La nuova rete satellitare a banda larga Global Xpress è sempre più realtà, dopo la spedizione in orbita del satellite F3 lo scorso 4 Settembre. Il lancio è avvenuto alle ore 11:44 GMT dal cosmodromo di Bajkonur, in Kazakistan, con l’ausilio del vettore spaziale russo Proton.
Questo nuovo lancio del Proton è avvenuto dopo l’ultimo incidente in Maggio 2015 del vettore russo, in cui era fallita la partenza di un velivolo spaziale per conto del governo messicano.
La International Launch Services (ILS), azienda americana che si occupa della gestione dei lanci commerciali del Proton, ha dichiarato la missione terminata con successo dopo che il payload si è staccato dall’ultimo stadio del lanciatore.
Per questa missione si aveva l’obiettivo di piazzare il satellite F3 di Inmarsat in orbita geostazionaria. Infatti il satellite viaggerà nelle prossime settimane ad un’orbita di 22,300 miglia per poi posizionarsi sull’Oceano Pacifico, unendosi ad altri due satelliti, lanciati rispettivamente nel 2013 e nel Febbraio 2015. I primi due satelliti di Inmarsat coprono un’area che comprende Europa, Africa centro orientale, Oceano Atlantico e le due Americhe, mentre l’ultimo lanciato coprirà i territori di Asia, Oceano Pacifico ed Australia.
“E’ sempre entusiasmante poter aiutare i nostri clienti nello sviluppo dei propri servizi. Come fornitori dei lanciatori per i primi tre satelliti della rete Global Xpress, siamo soddisfatti di aver fornito il supporto necessario per l’innovativa tecnologia di Inmarsat”, ha dichiarato Phil Slack, presidente dell’ILS.
“Abbiamo lavorato fin dal 2010 per la realizzazione della rete Global Xpress”, ha affermato Rupert Pearce, CEO dell’azienda britannica. “Sono contento per avere tre nuovi satelliti in orbita, avendo così la possibilità di avviare questo servizio entro la fine del 2015”.
Ciascun satellite della rete Global Xpress possiede 89 beam (fissi o regolabili). I primi satelliti dell’azienda funzionavano in banda L, ma per questa nuova generazione di dispositivi si è preferita la banda Ka, offrendo un servizio in donwload ed upload di 50 Mbps e 5 Mbps, rispettivamente.
“Global Xpress permetterà di avere una connessione perfino più veloce della rete di quarta generazione’’, ha dichiarato Slack. “In questo modo fornirà nuove opportunità per migliorare l’utilizzo della connessione, soddisfacendo così le varie esigenze di tutti gli utenti anche nelle zone meno accessibili e più remote del pianeta”.
Secondo Inmarsat, tra i maggiori utilizzatori della nuova tecnologia ci saranno le compagnie aeree, che ne faranno uso sia per la sicurezza che per l’intrattenimento dei passeggeri. Si avranno altri possibili clienti nel campo dell’industria marittima, aziende di comunicazione ed applicazioni militari.
Inmarsat ha inoltre ordinato la produzione da parte di Boeing di un quarto satellite, che sarà mandato nello spazio con il rocket Falcon Heavy della SpaceX. Il lancio è previsto per l’inizio del 2016. Il quarto satellite sarà utilizzato come backup per far fronte ad eventuali guasti dei tre che sono già in orbita. Pierce ha poi affermato che Inmarsat sta pensando ad un suo possibile utilizzo come ulteriore sostegno per la rete stessa.
Il lancio di questi tre satelliti di Inmarsat è andato a buon fine, nonostante la ILS abbia avuto dei problemi negli ultimi tempi. E’ quindi diventato più difficile per le aziende mandare i propri satelliti in orbita proprio a causa di vari problemi durante il lancio, che hanno portato al fallimento di alcune spedizioni da parte di ILS e SpaceX. Arianespace, prima azienda spaziale nel trasporto spaziale commerciale, ha purtroppo dichiarato di poter fornire i propri lanciatori a partire dal 2017.
Il Proton sarà utilizzato per il lancio di un satellite russo Express AM8 il prossimo 14 Settembre e di un satellite turco agli inizi di Ottobre, sperando di non avere più guasti in futuro.
Fonti: ILS
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