Il propulsore Rutherford riceve la qualifica per il volo
Il propulsore Rutherford della Rocket Lab Corp. ha ottenuto la qualifica per il volo. È stata la stessa azienda di Los Angeles ad annunciarlo lo scorso 23 Marzo, dopo il completamento di un rigoroso programma di test.
Il motore Rutherford, che produce una spinta di quasi 22,2 kN è stato ideato dagli ingegneri dell’azienda californiana appositamente per il proprio lanciatore Electron. Esso è stato sottoposto a test intensivi per oltre due anni ed ha ricevuto la qualifica per il volo dopo oltre duecento accensioni, quindi verrà impiegato per i suoi primi servizi durante il programma di test del razzo Electron, che si svolgerà nel corso della seconda metà di quest’anno.
La qualifica del suo propulsore non rappresenta solamente un successo della Rocket Lab, ma anche la conferma dell’efficienza della stampa 3D, infatti il Rutherford è il primo motore a LOX/RP-1 ad utilizzare questa tecnologia per la produzione di tutti i componenti primari della camera di combustione e del sistema di alimentazione del propellente. Un’altra sua peculiarità risiede nel suo innovativo ciclo propulsivo che utilizza motori brushless a corrente continua e batterie ad elevata performance a polimeri di litio per l’azionamento delle turbopompe.
L’Electron si avvarrà dei servizi di due varianti del motore Rutherford, una per il vuoto e l’altra per il livello
del mare. La variante per il vuoto, si differenzia solamente per la forma dell’ugello.
Provenendo il fondatore e CEO della Rocket Lab Peter Beck dalla Nuova Zelanda, a questo innovativo propulsore è stato dato il nome di Ernest Rutherford, chimico e fisico neozelandese.
Sono in corso i preparativi per la produzione in serie del Rutherford: “Stiamo assemblando il veicolo e ci stiamo muovendo per produrre in quantità tali da soddisfare sia i nostri voli di test che quelli commerciali.” Ha dichiarato il CEO dell’azienda di Los Angeles.
Il vettore Electron sarà equipaggiato con nove propulsori Rutherford nel suo primo stadio e con la variante per il vuoto dello stesso motore, nel suo secondo.
Il lanciatore sarà in grado di inviare un payload di 150 kg in un’orbita eliosincrona a 500 km di quota.
Fonte: Rocket Lab.
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