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Aggiornamenti dal sistema solare: aprile 2016

A marzo è partita la missione ExoMars 2016, che arriverà su Marte tra circa 6 mesi. La sonda Kepler, che condivide l’orbita della Terra intorno al Sole, ha avuto qualche problemino che per adesso sembra risolto e dovrebbe riprendere presto la propria missione scientifica. Su Marte il rover Opportunity si inerpica per salite molto ripide, ma viene ripagato dal panorama. La sonda Juno, diretta verso Giove, farà infine l’ultima delle proprie manovre correttive il prossimo maggio, prima di arrivare a destinazione a luglio.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

A Terra in attesa di partire

Procedono i preparativi per le prossime due missioni di esplorazione del sistema solare. OSIRIS-REx (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security-Regolith Explorer), della NASA, si sta sottoponendo a tutti i test prima del lancio, che è previsto per settembre. La missione prevede la raccolta e il ritorno verso Terra di un campione di circa 60g dall’asteroide Bennu. Si tratterà del campione di roccia più grande riportato a Terra dai tempi della sonda Luna 24, nel 1976.

Per la fine di gennaio 2017 è invece prevista la partenza della missione ESA/JAXA BepiColombo verso Mercurio. La missione sarà composta da due orbiter, il Mercury Planetary Orbiter (MPO), sviluppato dall’agenzia spaziale europea, ed il Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO), sviluppato dall’agenzia spaziale giapponese. MPO e MMO, insieme al modulo propulsivo Mercury Transfer Module (MTM), sempre di ESA, verranno lanciati da Kourou, in Guiana Francese, su un razzo Ariane 5 non prima del 27 gennaio 2017.

Sulla Luna

In orbita lunare, ormai da qualche anno, ci sono tre sonde della NASA: il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), che continua la sua missione di mappatura ad alta risoluzionedella Luna dal 2009, e le due sonde della missione Artemis, che stanno silenziosamente studiando il debole campo magnetico lunare.

Sulla superficie lunare dovrebbero essere ancora attivi il lander cinese Chang’e 3 e il rover Yutu, anche se il rover è ormai immobile e solo uno strumento rimane attivo sul lander, degli otto inizialmente disponibili. I radioamatori continuano a ricevere periodicamente segnali dai due veicoli, sulla Luna da più di due anni. Contrariamente ad alcune notizie circolate in passato, l’orbiter dimostrativo Chang’e 5-T1 è ancora attivo e spedisce immagini della superficie lunare

Nei dintorni dell’orbita della Terra

Prima immagine da TGO (annotata). Credit: ESA/Roscosmos/CaSSIS

È avvenuto con pieno successo il lancio della missione ESA/Roscomos verso Marte Exomars 2016 lo scorso 14 marzo. La missione comprende due veicoli, il Trace Gas Orbiter, che studierà l’atmosfera marziana, e Schiaparelli, che servirà a testare tecnologie per l’ingresso in atmosfera e l’atterraggio. L’arrivo è previsto fra circa 7 mesi. Tutti i sistemi di bordo di TGO sono stati attivati con successo dopo il lancio, e proprio in questi giorni sono arrivate le prime immagini di test dalla fotocamera.

In orbita eliocentrica, a condividere l’orbita della Terra, ci sono Kepler e le due sonde della missione STEREO, tutte di NASA. L’osservatorio spaziale Kepler ha concluso la sua missione principale di osservazione e scoperta di pianeti extrasolari nel 2013, dopo la rottura di due ruote di reazione (usate per l’assetto). La sonda aveva comunque continuato le osservazioni scientifiche cominciando la missione K2, anche se il mese scorso era entrata in modalità di emergenza; gli ingegneri di NASA sono riusciti a riprendere il controllo della sonda e stanno lavorando per ripristinare la missione scientifica. Delle due sonde della missione STEREO, solo Stereo A rimane attiva nella sua missione di osservazione solare, mentre contatti con Stereo B si sono interrotti per un’anomalia da ormai più di un anno e mezzo.

In orbita intorno al punto lagrangiano L1 Terra-Sole si trovano diverse sonde per l’osservazione solare: WIND (NASA), SoHO (NASA/ESA) e ACE (NASA). Oltre all’osservazione solare, la sonda NOAA/NASA DSCOVR (Deep Space Climate Observatory), è anche il primo satellite di osservazione della Terra ad operare in L1. Recentemente si è unita alla compagnia anche LISA Pathfinder (ESA), lanciata lo scorso 3 dicembre in una missione per testare strumenti scientifici per l’osservazione delle onde gravitazionali.

Nel punto lagrangiano Terra-Sole L2, quello più lontano dal Sole, si trova invece la sonda dell’ESA GAIA, in orbita dal 2013 nella sua missione di mappatura del cosmo.

Hayabusa 2, dell’agenzia spaziale giapponese (JAXA), è in viaggio verso l’asteroide Ryugu per riportarne a terra un campione. L’arrivo su Ryugu è previsto per il luglio del 2018, mentre il campione dovrebbe tornare a Terra nel dicembre del 2020. Tra i payload secondari della sonda ci sono anche MINERVA II, sempre di JAXA, e MASCOT dell’agenzia spaziale tedesca (DLR) in collaborazione con il CNES francese, entrambi piccoli lander che verranno fatti atterrare su Ryugu.

Dopo aver concluso la sua missione principale in orbita intorno alla Luna e quelle secondarie che l’hanno vista orbitare il punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole e sorvolare l’asteroide 4179-Toutatis, la sonda cinese Chang’e 2 continua il suo allontanamento dalla Terra nella sua orbita eliocentrica. La sonda ha ormai passato il traguardo dei 100 milioni di km di distanza dalla Terra e attualmente viene utilizzata dagli ingegneri cinesi per testare le comunicazioni spaziali di lunga distanza nello spazio profondo.

Sui pianeti interni

La sonda giapponese Akatsuki è entrata in orbita intorno a Venere lo scorso dicembre, cinque anni dopo la prima fallita inserzione. La sonda ha eseguito l’ultimo aggiustamento dell’orbita, e sono in corso i preparativi per cominciare, finalmente, le operazioni scientifiche, anche se ovviamente la missione sarà molto ridimensionata rispetto agli obiettivi iniziali.

Su Marte

Dust devil visto da Opportunity sulla cima del Knudsen ridge. Credit: NASA/JPL-Caltech

Sulla superficie di Marte siamo arrivati al sol 1314 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL). Il rover si sta dirigendo lentamente verso il Naukluft plateau, fermandosi nel frattempo a studiare alcune rocce lungo la via.

È invece il sol numero 4348 per l’altro rover marziano della NASA, Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite è in una regione denominata Marathon Valley e il mese scorso si è arrampicato sul Knudsen Ridge, toccando pendenze di 32°, un record. Dalla cima del rilievo ha poi catturato un magnifico panorama, in cui si vede anche un piccolo dust devil.

In orbita intorno al pianeta rosso si sono festeggiati un paio di anniversari per le sonde della NASA: Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) ha passato i 10 anni in orbita, mentre la veterana Mars Odyssey è stata lanciata 15 anni fa il 7 aprile.

Intorno a Marte continuano inoltre ad orbitare, senza particolari aggiornamenti questo mese, MAVEN, sempre di NASA, Mars Express, dell’ESA, e la Mars Orbiter Mission dell’agenzia spaziale indiana (ISRO).

Sulla fascia degli asteroidi

La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko continua il proprio allontanamento dal Sole e con essa la sonda europea Rosetta. La missione terminerà a settembre, quando verrà fatta posare sulla superficie del nucleo.

Il cratere Occator su Cerere visto da Dawn dalla LAMO. Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA/PSI

La sonda americana Dawn, in orbita intorno al pianeta nano Cerere da più un anno, ha cominciato l’ultima fase della sua missione, la Low Altitude Mapping Orbit (LAMO). A soli 385 km di altitudine la sonda ha ora la possibilità di compiere le osservazioni a più alta risoluzione mai ottenute dall’affascinante asteroide.

Sui giganti gassosi

La sonda della NASA, Juno, è ormai in prossimità del gigante del sistema solare, Giove. Adesso mancano 80 giorni all’arrivo e circa 27 milioni di km. A maggio avverrà l’ultima manovra correttiva che immetterà la sonda sulla giusta traiettoria per incontrare Giove il prossimo 4 luglio.

La missione NASA/ESA/ASI Cassini, da oltre 10 anni intorno a Saturno, è nel pieno della sua orbita Rev 234 nell’ambito dell’ultima fase “inclinata” della Solstice Mission. La sonda ha compiuto nei mesi scorsi una serie di sorvoli di Titano, l’ultimo il 4 aprile (T–118) che ne hanno aumentato l’inclinazione dell’orbita fino a circa 20 gradi. Niente più sorvoli delle lune minori, quindi, ma ritorneranno per un po’ le magnifiche viste degli anelli di questo gigante gassoso. Il prossimo sorvolo di Titano avverrà il 6 maggio (T–119, 971 km di quota).

Nel sistema solare esterno

La sonda americana New Horizons, dopo aver sorvolato il sistema di Plutone lo scorso 14 luglio, è ora in viaggio il prossimo obiettivo della missione, l’oggetto della fascia di Kuiper denominato 2014 MU69. Nel frattempo la sonda sta continuando a trasmettere a Terra la grossa mole di dati accumulati durante la missione su Plutone, e continuerà a farlo per tutto il 2016.

Infine, le sonde americane Voyager 1 e 2, lanciate nel 1977, dopo aver sorvolato Giove, Saturno e, nel caso di Voyager 2 anche Urano e Nettuno, sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 ha ormai lasciato l’eliosfera e si trova attualmente a circa 134 UA dalla Terra (18 ore e 36 minuti-luce). Voyager 2 è invece a circa 111 UA dalla Terra (15 ore e 22 minuti-luce), ed ha recentemente festeggiato il 30-esimo anniversario dal sorvolo di Urano.

Sommario missioni

Missioni in fase di preparazione per il lancio: 2

Missioni operative nella fase principale o estesa: 26

Missioni in viaggio verso il prossimo obiettivo: 4

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