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New Horizons chiama casa

I festeggiamenti all'APL della Johns Hopkins. Photo Credit: (NASA/Bill Ingalls)

Uno dei messaggi radio attesi con maggior trepidazione nella storia dell’esplorazione del sistema solare: si tratta del segnale ricevuto martedì 14 luglio dalla sonda New Horizons, che ha potuto confermare il  successo del flyby di Plutone.
Si è trattato di una trasmissione di circa 15 minuti, contentente indicazioni sullo stato del veicolo e diretta al Laboratorio di Fisica Applicata della Johns Hopkins University in Maryland, ove si trova il centro di controllo di questa missione. La sonda aveva istruzioni di focalizzarsi sulla raccolta dati durante il passaggio ravvicinato e di contattare la Terra solo dopo aver lasciato il sistema di Plutone, anche perchè per dirigere i suoi strumenti verso il piccolo planetoide aveva dovuto spostare l’antenna principale dalla direzione del nostro pianeta.
Ora gli scienziati  possono rilassarsi un poco mentre inizia il tedioso processo di download dei dati raccolti da New Horizons: tale è la loro quantità, e così ridotta la banda passante a disposizione per le trasmissioni, che ci vorranno circa 16 mesi per riceverli tutti.
Intanto il veicolo prosegue il suo viaggio addentrandosi sempre più nella Fascia di Kuiper, ove l’attende l’analisi di migliaia di corpi celesti antichissimi e preservati dal freddo dello spazio.

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