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ThalesAlenia Space entra nel progetto Orion, la capsula con cui la NASA vuole andare su Marte

Il gruppo franco-italiano ThalesAlenia Space (TAS) progetterà e produrrà i sistemi termomeccanici destinati all’European Service Module (ESM) della capsula Orion, il nuovo veicolo della NASA per l’esplorazione dello spazio con equipaggio umano. Lo rende noto l’azienda con un comunicato.

Il progetto ESM è figlio di una partnership tra l’ESA e la NASA. Il modulo di servizio della Orion sarà basato sull’ATV (Automated Transfer Vehicle), il veicolo europeo utilizzato fino al 2014 per il rifornimento dello Stazione Spaziale Internazionale, e sarà sviluppato da Airbus Defence and Space (ADS), prime contractor del progetto europeo. TAS, in particolare, fornirà all’ESM la struttura, lo scudo di protezione dai micro-meteoriti, il controllo termico e il sistema di stivaggio e distribuzione di acqua e gas. Il contratto siglato da TAS con ADS vale 90 milioni di euro.

Di fatto l’ESM sarà uno degli elementi cardine del sistema di sopravvivenza della capsula statunitense, sviluppata nella sua interezza da Lockheed Martin, poiché garantirà alcuni sistemi essenziali come la propulsione, l’alimentazione e il controllo termico.

Per l’Amministratore Delegato di ThalesAlenia Space Italia, Donato Amoroso, «la firma di questo contratto è un passo significativo per l’azienda e, ancora una volta, segna il meritato riconoscimento della competenza e dell’affidabilità conseguite dalla nostra società nel campo del volo spaziale. Con questa nuova impresa, Thales Alenia Space è orgogliosa di contribuire a espandere la presenza del genere umano oltre l’orbita bassa terrestre e a partecipare all’avventura dell’esplorazione dello spazio profondo».

La NASA userà la capsula Orion per missioni umane oltre l’orbita bassa terrestre verso la Luna, gli asteroidi e, con molta probabilità, Marte. La prima missione di Orion, Exploration Mission 1 (EM1), sarà senza equipaggio ed è programmata per il 2018, quando la capsula effettuerà la circumnavigazione della Luna e ritornerà sulla Terra. Lo scopo di EM1 sarà testare le prestazioni della navicella spaziale prima del suo utilizzo con esseri umani a bordo e di qualificare il nuovo sistema di lancio della NASA, il razzo attualmente in sviluppo Space Launch System (SLS).

La missione successiva, Exploration Mission 2, con astronauti a bordo, inizialmente prevista nel 2021, è stata posticipata proprio nei giorni scorsi dalla NASA «entro l’aprile del 2023».

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