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ESA vuole un propulsore Hall da 5 kW

European Space Propulsion (ESP), una azienda controllata da Aerojet Rocketdyne, ha ricevuto una commessa dall’ESA del valore di circa 11 milioni di euro. Oggetto dell’accordo è la qualificazione al volo del propulsore tipo Hall modello XR-5E da 5 kilowatt. Il contratto nasce nell’ambito del programma per telecomunicazioni ARTES, ed e’ mirato ai satelliti telcom.
ESP dovrà sviluppare un nuovo ThermoThrottle Xenon Flow Controller (TermoManetta per il controllo del flusso Xenon, XFC), che verrà abbinato al propulsore costruito a Belfast per ottenere una versione europea del motore.
Inizialmente ESP dovrà concentrarsi sulle necessità delle piattaforme Comsat geosincrone, e su quelle della costellazione Galileo; saranno richiesti modelli hardware per l’ingegnerizzazione e la qualificazione al volo, con numerose fasi di validazione intermedia e di integrazione dei sistemi.
L’Irlanda del Nord è stata scelta come sede produttiva per contenere i costi del lavoro; la compagnia madre di ESP, Aerojet Rocketdyne, ha già consegnato 16 propulsori XR-5 (su 64 ordinati), dei quali 12 hanno volato nell’ambito di 3 missioni GEO Comsat.
L’XR-5 è ad oggi l’unico propulsore elettrico che abbia dimostrato di poter innalzare la quota di un satellite Comsat dall’orbita geosincrona di trasferimento alla GEO.
Un propulsore ad effetto Hall è un tipo di motore in cui il propellente (ad esempio gas di Xeno) viene accelerato da un campo elettrico: gli elettroni vengono intrappolati in un campo magnetico e poi usati per ionizzare il propellente, il quale viene opportunamente accelerato per generare spinta. Storicamente, questo tipo di motori è stato sviluppato dall’Unione Sovietica per la stabilizzazione dei satelliti, mentre in occidente si preferiva lavorare su propulsori ionici a griglia elettrostatica. Un propulsore Hall ha una efficienza di spinta tipica anche superiore al 50%, e fornisce un impulso specifico da 1200 a 1800 secondi.

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