Falcon 9 (Dragon CRS-7) esploso durante il lancio

Un razzo Falcon 9 v1.1 è esploso in quota durante il lancio della capsula Dragon per una missione di rifornimento verso la ISS (SpX-7/CRS-7). L’esplosione è avvenuta poco dopo i 40 km di quota, quando il vettore aveva superato la fase di massima pressione dinamica (MaxQ).

Non sono ancora note le cause del fallimento, anche se dalle prime dichiarazioni di SpaceX si è indicato, come intuibile, un problema al primo stadio del razzo.

Ecco un video dell’esplosione:

https://www.youtube.com/watch?t=13&v=7gCdsCyFVQ8

Di seguito le stesse scene viste dal Controllo Missione:

Al momento non è ancora chiaro se l’esplosione sia stata causata dal Flight Termination System (FTS) o sia dovuta ad un malfunzionamento.

Si è trattato del primo fallimento di un Falcon 9 v1.1 su 14 lanci e il secondo della famiglia dei Falcon 9 (su 19 lanci complessivi) contando un parziale fallimento per un payload secondario.

Qui trovate maggiori dettagli sul carico che trasportava la capsula Dragon. Tra i payload più importanti l’International Docking Adapter 1 (IDA 1) e una tuta Extravehicular Mobility Unit (EMU).

Questo articolo verrà aggiornato con ulteriori informazioni non appena disponibili.

[Aggiornamento 16:51 CEST]

SpaceX ha dichiarato che i primi segnali del problema sono avvenuti a 45km, 2 minuti e 19 secondi dopo il decollo, seguiti immediatamente dalla disintegrazione del vettore.
Secondo un tweet di @ISS101, la situazione delle scorte sulla ISS non è critica. Allo stato attuale, si intaccherebbero le riserve a settembre, ma sia una capsula russa Progress che un cargo giapponese HTV dovrebbero raggiungere la stazione prima di allora.

https://twitter.com/ISS101/status/615169773949820928

NASA prevede una conferenza stampa non prima delle 18:30 CEST (ora Italiana).

[Aggiornamento 17:12 CEST]

Nelle immagini di NASA TV si ha l’impressione che l’esplosione parta dal fronte del razzo, il che potrebbe suggerire problemi con la capsula o con il secondo stadio. Tuttavia, potrebbe anche essere una conseguenza di un cedimento strutturale, forse dovuto a problemi di guidance.

Un video che mostra gli istanti dell’esplosione al rallentatore:

Un tweet di @NASAWatch mostra il momento descritto:

[Aggiornamento 17:54 CEST]

Le prime dichiarazioni di Elon Musk, sembra che la causa possa essere una sovrapressione nel secondo stadio, le cause però non sono ancora state dichiarate anche se Elon Musk parla di “cause controintuitive”:

 

[Aggiornamento 18:36 CEST]

La conferenza stampa su NASA TV è stata rinviata alle 18:50 (UTC+2).

[Aggiornamento 18:52 CEST]

La conferenza stampa su NASA TV è stata rinviata alle 19:00 (UTC+2).

[Aggiornamento 19:11 CEST]

Dalla conferenza stampa in corso:
Il volo è stato senza problemi fino a 139 secondi dal lancio, attualmente si stanno ancora analizzando i dati i quali sembrano far propendere per una sovrapressione al secondo stadio.
Nessuna anomalia è stata riscontrata con il primo stadio durante il volo.
Dopo la distruzione la telemetria di Dragon è stata ricevuta per un certo periodo.
Per quanto riguarda la ISS è stato perso l’adattatore per le future capsule abitate IDA, una tuta per EVA e molti esperimenti scientifici. Si sta valutando l’impatto per la perdita di alcuni filtri necessari alla ISS.

[Aggiornamento 19:13 CEST]

La prossima Sojuz non dovrebbe subire ritardi, come già confermato le scorte di alimenti e beni primari sono ancora consistenti.
Perdere dei veicoli di rifornimento era previsto ma non 3 diversi in così pochi mesi, non è routine e non sarà facile rimediare.

[Aggiornamento 19:18 CEST]

L’analisi e l’inchiesta sull’incidente verrà svolta da SpaceX affiancata da FAA che è già sul posto. Il volo, come i precedenti, era autorizzato dalla dovuta licenza di FAA.

[Aggiornamento 19:28 CEST]

Ci sono alcuni esperimenti (come quello studentesco TWICE) e attrezzature come i filtri, che sono stati persi per la seconda volta dopo i disastri del Cygnus e della Progress dei mesi scorsi.

[Aggiornamento 19:56 CEST]

Non dovrebbero esserci problemi per materiale da riportare a terra, i freezer erano stati praticamente svuotati dei campioni durante l’ultima missione Dragon e questo volo era previsto riportasse a terra principalmente immondizia.
Per quanto riguarda l’IDA non è indispensabile averne subito due installati, se anche ci fossero ritardi l’unico impatto che avrebbe sarebbe una rotazione dei futuri equipaggi 6-3-6 e non 6-9-6. Un nuovo esemplare comincerà comunque da subito l’assemblaggio con le parti già disponibili.
Le imbarcazioni di supporto al lancio sono ora impegnate nel recupero dei detriti.
Non dovrebbero esserci gravi conseguenze per la EMU persa, con quelle a bordo l’operatività è garantita, ne sarebbe tornata a terra una attualmente a bordo ma senza una pompa installata.

[Aggiornamento 29 giugno]

Il video della conferenza stampa (in inglese):

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.