A Spinoff a Day – La tecnologia di raffreddamento a liquido delle tute EMU incrementa l’efficienza degli esercizi fisici
Le tute EMU (Extravehicular Mobility Unit) sono un conglomerato di tecnologia che fornisce un microclima vivibile agli astronauti impegnati a lavorare nell’ambiente ostile dello spazio; fra le altre cose possono controllare il calore e l’umidità generati dal corpo umano all’interno del loro ambiente ermetico.
Per progettare le tute utilizzate per camminare sul suolo lunare NASA prese in prestito un concetto sviluppato inizialmente dalla British Royal Air Force con lo scopo di abbassare la temperatura corporea dei piloti in ambienti eccessivamente caldi. Il sistema usato per il raffreddamento consisteva in una pompa a batteria che metteva in circolo acqua fredda attraverso una serie di tubi posti sull’indumento e che, premuti sulla pelle, assorbivano il calore corporeo. Gli ingegneri dell’Ames Research Center di NASA, a metà degli anni ’60, studiarono ulteriori metodi di raffreddamento, alcuni di questi furono poi applicati a vari settori: industriale, militare e medico. Una delle applicazioni fu ripresa da William Elkins e Peter Wasowski per creare fasce ergonomiche che aiutino gli atleti a guarire dalle ferite (il metodo RICE ci insegna che il ghiaccio e la compressione della parte lesa sono due aspetti fondamentali per la guarigione).
Sebbene il dr. Elkins si fosse limitato a questo, Wasowski sviluppò il progetto, combinando il concetto delle fasce ai benefici degli esercizi anaerobici, che aiutano a rafforzare i muscoli, bruciare i grassi, incrementare la crescita degli ormoni e sviluppare la resistenza. Tale tipo di preparazione, però, è particolarmente ostica per chi non è già allenato o per gli anziani, perciò Wasowski pensò ad un metodo alternativo che superasse questi limiti. Negli anni ’90 scoprì la tecnica della compressione vascolare, la cui idea di base è l’aumento della compressione di braccia e gambe durante l’esercizio per accelerare l’attivazione dei muscoli a contrazione rapida e velocizzare la creazione di acido lattico, attivando un processo anaerobico. Incorporando la compressione vascolare con la tecnologia di raffreddamento a liquido derivata da NASA, Wasowski sviluppò quindi un metodo per aumentare l’efficienza degli esercizi e ridurre sudore e stanchezza post-allenamento.
Nel 2009 Wasowski fondò la Vasper Systems California, LCC a San Jose in California, un centro fitness che utilizza questa tecnologia con strumentazione all’avanguardia e personale specializzato. A dispetto della brevità degli allenamenti (ogni sessione dura 30 minuti, 10 dei quali di defaticamento), il programma può produrre risultati simili ad altri esercizi che impiegano più di un’ora per dare gli stessi risultati. Gli effetti della tecnologia di compressione e raffreddamento sono utili sia per atleti olimpici che per semplici cittadini, aiutando anche chi soffre di Parkinson, sclerosi multipla o pazienti in riabilitazione cardiaca. Ora è in fase di studio anche per chi ha subito stress traumatici, lesioni o commozioni cerebrali, perché i benefici degli esercizi anaerobici potrebbero ristabilire l’equilibrio chimico del cervello.
Per approfondire:
Sito di Vasper Systems, LCC [ENG]
Video dell’utilizzo del sistema Vasper [ENG]
Infografica sul funzionamento di una tuta EMU [ENG]
Presentazione completa powerpoint originale in inglese, traduzione italiana a cura di Veronica Remondini.
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