Questa notte il razzo di SpaceX ha messo due satelliti completamente elettrici in una orbita supersincrona di trasferimento. Si tratta del sedicesimo lancio del Falcon 9, e del maggior carico pagante mai sollevato.
Il decollo è avvenuto dal complesso di lancio no. 40 di SpaceX, presso la base USAF di Cape Canaveral, alle 22.50 di ieri, ora locale. A circa trenta minuti dal decollo, il satellite ABS-3A è stato rilasciato nella sua orbita di trasferimento, seguito 5 minuti dopo dal compagno EUTELSAT 1154 West B. I due veicoli ora dovranno usare i loro propulsori per raggiungere le orbite geosincrone di destinazione. Come detto, si tratta di due satelliti completamente elettrici: la propulsione è di tipo a ioni, ma sono del tutto assenti carburante e motori convenzionali (idrazina). In questo modo il costruttore Boeing ha ottenuto un considerevole risparmio di peso (dell’ordine di 15 quintali per ogni satellite), ed il costo complessivo del lancio è risultato essere, secondo quanto trapelato, di circa 60 milioni di dollari, una cifra quasi incredibile considerando che è stata sufficiente a portare in orbita non uno ma due satelliti.
La riduzione di massa è essenziale anche per l’impiego di Falcon 9, che ha potenza sufficiente a caricare un solo satellite dal peso convenzionale: la piattaforma 702SP di Boeing consente di realizzare veicoli più leggeri e/o di aumentare le componenti “nobili” del veicolo recuperando spazio e carico reso disponibile dall’assenza dei motori e propellenti.
Due ulteriori lanci di Falcon 9 sono attesi per metà aprile.