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L’NRO rilascia centinaia di documenti declassificati del programma MOL

Il National Reconnaissance Office, l’ufficio del Dipartimento della Difesa USA incaricato della gestione dei satelliti spia e dei dati raccolti da questi, ha declassificato nei giorni scorsi una ricca serie di documenti relativi al Manned Orbital Laboratory degli anni ’60.
Il MOL faceva parte del programma spaziale umano dell’Aviazione USA di quegli anni e, sviluppato a partire da altri programmi pensati in precedenza per stazioni spaziali da USAF e NASA, aveva l’obiettivo di porre in orbita una stazione abitata per missioni di sorveglianza e acquisizione di materiale fotografico dall’orbita.mol_cutaway_big
L’ultima versione della stazione MOL doveva essere un avamposto per la permanenza in orbita di una sola missione con equipaggio, il quale volava su una capsula Gemini-B, derivata dalle capsule Gemini che già avevano volato.
Il programma fu annunciato pubblicamente nel dicembre del 1963 con una destinazione militare generica, mentre solo in un secondo momento, agli astronauti selezionati per le missioni, fu comunicato l’obiettivo di spionaggio e osservazione dei Paesi nemici di allora.
La compagnia che ricevette l’incarico per la costruzione del laboratorio fu la Douglas Aircraft Company.

Nel frattempo nel ’65 venne anche selezionato un primo gruppo di 8 astronauti destinati alle missioni MOL, seguito da un secondo gruppo, l’anno successivo, di ulteriori 5 astronauti e infine di altri 4 nel ’67. Il corpo astronauti dell’USAF doveva coprire le esigenze del programma MOL con una missione prevista ogni anno circa, dalla durata di 40 giorni di permanenza in orbita per l’equipaggio, con compiti, come detto, di sorveglianza ottica, radar e video-fotografica.

Il mockup della capsula Gemini-B


La fine del programma arrivò però nel dicembre del 1969 quando la guerra in Vietnam era all’apice, drenando quantitativi sempre più ingenti di finanziamenti e con il costo del programma MOL che nel frattempo era passato da 1,5 a 3 miliardi di dollari di allora. Nel frattempo inoltre era stato dimostrato che le capacità osservative degli imminenti satelliti automatici raggiungevano e superavano quelle che si sarebbero ottenute attraverso l’osservazione effettuata direttamente dagli astronauti a bordo del MOL.
Con la CIA che non supportò mai il programma, temendo che in caso di incidente grave con perdita di astronauti, il programma sarebbe stato bloccato mettendo a rischio la capacità di spionaggio del Paese, il Presidente Richard Nixon il 10 Giugno 1969 firmò la definitiva cancellazione del programma.

Il lancio della missione OPS 0855


Alla sua conclusione era stata lanciata una sola missione del MOL, il volo test OPS 0855 che, partito da Cape Canaveral il 3 Novembre 1966 con un Titan IIIC-9, consistette in un mockup del laboratorio MOL ricavato da un serbatoio di Titan II e dalla capsula Gemini 2, che già aveva volato nello spazio, ricondizionata e parzialmente modificata per simulare una Gemini-B.
Il mockup del laboratorio fu posto in un’orbita stabile e da questo vennero sganciati 3 piccoli satelliti, mentre la capsula, modificata con un foro sullo scudo termico inferiore per permettere i futuri agganci con il laboratorio, testò il rientro e la tenuta del portello.
La missione ebbe successo e dopo 33 minuti di volo sub orbitale la capsula rientrò vicino all’isola di Ascension.

Alla chiusura del programma, per gli astronauti selezionati dall’USAF che non avessero ancora compiuto i 35 anni venne offerto dalla NASA di entrare nel programma civile del Paese e tutti e 7 gli astronauti del programma MOL che rientravano in questo requisito accettarono e successivamente volarono con il futuro Space Shuttle.

Nelle scorse settimane l’NRO ha rilasciato una corposa serie di documenti relativi al programma MOL, comprensivi di materiale fotografico e video.
Qui un video con immagini inedite del programma:

Alcune delle foto rilasciate:

Per chi volesse approfondire si consiglia la lettura del libro scaricabile gratuitamente “The DORIAN Files Revealed: A Compendium of the NRO’s Manned Orbiting Laboratory Documents” che illustra la storia del programma MOL.

Fonte: NRO

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