L’equipaggio della stazione spaziale è stato costretto a prendere posto nella Sojuz in via cautelativa per il passaggio ravvicinato di un detrito proveniente da un vecchio satellite meteorologico sovietico. L’emergenza è rientrata e le attività a bordo sono tornate alla normalità.
Normalmente, i servizi di sorveglianza a terra riescono ad individuare potenziali collisioni in tempo utile per effettuare delle piccole manovre correttive volte a scongiurare ogni impatto. Accade, tuttavia, che alcuni oggetti vengano identificati troppo tardi per questo tipo di manovre: si tratta dei cosiddetti “Red Late Conjunctions”. In questo caso, la regola di volo B4-101 prevede che il personale di bordo chiuda i portelli tra i vari settori della stazione e prenda posto sulle Sojuz in modo da poter abbandonare l’orbita velocemente in caso di necessità.
L’episodio di ieri, 16 luglio, ha costretto Gennady Padalka, Mikhail Kornienko e Scott Kelly a chiudersi nella capsula russa per circa 10 minuti. Quando si è avuta conferma del passaggio senza incidenti del detrito spaziale, i tre sono ritornati alle attività programmate, prima fra tutte la manutenzione del dispositivo di rimozione del CO2 (Carbon Dioxide Removal Assembly – CDRA).
Si è trattato della quarta volta, nella storia dell’ISS, che l’equipaggio si è visto costretto a mettere in pratica la procedura B4-101.