L’amministratore delegato e presidente della compagnia fondata da Richard Branson ha annunciato che il nuovo sistema ibrido, per la messa in orbita di piccoli satelliti, inizierà i voli di collaudo entro la fine del 2016.
Parlando alla Satellite 2015 Conference, che si sta tenendo in questi giorni a Washington, George Whitesides si è detto fiducioso che Virgin Galactic riesca ad inserirsi con successo in un mercato in continua crescita.
“Negli ultimi anni il trend dei microsatelliti è in continuo aumento, in particolari casi alcune aziende prevedono la messa in orbita di centinaia di satelliti, sopratutto nel campo delle comunicazioni e data services, il che è molto incoraggiante per la nostra compagnia. Queste aziende non vogliono accontentarsi di trovare slot secondari sui altri lanci commerciali o, con il rilascio diretto dalla ISS in base agli impegni degli equipaggi, vogliono la garanzia del quando verranno lanciati”.
Il LauncherOne sarà un vettore a due stadi che viene rilasciato in alta quota dall’aereo madre White Knitht Two (costruito dal partner Scaled Composites), proseguendo la sua traiettoria propulsa fino all’orbita bassa con una capacità di 225 kg di carico utile.
Il prezzo per il cliente non dovrebbe superare i $10 milioni per lancio.
Il programma è stato avviato nel 2008, reso pubblico solo nel 2012 e nel 2014 ha visto lo sviluppo dei propulsori che equipaggeranno il primo ed il secondo stadio.
Recentemente il propulsore Newton 3 (kerosene/LOX) con una potenza dichiarata di 335kN, che equipaggerà il primo stadio, ha iniziato la fase degli hot-test.
“Siamo talmente confidenti nel nostro prodotto che nei primi test di volo potremmo avere già avere a bordo dei carichi paganti”.
Tra i clienti prenotati ci sono aziende quali Skybox Imaging, GeoOptics, Spaceflight Inc e Planetary Resources, inoltre Whitesides ha confermato di aver firmato ulteriori contratti con altre aziende di cui però non ha fatto il nome.
Il mese scorso VG ha inaugurato una nuova facility a Long Beach nella contea di Los Angeles, spostando di fatto tutta la progettazione e produzione del LauncherOne dagli hangars del deserto del Mojave sempre in California.
Questo spostamento è stato deciso per poter attingere ad un bacino di forza lavoro specializzata più vasto, rispetto a quello presente nel Mojave che si trova a 150 km da Los Angeles, infatti già ad inizio marzo quasi 6000 persone hanno risposto ad una offerta per 100 posti di lavoro.
Fonte: SpaceNews
Foto credit: Virgin Galactic