Per sostenere i propri programmi spaziali, quest’anno l’Agenzia Spaziale Europea riceverà 5,25 miliardi di euro, ben 817 milioni in più rispetto al 2015 con un incremento netto del 18,44%.
L’Unione Europea rimane il maggior contribuente con 1,324 miliardi di euro, pari al 25,2%.
I 22 stati membri di ESA, in relazione al proprio PIL, partecipano al finanziamento dei programmi “obbligatori” quali: Studio e ricerca, investimenti tecnici, sistemi informativi e studio dei programmi futuri.
Ci sono poi i programmi “opzionali”, cui ogni paese può decidere o no di finanziare, quali: Human spaceflight, osservazione della Terra, telecomunicazioni, navigazione satellitare, lanciatori e microgravità.
Germania — 872,6 milioni, 23,3%
Francia — 844,5 milioni, 22,6%
Italia — 512 milioni, 13,7%
Gran Bretagna — 324,8 milioni, 8,7%
Belgio — 188,9 milioni, 5%
Altri 7 paesi europei ed il Canada hanno accordi di collaborazione con ESA per circa 200 milioni di euro.
L’aumento del budget è principalmente dovuto all’avvio dello sviluppo dei nuovi lanciatori Ariane 6 ed il Vega-C, di cui l’Italia è il maggior finanziatore, questo settore riceverà ben 443,5 milioni di euro in più rispetto al 2015.
Osservazione della Terra – 1,603 miliardi, 30,5%
Lanciatori – 1,051 miliardi, 20%
Navigazione satellitare – 609,5 milioni, 11,6%
Programmi scientifici – 507, 9 milioni, 9,7%
Human Spaceflight – 365,1 milioni, 7%
Fonte e foto credit ESA