EM-1, è iniziata la realizzazione del vettore SLS
Il prime contractor Boeing ha completato la prima porzione del core stage del nuovo vettore NASA, che debutterà nel 2018 con la capsula Orion senza equipaggio nella Exploration Mission 1 circumlunare.
Questa settimana, presso il NASA MAF di New Orleans, è stata completata la saldatura della “engine section”, la parte inferiore del primo stadio che ospiterà i quattro propulsori RS-25D.
È questa la prima grande porzione dell’hardware di volo ad essere realizzata tramite il VAC (Vertical Assembly Center), la grande macchina saldatrice alta più di 50 metri appositamente realizzata per l’SLS.
I pannelli che sono stati saldati insieme sono stati prodotti in California dalla AMRO Fabricating Corp. di South El Monte.
Il core stage, di 8,4 m di diametro ed alto 64 m, è direttamente derivato dall’External Tank dello space shuttle e sarà composto dalla sopracitata engine section, dai serbatoi dell’idrogeno (LH2) e dell’ossigeno (LOX) liquidi, dall’intertank e dal forward skirt che ospita i sistemi di controllo.
Il peso a vuoto sarà di 85 t mentre al momento del lancio sarà di 980 t.
Insieme alla engine section che effettivamente volerà, sono state completate anche altre due versioni identiche, la “confidence article” che è servita a testare e perfezionare le fasi di saldatura e la versione di qualificazione, destinata ai test strutturali presso il MSFC di Huntsville in Alabama, dove una apposita struttura è in corso di completamento.
Sempre al MSFC è in corso di costruzione un simulacro in scala reale del core stage che servirà a simulare le operazioni a terra, trasporto, assemblaggio ed integrazione con il resto del vettore presso altri centri NASA.
Nei mesi scorsi erano state completate le versioni “confidence” del serbatoio del LOX, dell’LH2 e dell’adattatore tronco conico LVSA (launch vehicle stage adapter) che unirà il core stage con lo stadio superiore.
Da contratto Boeing dovrà consegnare tutte le versioni di tutti i componenti del core stage entro la prossima estate.
Fonte: NASA
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