Moon Express Inc. ha fatto un altro decisivo passo per diventare la prima compagnia privata a far atterrare un mezzo spaziale sulla Luna. La società infatti ha annunciato di aver siglato il 30 settembre un contratto con Rocket Lab per il lancio di 3 mezzi robotici da lei prodotti e da far atterrare sulla Luna a partire dal 2017. Moon Express è la prima azienda nella storia a siglare un contratto del genere.
“Il nostro obiettivo è tracciare un sentiero verso la Luna per svelare i suoi misteri e le sue risorse ma anche per poter migliorare la vita sulla Terra,” ha detto Bob Richards il co-fondatore e CEO di Moon Express durante l’annuncio allo Space Technology & Investment Forum tenutosi a San Francisco. “Siamo eccitati per aver firmato questo contratto con Rocket Lab e per lavorare con loro alla realizzazione del nostro sogno di fornire missioni a basso costo verso la Luna sia a scopi scientifici che commerciali.”
L’altro co-fondatore e presidente Naveen Jain ha aggiunto: “Moon Express sta progettando tecnologie dirompenti che cambieranno per sempre il costo dell’accesso allo spazio, inclusi gli asteroidi e anche le lune di Marte. In questo momento stiamo approfittando di tecnologie estreme come la stampa 3D e sensori economici per far decrescere il capitale necessario per accedere alla Luna. Unire questi avanzamenti tecnologici alla notizia odierna del contratto di lancio con Rocket Lab è un enorme passo avanti per noi nell’aprire mercati completamente nuovi per l’esplorazione spaziale.”
Nell’ambito del contratto per il servizio di lancio, Rocket Lab utilizzerà il suo sistema di lancio Electron per le 3 missioni del lander lunare MX-1 di Moon Express. La famiglia di mezzi spaziali MX è capace di raggiungere la superficie lunare dall’orbita terrestre con traiettorie dirette o a bassa energia. Gli innovativi veicoli spaziali robotici offrono molte possibilità di utilizzo tra cui il trasporto di carichi scientifici o commerciali verso la Luna a una frazione del costo degli approcci tradizionali.
Due lanci di veicoli MX sono in programma con Rocket Lab per il 2017, mentre il terzo deve essere ancora pianificato in una data successiva. Moon Express ha l’opzione per lanciare dal sito di lancio privato di Rocket Lab in Nuova Zelanda o da un sito americano.
“Rocket Lab è felice di iniziare a lavorare con Moon Express per lanciare i suoi mezzi spaziali e fornire il supporto necessario a questa ambiziosa missione. Moon Express utilizza una meccanica orbitale molto curata per riuscire a svolgere questa missione dall’orbita bassa terrestre,” ha detto Peter Beck, CEO di Rocket Lab. “Il nuovo contratto con Moon Express dimostra l’ampiezza della domanda del mercato per un vettore di lancio ad alta frequenza e a prezzi accessibili come l’Electron di Rocket Lab.”
Moon Express è un’azienda che ha fatto dell’esplorazione spaziale e in particolare della Luna il suo campo di lavoro privilegiato e in quest’ottica ha deciso di partecipare al Google Lunar X Prize (GLXP). Questo concorso mette in palio 30 milioni di dollari che andranno in premio alla prima sonda finanziata esclusivamente da privati che riuscirà a toccare la superficie selenica, a percorrere 500 metri e a trasmettere foto e video in alta risoluzione.
Il regolamento prevede degli obiettivi intermedi e uno di questi stabilisce che entro la fine dell’anno almeno uno dei partecipanti abbia siglato il contratto di lancio, pena la conclusione anticipata senza assegnazione del premio. Tra tutte le 16 squadre rimaste in lizza (delle 34 iniziali), è proprio Moon Express che con il contratto appena siglato permetterà anche a tutte le altre di continuare e di avere tempo fino a fine 2016 per la stipula del contratto di lancio. Attualmente il termine ultimo per giungere sulla Luna è fissato per la fine del 2017, con 5 anni di ritardo rispetto all’iniziale fine 2012.
Le 16 squadre rimaste in lizza per il premio rappresentano Asia, Europa, Nord America e Sud America e molte sono gruppi internazionali.
Squadra | Nazione | Capitano | Note |
AngelicvM | Cile | Mauricio Guerrero | In collaborazione con Omega Envoy |
Astrobotic | U.S.A. | Dr. William “Red” Whittaker | Trasporterà i rover Moonraker e Tetris di HAKUTO sul suo lander Griffin |
Euroluna | Internazionale | Palle Haastrup | |
HAKUTO | Giappone | Takeshi Hakamada | Formalmente White Label Space; farà volare i suoi rover Moonraker e Tetris sul lander Griffin di Astrobotic |
Independence-X | Malesia | Mohd Izmir Yamin | |
Moon Express | U.S.A. | Bob Richards | Ha acquisito le squadre Next Giant Leap e Rocket City Space Pioneers |
Omega Envoy | U.S.A. | Ruben Nunez | In collaborazione con AngelicvM |
Part-Time Scientists | Germania | Robert Böhme | |
Plan B | Canada | Alex Dobrianski | |
SpaceMETA | Brasile | Sergio Cabral Cavalcanti | |
STELLAR | Internazionale | Stjepan Bedic | |
Synergy Moon | Internazionale | Nebojša Stanojević | |
Team Indus | India | Rahul Narayan | |
Team Italia | Italia | Amalia Finzi | |
Team Puli | Ungheria | Dr. Tibor Pacher | |
Team SpaceIL | Israele | Eran Privman | La squadra Odyssey Moon si è fusa in questa |
Moon Express è anche fra le più quotate (insieme ad Astrobotics) per la vittoria del premio secondo gli esperti del settore che però esprimono ancora parecchi dubbi, il maggiore dei quali riguarda il reperimento dei fondi necessari al finanziamento del lancio della missione vista anche la grave crisi economica che si è manifestata proprio appena un anno dopo l’annuncio della gara.
Per rendere meno ostica la competizione il GLXP ha indetto una serie di premi intermedi denominati Terrestrial Milestone Awards da assegnare qualora si riescano a eseguire dei collaudi terrestri delle tecnologie necessarie alla riuscita della missione e in particolare necessarie alla ripresa, atterraggio e mobilità. In realtà non sono stati fissati dei criteri standardizzati e uguali per tutti ma ogni squadra ha potuto fissare i propri obiettivi indipendentemente dagli altri divenendo in questo modo non vera sotto-competizione fra i partecipanti ma quasi una gara con se stessi.
Anche in questo caso Moon Express si è in qualche modo distinta riuscendo ad aggiudicarsi 1 milione e 250 mila dollari per aver testato con successo tecnologie relative a landing e acquisizione immagini ma non è stata l’unica e nemmeno la più premiata:
- Astrobotic – 1,75 milioni – Landing, mobilità, acquisizione immagini
- Moon Express – 1,25 millioni – Landing, acquisizione immagini
- Team Indus – 1 millione – Landing
- Part-Time Scientists – 750.000 – Mobilità, acquisizione immagini
- HAKUTO – 250.000 – Mobilità
Queste sono le 18 squadre che non rientrano più nell’elenco dei partecipanti:
Squadra | Nazione | Note |
ARCA | Romania | |
Advaeros | Malesia | |
Barcelona Moon Team | Spagna | |
C-Base Open Moon | Germania | |
FREDNET | U.S.A. | |
JURBAN | U.S.A. | |
LunaTrex | U.S.A. | Entrata nella gara ma mai ufficialmente registrata |
Micro-Space | U.S.A. | |
Mystical Moon | U.S.A. | |
Next Giant Leap | U.S.A. | Acquisita da Moon Express |
Odyssey Moon | Gran Bretagna | Fusa con Team SpaceIL |
Penn State Lunar Lion | U.S.A. | |
Quantum3 | U.S.A. | |
Rocket City Space Pioneers | U.S.A. | Acquisita da Moon Express |
SCSG | U.S.A. | |
SELENE | Cina | |
Selenokhod | Russia | |
Team Phoenicia | U.S.A. |
Fonte: Moon Express, Google