La Nasa e l’agenzia spaziale russa Roscosmos hanno annunciato che il lancio del cargo Progress M-28M, destinato a portare rifornimenti alla Stazione Spaziale internazionale, è stato effettuato con successo dalla base di Baikonur, in Kazakistan: la navicella è stata mandata in orbita dal lanciatore Soyuz-U e impiegherà due giorni per raggiungere la ISS.
Il lancio della Progress M-28M (Missione 60p) era originariamente previsto per il 6 agosto, ma prima l’incidente alla Progress M-27M del 28 Aprile e poi l’esplosione del Falcon 9 di Space X di pochi giorni fa, hanno costretto le agenzie spaziali russa e americana, Roscosmos e Nasa, a rivedere i piani ed anticipare la missione. Dopo tre falliti tentativi di lancio, un ennesimo fallimento avrebbe potenzialmente a rischio la permanenza degli astronauti a bordo della ISS: la Progress è una navetta da carico e trasporta cibo, acqua, carburante e tutti i materiali necessari per mantenere la Stazione Spaziale nelle migliori condizioni.
Il lancio si è svolto senza problemi: il razzo è decollato stamattina da Baikonur e, dopo la spinta iniziale, si è inclinato come procedura di 51,66 gradi verso l’Equatore. Al momento del lancio, la ISS stava sorvolando a circa 350 km di altezza il confine tra Egitto e Libia. La procedura di distacco dei tre stadi non ha registrato inconvenienti e, come previsto, la Progress è stata rilasciata in un’orbita di parcheggio a circa 295 km di quota. Da lì la navicella comincerà una serie di manovre che gli permetteranno di incontrare la ISS tra due giorni a 420 km d’altezza.
Rispetto al precedente lancio, che si concluse con il mancato aggancio della navetta alla ISS e il fallimento dell’intera missione, questa volta la Progress farà un percorso più lungo e più lento, ma ritenuto evidentemente più sicuro.