Padalka: è record!
Era già un veterano prima della sua ultima attuale missione, ed ora lo è ancor di più, visto che il cosmonauta russo Gennady Padalka, da oltre tre mesi di nuovo nello spazio per la sua quinta missione spaziale, ha superato il record di 803 giorni complessivi passati nello spazio, detenuto dal connazionale Sergey Krikalev.
803 giorni equivalgono ad oltre 12000 orbite della Terra che Padalka ha effettuato a bordo della stazione spaziale russa Mir e dell’International Space Station.
Prendendo spunto dall’articolo pubblicato da Spaceflightnow.com, raccogliamo un po’ di dati relativi alla carriera astronautica del cosmonauta recordman russo.
Padalka, che ha festeggiato il suo 57esimo compleanno lo scorso 21 Giugno, ha superato il record di Krikalev di 803 giorni, 9 ore e 39 minuti lo scorso Lunedì 29 Giugno. Egli è attualmente il Comandante dell’Expedition 44 dell’ISS e quando ritornerà sulla Terra, il prossimo Settembre, avrà totalizzato 878 giorni complessivi nello spazio anche se ha già dichiarato ai giornalisti che spera di superare il traguardo sei 1000 giorni con la sua prossima missione.
Gennady Padalka è stato selezionato come cosmonauta nel 1989 e nella sua prima missione che è durata dal 13 Agosto 1998 al 28 Febbraio 1999, è stato il Comandante della stazione spaziale Mir trascorrendo oltre 198 giorni nello spazio.
Di seguito gli è stato assegnato il comando dell’Expedition 9 sulla Stazione Spaziale Internazionale, assieme all’americano Mike Fincke. I due sono stati lanciati il 19
Aprile 2004 con la Sojuz TMA-4 assieme all’olandese Andrè Kuipers, facendo ritorno sulla Terra il 23 Ottobre 2004, dopo aver trascorso 187 giorni e 21 ore nello spazio.
Dopo poco meno di cinque anni Padalka è tornato nello spazio al comando del primo equipaggio di sei membri dell’ISS; l’Expedition 19/20, decollando il 26 Marzo 2009 a bordo della Sojuz TMA-14 assieme al compagno di missione Mike Barrat ed al turista spaziale Charles Simonyi. Barrat e Padalka hanno fatto ritorno sulla Terra l’11 Ottobre 2009 con la Sojuz TMA-14, assieme all’altro turista spaziale Guy Lalibertè e dopo aver trascorso 198 giorni, 16 ore e 42 minuti nello spazio.
Nel Gennaio del 2010 Padalka si vede assegnare un’altra missione sull’ISS, come Flight Engineer dell’Exp.31 e Comandante dell’Exp.32. La Sojuz TMA-04M con a bordo il Comandante Padalka, il Flight Engineer Sergei Revin e l’astronauta della NASA Joe Acaba è decollata il 15 Maggio 2012 e dopo 124 giorni, 23 ore e 52 minuti di missione, l’equipaggio di Padalka è atterrato nelle steppe Kazake il 12 Settembre 2012.
Al termine di questa sua quarta missione di lunga durata, Gennady Padalka aveva già accumulato 710 giorni trascorsi nello spazio, effettuando inoltre sette spacewalks e due IVAs (Intra Vehicular Activity) e totalizzando 33 ore e 6 minuti di attività extraveicolare.
Nel Settembre del 2013 è stato assegnato all’equipaggio dell’Expedition 43/44 assieme ai veterani Mark Kelly e Mikhail Kornienko, i quali trascorreranno un anno sull’ISS.
La Sojuz TMA-16M con a bordo l’equipaggio dell’Exp.43/44 è stata lanciata il 27 Marzo 2015 mentre è previsto per l’11 Settembre 2015 il suo rientro con a bordo il Comandante Padalka. Kornienko e Kelly torneranno sulla Terra con Sergei Volkov e la Sojuz TMA-18M, nel Marzo del 2016.
Krikalev, ora vice capo del Russian Central Research Institute of Machine Building, ha dichiarato ai media russi che si congratulerà con Padalka per questo suo importante risultato. L’ex cosmonauta è veterano di sei voli spaziali, inclusa una missione di 311 giorni sulla Mir nel 1991-1992, egli è stato inoltre il primo russo a volare sullo Space Shuttle nel 1994 ed ha fatto parte del primo equipaggio dell’International Space Station, l’Expedition 1, nel 2000.
Gennady Ivanovic Padalka è nato a Krasnodar (ex URSS) il 21 Giugno 1958, è Colonnello della Russian Air Force ed è sposato con Irina Anatol’evna Ponomareva dalla quale ha avuto tre figlie: Julija, Ekaterina e Sonja, è appassionato di teatro, paracadutismo sportivo e tuffi.
Fonti: Spaceflightnow.com; Spaceflight101.com, Wikipedia, NASA
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