COSMO-SkyMed, firmato accordo ASI–NASA
Un accordo di grande rilievo per l’elaborazione e l’analisi dei dati di Osservazione della Terra è stato firmato il 9 settembre dall’Agenzia Spaziale Italiana e dalla NASA. L’ente spaziale americano potrà utilizzare i dati del programma italiano COSMO-SkyMed, la più sofisticata costellazione satellitare radar per l’osservazione della Terra.
COSMO-SkyMed è in grado di osservare la superfice anche di notte e in condizioni di nuvolosità ed è particolarmente utile per il monitoraggio e la mitigazione dei disastri ambientali, per lo studio dei lenti movimenti della crosta terrestre nonché nelle applicazioni per la sicurezza.
L’intesa è stata sottoscritta a Washington, presso la sede dell’Ambasciata italiana, dal presidente dell’ASI Roberto Battiston e dall’amministratore della NASA Charles Bolden.
La NASA, in base al documento, potrà ricevere i dati della missione COSMO-SkyMed per progetti di ricerca che verranno definiti secondo ulteriori accordi tra le parti. Da parte sua la NASA si impegna a permettere all’ASI l’utilizzo dell’Alaska Satellite Facility (ASF) per ricevere dati satellitari. L’intesa contempla anche attività di alta formazione rivolte ai migliori ricercatori italiani, che ogni anno potranno avere l’opportunità di usufruire di borse post dottorato della NASA nel settore dell’osservazione della Terra. Le attività di ricerca potranno essere svolte presso laboratori e centri di ricerca associati alla NASA.
“Questo accordo rappresenta un grande risultato, non solo per l’eccellenza scientifica dei nostri partner americani rappresentati dalla NASA, ente con cui abbiamo una collaborazione di lunghissima data – ha detto il presidente dell’ASI Roberto Battiston – ma anche perché la cooperazione con un grande Paese come gli Stati Uniti rende possibile un migliore sfruttamento degli investimenti effettuati dall’Italia nel settore dell’osservazione della Terra, aprendo la strada anche alle applicazioni commerciali”.
“Grazie a questo accordo – prosegue il numero uno dell’ASI – i nostri migliori ricercatori potranno svolgere i loro studi nei centri statunitensi associati alla NASA e avremo accesso ai sistemi radar posti in Alaska, una posizione strategica per la ricezione della grande quantità di dati prodotti dalla costellazione nazionale”.
“COSMO-SkyMed è una punta di diamante del sistema spaziale italiano, e l’utilizzo dei suoi dati rappresenta il contributo dell’Italia alla prevenzione e gestione delle emergenze nonché allo studio del climate change.” ha concluso Battiston.
“La NASA e l’ASI – ha dichiarato l’amministratore generale della NASA, Charles F. Bolden Jr. – hanno alle spalle una cooperazione di lunga data nello spazio e nelle scienze della terra, e siamo entusiasti di continuare questa tradizione nell’ambito del nuovo accordo firmato oggi”.
Viva soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo è stata espressa dall’ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti Claudio Bisogniero, che ha presenziato alla firma. “Si tratta di un ulteriore importante tassello in un contesto di oltre cinquant’anni di collaborazione tra Italia e Stati Uniti nello spazio, che continua ad espandersi con grande intensità e reciproco interesse – ha dichiarato l’ambasciatore – “COSMO-SkyMed dischiude le porte per un ulteriore approfondimento di questa straordinaria cooperazione”.
L’accordo tra ASI e NASA è stato firmato a margine del workshop “The Italian COSMO-SkyMed Satellites: an opportunity to better observe our Planet”. Della delegazione italiana facevano parte, oltre al generale dell’Aeronautica, astronauta ESA e Space Attaché presso l’Ambasciata Roberto Vittori, Gabriella Arrigo, responsabile per le Relazioni Internazionali dell’ ASI, Luigi Pasquali, AD di Telespazio, Marcello Maranesi AD di e-Geos, Roberto Ibba, Presidente di e-Geos, Laura Candela, responsabile dell’Osservazione della Terra di ASI ed Enrico Flamini, Chief Scientist dell’ASI.
Nel corso del workshop sono state analizzate le prospettive e le potenzialità di COSMO-SkyMed Seconda Generazione, un’evoluzione che garantirà un salto generazionale in termini di tecnologia, prestazioni e vita operativa del sistema rafforzando la leadership dell’ Italia nel settore dell’Osservazione SAR della Terra.
Fonte: ASI
Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.