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Due nuovi satelliti per la costellazione Galileo

Rappresentazione artistica di un satellite di Galileo in orbita Credits: ESA

Rappresentazione artistica di un satellite di Galileo in orbita Credits: ESA

Il sistema di navigazione satellitare europeo Galileo ha ora otto satelliti in orbita, grazie al lancio dell’ultima coppia.

Decollo della missione Sojuz VS11 con i due nuovi satelliti Galileo. Credit: ESA/CNES/ARIANESPACE-Service Optique CSG

Galileo 7 e 8 sono decollati con un razzo Sojuz alle 22:46 italiane dello scorso 27 marzo dallo spazioporto europeo in Guiana Francese.

Tutti gli stadi del vettore Sojuz hanno funzionato come previsto, mentre l’ultimo stadio Fregat ha rilasciato i due satelliti nell’orbita preventivata a 23500 km di altitudine, circa 3 ore e 48 minuti dopo il lancio.

Dopo i controlli iniziali, eseguiti in collaborazione tra ESA e l’agenzia spaziale francese CNES dal centro di controllo di Tolosa, la responsabilità dei due satelliti è passata al centro di controllo Galileo di Oberpfaffenhofen, in Germania, e al centro di Redu, in Belgio, che si occuperà dei test in orbita prima dell’ingresso in servizio. Quest’ultimo è previsto per la metà dell’anno.

La nuova coppia si unirà ai sei satelliti già lanciati a ottobre 2011, ottobre 2012 e agosto 2014.

“Lo spiegamento della costellazione Galileo riparte con questo lancio”, ha dichiarato Jean-Jacques Dordain, direttore generale dell’ESA. “I test in orbita dei satelliti 5 e 6 hanno dimostrato la qualità e le performance dei satelliti, mentre prosegue la produzione dei prossimi. Buone notizie per Galileo”.

Altri quattro satelliti sono in fase di test o nella fase di integrazione finale e saranno lanciati entro l’anno.

“Con sei nuovi satelliti in orbita attesi per la fine dell’anno ci stiamo ora avvicinando alla fase di crociera della produzione, test e spiegamento della costellazione”, ha dichiarato Didier Faivre, direttore di Galileo e delle attività di navigazione dell’ESA.

Rappresentazione artistica della costellazione Galileo con 30 satelliti. Credit: ESA-P. Carril

L’obiettivo fissato dalla Commissione Europea è di sviluppare un pacchetto di “Servizi Iniziali” che includono un servizio pubblico gratuito, un servizio pubblico “regolamentato” e criptato, ed un servizio di ricerca e salvataggio entro il 2016, che verrà trasferito sotto la responsabilità della European Global Navigation Satellite Systems Agency (GSA).

La configurazione finale completa comprenderà un servizio commerciale criptato che farà uso di 24 satelliti operativi e sei di backup, ed è prevista per il 2020.

Fonte: ESA

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