Dopo aver apportato delle modifiche al Falcon 9, Space X ha effettuato un primo test di accensione dei motori, che nella nuova versione del razzo potranno funzionare anche in configurazione di pieno regime. L’azienda aerospaziale americana ha infatti rilasciato un video il 21 Settembre, in cui viene mostrata per alcuni secondi l’accensione del primo stadio del razzo. Il Falcon 9 modificato sarà utilizzato a metà Novembre per il lancio di un satellite per la rete di comunicazione satellitare europea.
L‘ultima versione del Falcon 9 prevede una nuova configurazione dei motori per delle performance più elevate, oltre all’utilizzo di combustibile condensato ed alcune modifiche strutturali .
“Speriamo di poter lanciare il nuovo Falcon 9 il prima possibile – tra circa sei-otto settimane – e se tutto va bene, potremo anche farlo tornare indietro, ma per ora ci accontentiamo che arrivi in orbita. Siamo comunque certi che tornerà integro sulla Terra, e questo rappresenterà un importante passo avanti per l’esplorazione spaziale” ha affermato Elon Musk, fondatore ed amministratore delegato di SpaceX.
Una delle maggiori innovazioni del Falcon 9 riguarda infatti la riusabilità del primo stadio, in quanto fino ad oggi tutti i razzi possono essere utilizzati soltanto una volta, disintegrandosi al termine della missione. Il Falcon 9 invece, dopo il distacco, discende in caduta libera, accendendo nuovamente i motori ed atterrando in posizione verticale, estendendo poi quattro zampe retrattili su di una piattaforma galleggiante appositamente predisposta nell’Oceano Atlantico.
SpaceX spera di poter dimostrare la riusabilità del primo stadio del Falcon 9, obiettivo che riuscirebbe a tagliare drasticamente i costi dei lanci spaziali, come affermato dallo stesso Musk. Finora i due tentativi effettuati il 10 Gennaio ed il 14 Aprile 2015 non sono andati a buon fine, in quanto il razzo non è riuscito ad atterrare e a rimanere in posizione verticale sulla piattaforma.
SpaceX stava già lavorando ad una nuova versione del Falcon 9 dal 2014, includendo una diversa configurazione dei motori per una spinta maggiore, l’utilizzo di cherosene come propellente, ed altre modifiche volte a migliorare le performance del booster. I nove motori 1-D Merlin del primo stadio forniscono inoltre maggiore potenza, dando una spinta di circa 6672 kN al livello del mare, in quanto ciascun motore fornirà una spinta di circa 740 kN. Inoltre un motore Merlin ad uno stadio più elevato riesce ad avere una spinta di circa 930 kN nel vuoto.
Bisogna considerare quindi il notevole incremento della spinta fornita al primo stadio, che nella versione precedente del Falcon 9 era di circa 5000 kN.
Anche l’intermezzo che collega il primo ed il secondo stadio ha subito dei cambiamenti, per ospitare il nuovo ugello del Merlin ed aggiungere un ulteriore strato di separazione tra i due stadi. Questo porta quindi ad avere una modifica nella lunghezza del Falcon 9 di circa 1.5 m, oltre ad incrementare le performance del razzo del 30% circa, come affermano le fonti ufficiali. Le modifiche effettuate permetteranno al Falcon 9 di trasportare satelliti più pesanti in orbita geostazionaria, avendo ancora a disposizione del carburante necessario per il viaggio di ritorno sulla Terra.
Gli ingegneri sono al lavoro per ultimare le ispezioni dell’ultimo stadio del Falcon 9, soprattutto nel supporto esterno, per garantire che non si verifichi più quanto accaduto l’ultima volta, in cui a causa dell’esplosione del razzo andarono distrutti anche i rifornimenti per la Stazione Spaziale Internazionale. La causa dell’incidente dello scorso 28 Giugno fu la rottura del supporto di un serbatoio di elio pressurizzato, liberando il gas ad alta pressione nel serbatoio di ossigeno liquido del secondo stadio.
Il supporto strutturale è stato fornito a SpaceX da un fornitore esterno, ma le fonti ufficiali dell’azienda aerospaziale americana hanno affermato di voler analizzare meglio tali strutture per evitare che possano verificarsi altri incidenti in futuro.
Dopo il lancio di SES-9 a metà Novembre sarà la volta del satellite Jason 3, il cui lancio è previsto per Dicembre dalla base aeronautica di Vandenberg, in California. Si tratterà dell’ultimo lancio della versione precedente del Facon 9 v.1.1, in cui ancora non erano stati utilizzati i motori del primo stadio a pieno regime. Tale lancio, previsto inizialmente per Agosto, è stato poi posticipato da Thales Alenia Space (azienda produttrice del satellite) dopo l’incidente del 28 Giugno. La NASA, comunque, non ha ancora rilasciato la data ufficiale.
Altri lanci da parte di SpaceX sono poi previsti nei prossimi mesi, sia per rifornire la Stazione Spaziale Internazionale (3 Gennaio) , che per il posizionamento di satelliti Orbcomm di seconda generazione in orbita terrestre bassa.
Fonti: SpaceX
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