Lo scorso 5 Dicembre, alle ore 14:09 GMT, il lanciatore Sojuz 2-1v è partito dal cosmodromo di Plesetsk, in Russia, trasportando due satelliti militari , tra cui il Kanopus-ST1. Ma qualcosa è andato storto dopo il lancio: i satelliti non si sono infatti separati correttamente dall’ultimo stadio del razzo vettore, denominato Volga, rendendo quindi impossibile la loro messa in orbita. I satelliti si sarebbero dovuti posizionare in un’orbita circolare eliosincrona a circa 700 Km dalla Terra, ed invece il tutto si è concluso con un rientro nell’atmosfera terrestre che ha portato alla disintegrazione degli stessi.
Il Kanopus-ST1 è un satellite militare che viene utilizzato per monitorare l’attività marittima ed il movimento di sottomarini. È inoltre dotato del radiometro a microonde BIK-GYa-1 avente una risoluzione spaziale di 12-160 Km, oltre alla telecamera multispettro KMVD-E con una risoluzione spaziale di 30-50 m.
Dopo un primo successo nel Dicembre 2013, si trattava del secondo lancio di un vettore Sojuz 2-1v. Si ritiene che il motivo del fallimento sia da attribuirsi al mancato sgancio di uno dei quattro lock che tenevano il payload legato al Volga. Inoltre i centri di controllo non sono riusciti a contattare il veicolo e fornire di nuovo il comando di separazione.
Questo era il primo lancio con il motore NK-33 dopo l’incidente dell’Antares di Orbital ATK nell’Ottobre 2014. Dopo le indagini svolte, le cause di quell’incidente furono attribuite al malfunzionamento dei motori AJ26, una versione “americanizzata” dell’NK-33.
Fonte: TASS