ILS affianca l’Angara 1.2 al Proton per i lanci commerciali
ILS (International Launch Services) ha annunciato che dal 2017 il nuovo vettore Angara 1.2 affiancherà il veterano Proton, oltre 400 lanci in 50 anni di servizio, nel mercato dei lanci spaziali commerciali.
La compagnia russo-statunitense nata nel 1995 come joint venture tra i colossi aerospaziali Lockheed, Martin Marietta, Khrunicev ed Energia, ma dal 2006 con la sola Khrunicev come azionista di maggioranza, ha annunciato di voler introdurre nel proprio carnet di lanciatori la famiglia Angara iniziando dalla versione più leggera A1.2.
Angara è la nuova famiglia di lanciatori modulari, basati principalmente su un singolo booster URM-1 (Universalniy Raketniy Modul) assemblabili in diverse configurazioni in base alla missione da svolgere.
Questa modularità consente di lanciare carichi leggeri, medi e pesanti su qualsiasi orbita ed altezza
L’origine del progetto risale ai primi anni ’90, subito dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, per fornire alla Russia un lanciatore progettato, costruito e lanciato entro il territorio nazionale.
Nel 1994 l’azienda statale Khrunicev State Research and Production Space Center di Mosca, già produttrice del Proton, viene selezionata per lo sviluppo che, a causa di scarsità di fondi ed incertezze politiche, viene ritardato fino al 2004.
Per il primo lancio bisogna attendere ancora 10 anni e nel luglio 2014 viene testato in un volo suborbitale il primo e più semplice modello Angara 1.2.
Pochi mesi dopo, nel dicembre 2014, viene lanciato con successo il ben più potente Angara A5, in una missione dimostrativa in orbita geostazionaria.
Se la versione A1.2 entrerà in servizio dal 2017 dal cosmodromo di Plesetsk, l’Angara A5 non sarà disponibile per il settore commerciale prima del 2021, in attesa che vengano costruite le strutture di lancio nel nuovo cosmodromo orientale di Vostochny.
ILS ha al suo attivo 89 lanci commerciali effettuati in maggioranza con il Proton russo ed in parte, fino al 2006, con l’Atlas di Lockheed Martin.
Fonte: ILS
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