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Scoperta l’orbita dell’X-37B

L'X-37B ripreso da Greg Roberts dal Sud Africa

Nei giorni scorsi, gli appassionati di osservazione satellitare sparsi nel mondo sono riusciti ad individuare con ottima approssimazione l’orbita su cui è stato inserito il veicolo riutilizzabile sperimentale dell’USAF.
Dall’orbita utilizzata è possibile intuire diversi dettagli della missione, rimasta per la maggior parte sotto segreto militare e per la quale sono stati divulgati solamente due payload secondari, un set di materiali da esporre all’ambiente spaziale esterno e un nuovo sistema propulsivo con alimentazione elettrica.
Lanciato da Cape Canaveral su un Atlas 5 lo scorso 20 Maggio, è il quarto volo del programma che fino ad oggi ha utilizzato per le precedenti missioni due differenti navette. Per la missione in corso non è stato divulgato quale dei due veicoli sia impiegato.
L’orbita individuata nei giorni scorsi è di 312x325km inclinata di 38° sull’equatore, sensibilmente più bassa rispetto a tutte le missioni precedenti.
La traccia sul terreno, ovvero il periodo di ri-sorvolo è di 2 giorni o 31 orbite, questo sta a significare che probabilmente, almeno una parte del payload, è destinata alla sorveglianza. Passaggi ripetuti sulle stesse aree alla stessa ora permettono di individuare più facilmente i dettagli e le differenze sul terreno.

Le precedenti missioni si erano svolte come segue:
OTV 1 (Veicolo 1)
Lancio: 22 Aprile 2010
Atterraggio: 3 Dicembre 2010
Durata: 224 giorni

OTV 2 (Veicolo 2)
Lancio: 5 Marzo 2011
Atterraggio: 16 Giugno 2012
Durata: 469 giorni

OTV 3 (Veicolo 1)
Lancio: 11 Dicembre 2012
Atterraggio: 17 Ottobre 2014
Durata: 675 giorni

La data del rientro non è ovviamente stata divulgata ma per la prima volta potrebbe avvenire al Kennedy Space Center, sulla pista utilizzata in passato dallo Space Shuttle, tutte le precedenti missioni sono atterrate invece sulla pista di Vandenberg.

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