Vostochny, buone notizie dal nuovo cosmodromo russo
Dopo i ritardi, le proteste, gli scioperi e la pressione delle visite ufficiali dei mesi scorsi, finalmente dall’estremo oriente siberiano arrivano una serie di buone notizie che fanno ben sperare per il primo lancio inaugurale previsto per il prossimo dicembre.
Da un paio di settimane, in anticipo di un mese sul previsto, sono state completate le strutture di lancio sulla rampa del vettore Sojuz-2 e subito sono iniziate le operazioni di verifica per la certificazione all’utilizzo.
In particolare i test servono a verificare le strutture metalliche, tutte le apparecchiature elettroidrauliche di sollevamento, i sensori e gli interruttori.
Per la prima volta quindi la struttura a bracci della torre di lancio è stata portata nella classica posizione chiusa, simulando l’arrivo ed il posizionamento del vettore.
Nessuna irregolarità è stata riscontrata durante la manovra di chiusura e riapertura.
Nelle prossime settimane è prevista la consegna anche della torre di servizio alla parte del payload del razzo.
Contemporaneamente, nel Bunker di controllo lancio situato nelle immediate vicinanze della rampa, è iniziata l’installazione delle apparecchiature di gestione e controllo prelancio.
Dall’interno verranno gestite e monitorate tutte le operazioni sul vettore, dall’arrivo e posizionamento verticale, connessioni elettriche ed elettroniche, la delicata fase di rifornimento del combustibile fino al comando finale di lancio.
Il bunker è costruito con spesse mura in cemento armato per poter resistere in tutta sicurezza alle vibrazioni prodotte dal lancio del razzo, paragonabili ad un terremoto dell’ottavo grado.
Sempre negli stessi giorni, per la prima volta, il cosmodromo è stato messo in contatto con la sezione russa della Stazione Spaziale Internazionale.
Grazie ad una unità mobile di ricezione, il centro di gestione dati del nuovo centro di controllo VKIP è stato in grado di ricevere la telemetria proveniente dalla ISS per verificare il corretto funzionamento di tutte le apparecchiature. Anche in questo caso nessuna anomalia è stata riscontrata.
Sul piano finanziario, per decreto del Presidente Putin che da qualche mese supervisiona personalmente l’avanzamento dei lavori, il Ministero delle Finanze ha destinato ulteriori 320 milioni di euro, cioè il 50% in più del finanziamento annuale previsto, per garantire la continuità al completamento del cantiere.
Proseguono imperterrite anche le numerose inchieste giudiziarie per appropriazione indebita nei riguardi di funzionari di alcune imprese appaltatrici dei lavori.
Tra gli indagati spiccano Viktor Grebnev, ex direttore generale della Pacific bridge-building company (TMK) ed Igor Nesterenko, ex amministratore delegato, accusati di aver sottratto rispettivamente 3,6 milioni ed 880.000 euro ed aver volontariamente trasferito i fondi destinati ai salari degli oltre 1000 dipendenti ad altri utilizzi interni della compagnia.
Yury Khrizman, ex manager della compagnia Dalspetsstroy, è invece indagato per essersi intascato quasi 30 milioni di euro.
Ad inizio giugno ha fatto decisamente scalpore il video dell’arresto di un altro manager ricercato, di cui non è stato rivelato ne il nome ne la compagnia per cui lavora, mentre era alla guida di una Mercedes ricoperta da cristalli Swarowsky per le vie di Minsk.
Degna di nota anche la dichiarazione del Generale Maxim Penkov, capo della Mozhaisky Military Space Academy, in cui ha affermato che non esiste nessun piano per creare strutture di lancio militari nel cosmodromo, che quindi sarà gestito unicamente dall’agenzia spaziale Roscosmos.
Fonte: Roscosmos, TASS, Ria-Novosti, Russian Space Web, Siberian Times
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