Il Falcon 9 di SpaceX tornerà in volo a metà dicembre per Orbcomm
Dopo mesi di indiscrezioni, ipotesi, speculazioni e continui rinvii, SpaceX ha annunciato che ritornerà a volare a metà dicembre. Diversamente da quanto annunciato in un primo tempo però, il lancio inaugurale del nuovo Falcon 9 Upgrade dell’azienda di Elon Musk porterà in orbita bassa 11 mini satelliti di Orbcomm e non il satellite geostazionario SES-9 dell’omonimo provider.
La scelta, secondo quanto reso noto dall’azienda, è puramente tecnica: «La missione Orbcomm-2 – ha spiegato SpaceX in un comunicato – non richiede la riaccensione del secondo stadio dopo l’inserimento orbitate. Pertanto sarà possibile condurre una serie di test proprio sul secondo stadio, ottimizzando la fase si riaccensione in vista delle missioni verso l’orbita di trasferimento geostazionaria».
SES non si è detta preoccupata dell’ennesimo rinvio, anche se finora la mancata messa in orbita di alcuni satelliti ha inciso non poco sui bilanci dell’azienda. «Non è stato un problema cedere il nostro slot di lancio», ha detto il portavoce dell’azienda Markus Paye. «Se il provider di lancio ti dice che è questo il modo con cui vuole lavorare, noi lo ascoltiamo. In ogni caso stiamo lavorando per mandare in orbita il satellite alla fine di dicembre», ha aggiunto.
Il Falcon 9 di SpaceX è a terra dal 28 giugno scorso, quando è esploso due minuti dopo il lancio. Dopo un’estate contraddistinta dalle indagini sulle cause dell’incidente, SpaceX ha annunciato di aver accelerato lo sviluppo del Falcon 9 Upgrade (conosciuto anche come v 1.2), che garantirà prestazioni superiori del 30% rispetto alla versione precedente.
Il Falcon 9 v 1.1 sarà utilizzato una volta ancora per una missione NASA e poi andrà definitivamente in pensione. La nuova versione Upgrade, oltre a garantire maggiore spinta, sarà in grado di testare il meccanismo di atterraggio del primo stadio anche dopo una missione verso l’orbita geostazionaria, manovra impossibile per l’attuale v 1.1.
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