Secondo quanto comunicato poche ore fa dalle agenzie spaziali RKA e NASA, attorno alle ore 17.30 italiane di oggi 9 giugno è avvenuta un’accensione accidentale dei razzi di manovra della Sojuz TMA-15M, destinata a riportare a terra la nostra Samantha Cristoforetti ed i suoi due compagni di viaggio di Expedition 43, il russo Anton Skaplerov e l’americano Terry Virts.
Dal centro di controllo missione di Houston è giunto l’ordine improvviso e perentorio di chiudere i coperchi protettivi degli oblò del lato USOS (il grande blocco che unisce, per intenderci, tutte le componenti non russe) della ISS a causa di un improvviso ed inaspettato cambiamento dell’assetto del complesso orbitale.
Ecco la registrazione tratta dal canale Downlink-1
Il controllo del gigante spaziale è stato passato al computer installato nel lato russo della stazione, nel modulo Zvezda, dal quale si comandano i razzi di manovra, e si è provveduto a ripristinare il corretto orientamento del massiccio complesso orbitale.
Si è anche provveduto a desaturare le ruote di reazione, grandi giroscopi che consentono di variare l’assetto della Stazione Spaziale senza usare i thrusters di bordo, risparmiando propellente ed evitando al contempo di influenzare gli esperimenti in corso nei laboratori di bordo con vibrazioni indesiderabili.
L’accensione ha comunque causato una lievissima alterazione dell’orbita della ISS, che potrebbe avere alcuni riflessi sugli orari previsti per il rientro di Samantha Cristoforetti, Anton Skaplerov e Terry Virts.
Gli astronauti sono illesi e hanno proseguito con i preparativi pre-distacco, tuttavia è innegabile la natura non nominale e potenzialmente pericolosa dell’evento, che va a sommarsi ai vari incidenti accaduti nel corso degli ultimi mesi in tutti i programmi spaziali russi (ricordiamo i problemi ai lanciatori Proton e Sojuz, tra gli ultimi).
Rimangono ancora da chiarire le cause esatte dell’accaduto; secondo il comunicato di RKA una commissione di esperti è già al lavoro per comprendere cosa sia andato storto.
È certamente una coincidenza curiosa che l’incidente sia avvenuto durante alcuni lavori di preparazione e configurazione della Sojuz TMA-15M per il viaggio di rientro.