il suo stato molecolare.]

Habitability Human Factors Directed Observations
Peake ha visto alcuni video per approfondire la conoscenza sulle diverse opzioni previste dalle sessioni dell’esperimento. Habitability valuta la relazione tra i membri dell’equipaggio ed il loro ambiente in un ottica di miglioramento della progettazione e della predisposizione dei futuri veicoli impegnati in voli spaziali di lunga durata, quali ad esempio i voli verso i Near Earth Asteroids (NEA) e Marte. L’obiettivo finale è quello di comprendere quali siano le dimensioni necessarie ed ottimali, ed il relativo layout interno, della parte abitabile di un velivolo spaziale. Le osservazioni registrate nel corso della missione spaziale di 1 anno, così come in tutte quelle di 6 mesi, aiuteranno i progettisti dei veicoli spaziali a capire quanto spazio del volume abitabile sia necessario, e se la durata di una missione, correlata con le dimensioni del volume abitabile, possa arrecare impatti sull’equipaggio. L’applicazione iShort permette ai Ground teams ed agli specialisti degli impatti umani (human factor engineers) di studiare e valutare il design della ISS in un ottica rivolta alla progettazione dei futuri veicoli spaziali.

Waste and Hygiene Compartment (WHC)
Venerdì scorso, l’equipaggio ha completato la sostituzione del serbatoio di pre-trattamento, senza vedere accendersi la spia del Pre-Treat Bad Qual Light (PTBQL). L’accensione della spia avviene quando l’acqua contenuta nel tubo flessibile EK passa attraverso la tubazione in cui si trova il sensore PTBQL. I Ground team ritengono che la mancata accensione della spia sia dovuta ad una anomalia del sensore PTBQ; per questo motivo hanno suggerito all’equipaggio la sostituzione della tubazione (che include il sensore PTBQ), della Dose Pump ed del tubo EK. La pompa di dosaggio era ormai giunta a fine vita, ovvero 6 mesi. La sostituzione del tubo EK è necessaria per verificare che il sensore PTBQ e la spia di funzionamento funzionino entrambi. Kopra ha sostituito oggi tutti i componenti indicati. La spia del PTBQL si è accesa come previsto, per spegnersi regolarmente subito dopo, permettendo all’equipaggio di configurare il WHC ad operare con la UPA.

Common Communications For Visiting Vehicles (C2V2)
Peake, con l’assistenza di Kopra, ha proseguito l’installazione del Common Communications For Visiting Vehicles (C2V2) avviata lunedì scorso. Peake ha completato l’installazione dei sensori di temperatura dell’Internal Thermal Control System (ITCS). L’installazione del Comm Unit è prevista per domani. C2V2 è un sistema di comunicazione a due vie che verrà utilizzato specificamente per le comunicazioni con tutti i veicoli che visiteranno la ISS in futuro, Questo sistema metterà a disposizione protocolli di comunicazione sicuri ed affidabili per tutte le fasi del volo, dall’avvicinamento all’attracco.

Remote Power Controller Module (RPCM) LAP51A4A-A R&R
Questo RPCM aveva subito un guasto al FET Controller Hybrid (FCH) sull’RPC 2 nel mese di settembre del 2012 e sull’RPC 18 nel marzo del 2014. Quattro diversi ricambi di questo RPCM sono stati installati nel LAP51A4A-A. Nessuno è stato in grado di comunicare con il Multiplexer/De-multiplexer (MDM) su uno dei canali, tuttavia, tutti hanno funzionato nominalmente in altre installazioni sulla ISS. L’RPCM originale è stato reinstallato e ha continuato a comunicare dalla posizione LAP51A4A-A. Entrambi i fermi subiti dall’FCH si sono ripristinati autonomamente. Di solito, quando di riscontra questo tipo di problema, la causa è dovuta a problemi connessi agli RT Address. Oggi, l’equipaggio ha installato nel LAP51A4A-A l’unico RPCM disponibile con pre-configurato un RT Address Jumper. La sostituzione è stata completata senza problemi, subito dopo gli specialisti a Terra hanno inviato con successo un aggiornamento all’RPCM.

Mobile Servicing System (MSS) Operations
Ieri, i Robotic Ground Controllers hanno attivato MSS e manovrato lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) Arm2 nella posizione prevista per afferrare il Robotic Offset Tool (ROST). La scorsa notte ROST era stato rilasciato e verificato nello spazio. Dopo aver effettuato con successo tutte le verifiche, lo strumento è stato nuovamente posto a riposo. Queste operazioni sono state utilizzate per aggiornare i file di configurazione, forniti dalla Canadian Space Agency (CSA), che hanno modificato i parametri di funzionamento del dispositivo di presa.

 

11 marzo

Space Headaches
Peake ha compilato oggi il suo questionario settimanale. La compilazione dei questionari è quotidiana nel corso della prima settimana di permanenza sulla ISS, mentre diventa settimanale nei periodi successivi. Gli obiettivi di questo studio sono rivolti a valutare la prevalenza e le caratteristiche della cefalea registrata dai membri dell’equipaggio posti in microgravità.

Combustion Integrated Rack (CIR) Alignment Guide Removal
Peake ha installato tre delle quattro guide di allineamento sul CIR per bloccare l’infrastruttura PaRIS. L’installazione di tutte le guide (quattro) provoca una condizione di vincolo che potenzialmente poterbbe danneggiare i fermi o l’hardware ARIS/PaRIS. Il CIR fornisce un ambiente ed un’infrastruttura atta a sostenere la ricerca sui processi di combustione in microgravità.

Common Communications For Visiting Vehicles (C2V2)
Kopra ha completato le attività C2V2 previste per questa settimana, installando con successo due unità di comunicazione. Le sessioni di verifica dei sistemi verranno svolte non prima del 28 marzo. Una verifica completa del sistema avverrà in un secondo momento; verranno effettuati controlli di funzionalità dei sistemi a radiofrequenza.

Robotic Onboard Trainer (RoBOT) On Board Training (OBT) Cygnus
In preparazione dell’arrivo del cargo della missione OA-6, attualmente previsto per il 26 marzo, Kopra e Peake hanno completato una sessione di addestramento per ripassare le procedure di utilizzo del braccio robotico per afferrare il cargo spaziale. I Robotics ed i Visiting Vehicle teams erano disponibili per le eventuali domande sulle procedure e per ascoltare i feedback sulle operazioni.

Crew Provisions Relocate
Peake ha trasferito alcune provviste dell’equipaggio dal Pressurized Mating Adapter (PMA)1 al Node 1 per incrementare di spazio libero nel PMM da riservare alle merci che giungeranno con il cargo della missione OA-6. Egli ha anche fotografato il contenuto di 2 dispense per verificarne il riempimento ed il rateo di utilizzo di tali elementi.

 

14 marzo

Magvector
Peake ha avviato l’ottava ed ultima sessione dell’esperimento Magvector prevista per gli Increment 47 e 48. L’esperimento verrà svolto per i prossimi 5 giorni, con conclusione attesa per venerdì 18 marzo. Magvector indaga qualitativamente l’interazione tra un campo magnetico in movimento ed un conduttore elettrico.
[NDT : Il campo magnetico terrestre scorre costantemente intorno a noi influenzando la nostra vita quotidiana. Oltre a proteggerci dai venti solari, il campo magnetico viene utilizzato, ad esempio, dalle bussole ed aiuta gli uccelli a trovare la destinazione quando migrano. Questa stessa forza può interagire ed interferire con le apparecchiature e gli esperimenti della Stazione Spaziale Internazionale. Magvector studierà come il campo magnetico terrestre interagisce con un conduttore elettrico. Utilizzando sensori magnetici estremamente sensibili collocati intorno e sopra un conduttore, il ricercatore potrà ottenere informazioni sul modo in cui le influenze generate da un campo magnetico interagiscono con i conduttori elettrici. Questa ricerca non solo contribuirà a migliorare i futuri esperimenti che verranno effettuati sulla ISS, ma potrà offrire spunti sul modo in cui i campi magnetici influenzano i conduttori elettrici in genere.]

Multi-Omics
Peake ha controllato i Flight Operations System (FOS) rimanenti e stivato i campioni dell’indagine Multo-Omics della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA). Lo studio denominato Multi-omics analysis of human microbial-metabolic cross-talk in the space ecosystem valuta l’impatto dell’ambiente spaziale e dei prebiotici sulla funzione immunitaria negli astronauti, combinando i dati ottenuti dalle misurazioni dei cambiamenti della composizione microbiologica nell’intestino, dai profili metaboliti e dal sistema immunitario. L’osservazione e l’analisi di questi biomarcatori durante il periodo di presenza a bordo della ISS, potrebbe essere utile nella gestione della salute degli astronauti.
[NDT : Il corpo umano è incredibilmente complesso. Ogni parte di noi, dalle nostre ossa alle cellule del sangue, è soggetta ad una serie di reazioni chimiche e interazioni molecolari che, indipendentemente dalla nostra volontà, ci tengono in vita. Ma cosa succede a questi processi quando lasciamo il pianeta? In orbita terrestre e oltre, dove la gravità è neutralizzata da un costante stato di caduta libera e da una più intesa radiazione cosmica, il funzionamento dei meccanismi molecolari all’interno del corpo umano può cambiare. Per scoprire come, la NASA è entrata nel regno della bio-ricerca noto con il termine inglese “-omics”. Durante una missione di 1 anno, attività senza precedenti per la Stazione Spaziale Internazionale, gli scienziati stanno studiando come i corpi degli astronauti rispondono durante il viaggio nello spazio. “Omics” si riferisce alla collezione di dati sulla variegata raccolta di microcosmi che regolano il nostro corpo a livello molecolare. È stato avviato uno studio di un anno per capire le “omics” di un viaggio nello spazio, analizzando cosa avviene a livello molecolare negli astronauti impegnati nella missione di 1 anno a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Due studi distinti confluiscono in questo progetto : in primo luogo c’è Twins Study, ovvero lo studio avviato su due fratelli gemelli; Mark Kelly (in pensione) a Terra, il fratello Scott in orbita terrestre. Per un anno, Mark e Scott saranno coinvolti, spronati ed interrogati per osservare se le “omics” di gemelli identici mostreranno significative differenze dopo che uno dei due ha trascorso un anno nello spazio. Allo stesso tempo, Scott Kelly è stato coinvolto in un progetto separato denominato “One Year Mission”. A differenza delle precedenti spedizioni sulla stazione spaziale, che durano di solito 6 mesi, Scott Kelly ha trascorso un anno a bordo della ISS di fianco del cosmonauta russo Mikhail Kornienko. Questa missione di un anno ha avuto una propria batteria di test volti a rivelare gli effetti fisiologici del volo spaziale di lunga durata. Perché 1 anno? La NASA conosce molto di ciò che accade agli astronauti dopo 6 mesi in orbita. Le future missioni spaziali, ad esempio Marte, richiederanno agli astronauti un periodo di permanenza nello spazio di trenta o più mesi. Questo esperimento di 1 anno è stato il primo e naturale passo in questa direzione. Quando usciamo di casa per 6 mesi, è come fare un lungo viaggio d’affari. Uscire di casa per un anno è una cosa diversa. Stiamo per perdere ogni compleanno, anniversario, laurea e molte altre pietre miliari della nostra vita, e questo potrebbe influenzare l’umore o il comportamento dei viaggiatori spaziali. Alcuni degli studi si concentrano sullo stato psicologico degli astronauti. Nello stesso tempo vengono prelevati diverti tipi di campioni biologici, agli astronauti è chiesta la compilazione di questionari sul loro stato d’animo, pensieri e sogni. Questo approccio potrebbe rivelare legami tra lo stato mentale dell’astronauta ed il suo stato molecolare.]

Fine Motor Skills
Kopra e Peake hanno effettuato oggi una nuova sessione dell’esperimento Fine Motor Skills. In questo esperimento i membri dell’equipaggio eseguono una serie di attività interattive su una tavoletta touchscreen. Questa è la prima indagine che abbina le capacità motorie ad una lunga esposizione alla microgravità, analizzando le diverse fasi di adattamento alla microgravità ed il recupero sensomotorio, una volta tornati alla gravità terrestre.

Microbiome
Kopra ha compilato un questionario, ha predisposto l’attrezzatura ed ha stampato la documentazione necessaria per sostenere domani una nuova sessione Microbiome. Microbiome indaga gli impatti che i viaggi nello spazio possono arrecare al sistema immunitario ed ai microbi che vivono normalmente e costantemente sul corpo umano. E’ previsto che queste raccolte vengano effettuate periodicamente nel corso di una missione spaziale per monitorare lo stato del microbioma dei membri dell’equipaggio, il loro sistema immunitario e l’interazione con gli ambienti della ISS.

Payload Data Handling (PDH) Remove & Replace (R&R)
Peake ha sostituito con successo il PDH con il nuovo PDH2. PDH2 permetterà un miglior supporto ai backup a caldo ed una miglior commutazione automatica in caso di imprevisti. Le unità PDH gestiscono il governo dei payload JAXA, nonchè i canali di downlink ad alta velocità (High-Rate Data Downlink).

Waste & Hygiene Compartment (WHC) Urine Hydraulic Components R&R
Kopra ha completato la manutenzione ordinaria che viene effettuata una volta all’anno. È stato sostituito il blocco valvole dell’urina del WHC, le tubazioni ed il sensore del WHC Flush Water Tank Empty Pressure.

 

15 marzo

Observation and Analysis of Smectic Islands in Space (OASIS) Gylcerol/Water Fill
Kopra ha concluso la sessione OASIS Gylcerol/Water Fill. OASIS studia il comportamento dei cristalli liquidi in microgravità, tra cui il loro movimento globale e la fusione di strati di cristallo, conosciuta con il nome “smectic islands”. I cristalli liquidi sono utilizzati negli schermi dei televisori e dei computer ma anche nei saponi e nelle membrane cellulari. L’esperimento ha permesso l’analisi dettagliata del comportamento di queste strutture, e di come la microgravità colpisca la loro capacità unica di agire sia come un liquido che come un cristallo solido.
[NDT: OASIS è stato progettato per interfacciarsi, ed operare autonomamente attivato da Terra, con il Microgravity Science Glovebox (MSG). L’intervento dell’equipaggio è richiesto solo per l’installazione iniziale, per il caricamento e per il controllo dei campioni, e per la verifica della formazione di bolle. OASIS si compone di sette componenti hardware principali : il Bubble Chamber Enclosure, il Bubble Chamber Insert, l’Optics/Illumination Assembly, la Macro Camera, l’Electronics/Power Assembly, l’Avionics Assembly, il Soft Start Assembly ed il Digital I/O Cube Assembly. L’OASIS Experiment Module contiene quattro (4) getti d’aria che contengono anche elettrodi (su due getti d’aria) ed un tandem di riscaldatori/refrigeratori (sugli altri due getti d’aria), un iniettore di acqua/glicerolo, le fotocamere macro e micro ed i manipolatori. La Data Acquisition and Control Unit (DACU) controllerà l’esperimento tramite il laptop OASIS e si occuperà di salvare i dati degli esprimenti.]

Ocular Health
Kopra e Peake hanno installato nuove batterie nel Cardiolab (CDL) Holter Arterial BP Unit, hanno alimentato l’unità, azzerato la memoria e, dopo aver indossato la BP Cuff, hanno effettuato ciascuno una misurazione della propria pressione arteriosa (BP Reg), prima di riporre lo strumento. Tutti questi risultati vengono registrati dal Vital Signs Data Collection Tool. Sotto la supervisione degli specialisti a Terra, Kopra e Peake hanno fatto pratica nell’utilizzo del tonometro, prima di usarlo su se stessi.

Microbiome
Kopra ha completato il questionario ed ha predisposto l’attrezzatura per effettuare la raccolta di campioni dal proprio corpo. I campioni prelevati sono stati stivati in MELFI per la conservazione. Microbiome indaga gli impatti che i viaggi nello spazio possono arrecare al sistema immunitario ed ai microbi che vivono normalmente e costantemente sul corpo umano. E’ previsto che queste raccolte vengano effettuate periodicamente nel corso di una missione spaziale per monitorare lo stato del microbioma dei membri dell’equipaggio, il loro sistema immunitario e l’interazione con gli ambienti della ISS.

Hatch Seal Inspection
Kopra ha completato la prima giornata delle due previste per effettuare di manutenzione periodica di pulizia delle guarnizioni di tenuta dei portelli del Node 2, del Node 3, di PMM, di COL e del JEM. È stata ispezionata anche la superficie di tenuta ed il meccanismo della maniglia del portellone per osservare l’eventuale presenza di corpi estranei – Foreign Object Debris (FOD). La seconda giornata è in programma per giovedì prossimo.

Treadmill 2 (T2) 6-Month Maintenance
Peake ha parzialmente completato l’ispezione semestrale al T2. Sono state verificate le cinghie di tenuta, sono stati puliti i pannelli e gli ingranaggi, sostituiti gli anelli che fissano l’attrezzo al rack, ed è stato aspirato l’interno del rack su cui è montato il T2. Peake avrebbe anche dovuto lubrificare gli ingrassaggi, tuttavia, non riuscendo a trovare il grasso sufficiente per completare l’attività, è stato deciso di posticipare la lubrificazione a data da destinarsi.

Cygnus Cargo Operations
Peake ha trasferito il cargo dalla Japanese Experiment Logistics Module-Pressurized Section (JLP) Bay 2 al Japanese Experiment Module (JEM) Pressurized Module (JEM) in preparazione dell’arrivo del cargo della missione OA-6 previsto per il 26 marzo.

Robotics Operations
I Robotics Ground controllers hanno manovrato lo Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) nella posizione – Offset Grapple – prevista per dare il via alla sessione di addestramento – Robotics Onboard Trainer (RoBOT) – alla cattura del cargo della missione OA-6. Al momento sono in corso alcune verifiche sulle manovre dello Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) Shoulder Yaw Joint. Questa indagine ha lo scopo di isolare ulteriormente la causa di un’anomalia che ha impedito i corretti movimenti durante le operazioni RRM effettuate lo scorso ottobre 2015. SPDM Arm 2 è funzionante ma con alcuni vincoli.

Fonte: NASA

  Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2024, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it
Exit mobile version